Le nuove forniture militari europee per le forze armate ucraine 

 

 

In concomitanza con la visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Berlino, la Germania ha varato un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina per un valore di 2,7 miliardi di euro, il più ricco fornito dal governo tedesco dall’inizio della guerra.

Come ha spiegato il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, il pacchetto includerà 20 veicoli da combattimento di fanteria Marder, 30 carri armati Leopard 1, 15 semoventi antiaerei Gepard, 200 droni tattici da ricognizione, 4 sistemi missilistici antiaerei Iris-T oltre a 200 veicoli corazzati e mezzi logistici e munizioni di artiglieria.

Hensoldt ha reso noto che sta fornendo altri sei radar ad alte prestazioni TRML-4D per rafforzare la difesa aerea dell’Ucraina nell’ambito di un ordine del valore di oltre 100 milioni di euro. I radar saranno consegnati nella seconda metà dell’anno dopo l’addestramento degli operatori ucraini. Diversi radar TRML-4D sono già attivi in Ucraina come parte del sistema di difesa aerea IRIS-T SLM.

A metà maggio sono giunti presso la base delle forze armate tedesche di Grafenwoehr, in Baviera, 31 carri armati M1 Abrams da addestramento consegnati degli Stati Uniti per addestrare gli equipaggi e i tecnici ucraini attesi nella base nelle prossime settimane.

Alla fine di aprile il Pentagono aveva annunciato che avrebbe fornito prima i carri armati da addestramento non idonei al combattimento in attesa che entro fine anno vengano consegnati all’Ucraina 31 M1A1 Abrams privati di ogni tecnologia avanzata per scongiurare il rischio che possa cadere in mani russe.

Il 15 maggio è stato reso noto che Rheinmetall ha costituito con Ukroboronprom, società statale ucraina per la produzione militare, una joint venture, detenuta al 51 per cento dal gruppo industriale tedesco, per la riparazione e produzione di mezzi corazzati in Ucraina.

La nuova società sarà operativa alla metà di luglio e in una prima fase si occuperà della manutenzione e riparazione dei mezzi corazzati forniti a Kiev dalla Germania (Leopard 1, Leopard 2, Marder, Gepard, Pzh 2000….) ma in seguito (cioè dopo la fine della guerra) la joint venture produrrà mezzi corazzati inclusi con ogni probabilità i nuovi tank di Rheinmetall KF-51 Panther, già nei mesi scorsi oggetto di negoziati.

Considerando i diversi settori in cui opera Rheinmetall e le forniture ed esigenze ucraine ulteriori intese potrebbero riguardare la produzione di munizioni e sistemi di difesa aerea. In quest’ultimo campo Rheinmetall Air Defence ha ottenuto un contratto finanziato dal governo tedesco del valore di 182 milioni di euro per la costruzione e consegna all’Ucraina di due sistemi per la difesa aerea a corto raggio Skynex, prodotti da Rheinmetall Italia e già forniti al Qatar.

Anche la Repubblica Ceca sta rafforzando le difese aeree ucraine indebolite dall’ingente consumo di munizioni dopo 15 mesi di guerra e dalla distruzione ad opera dei missili e delle munizioni circuitanti russe di un alto numero di batterie missilistiche antiaeree.

Praga sta fornendo all’Ucraina due sistemi missilistici a media gittata Kub 2K12 (SA-6) e il presidente ceco, Petr Pavel, ha aggiunto che la consegna include un “numero relativamente elevato di missili” e che potrebbero venire trasferiti all’Ucraina anche aerei da combattimento leggeri Aero L-159 Alca, prodotti dall’azienda ceca Aero Vodochody.

La Francia ha promesso ulteriori aiuti militari, compresi ruotati AMX-10 rotati di cannone da 105mm e veicoli blindati (mezzi in radiazione dai ranghi dell’Armèe de Terre) e programmi di addestramento secondo quanto emerso al termine dell’incontro all’Eliseo tra Volodymyr Zelenskyy ed Emmanuel Macron.

“Nelle prossime settimane, quindi, addestreremo ed equipaggeremo diversi battaglioni ucraini con decine di veicoli blindati e carri armati leggeri” ha scritto su Twitter il presidente Macron che ha poi aggiunto la disponibilità di Parigi all’addestramento dei piloti di caccia ucraini, precisando che possono iniziare “da subito”.

In un’intervista a TF1 il presidente ha detto che “la formazione e la capacità di riparare, di mettere in condizione operativa le attrezzature che abbiamo già consegnato” saranno “decisive” per permettere all’Ucraina di resistere e guidare la controffensiva ma ha però sottolineato che la Francia non si è impegnata a consegnare aerei all’Ucraina.

“Non ho parlato di aerei, ho parlato di missili e ho parlato di addestramento. Non stiamo facendo la guerra alla Russia, stiamo aiutando l’Ucraina a resistere all’aggressore russo. Il che significa che non stiamo consegnando armi che permetterebbero di raggiungere il suolo russo o di attaccare la Russia”.

In realtà i missili da crociera SCALP consegnati a Kiev dopo gli Storm Shadow britannici (nella foto sotto) e sono  in grado di colpire il suolo russo ma con ogni probabilità Kiev si è impegnata con Parigi (come prima con Londra) a utilizzarli solo nei territori ucraini occupati dai russi (Crimea inclusa?)

Rispetto alla fornitura di aerei da combattimento occidentali, la Gran Bretagna ha fatto sapere di voler vuole costruire una “coalizione internazionale” per aiutare l’Ucraina a ottenere gli F-16. Il primo ministro britannico Rishi Sunak e il suo omologo olandese Mark Rutte a un vertice del Consiglio d’Europa in Islanda “hanno convenuto che lavoreranno insieme per costruire una coalizione internazionale per fornire a Kiev capacità aeree da combattimento che vanno dall’addestramento alla fornitura di aerei F-16”, ha reso noto Downing Street.

La Royal Air Force non ha mai utilizzato F-16 che verrebbero quindi offerti da altre nazioni europee che li stanno rimpiazzando con gli F-35. Un portavoce del premier ha del resto assicurato in un’intervista a Sky News che il governo britannico “non ha piani” sull’invio di jet da combattimento all’Ucraina. “Kiev ha espresso una preferenza per gli F16 ma, come sapete la RAF non li usa. Credo quindi ne stiano discutendo con Paesi che lo impiegano e noi stiamo lavorando con quei Paesi”.

Sunak, incontrando a Londra Zelensky, ha assicurato che invierà in Ucraina “centinaia di missili di difesa aerea  (forse Starstreak – NdR) e ulteriori sistemi aerei senza pilota tra cui centinaia di nuovi droni d’attacco con una portata di oltre 200 chilometri che saranno tutti consegnati nei prossimi mesi,” come si legge in un comunicato di Downing Street.

L’amministrazione Biden ha segnalato agli alleati europei nelle ultime settimane che gli Stati Uniti rimangono riluttanti a inviare i propri F-16 a Kiev ma consentiranno agli alleati di fornire questo tipo di aerei da combattimento all’Ucraina, hanno riferito alcune fonti alla CNN.

La Danimarca ha annunciato che nel 2023 stanzierà 38 miliardi di corone (5,1 miliardi di euro) per Difesa dopo aver reso noto un ulteriore pacchetto di aiuti all’Ucraina per 250 milioni di euro che portano la spesa totale peer il supporto all’Ucraina a 1,5 miliardi di euro. La Danimarca ha recentemente donato all’Ucraina tutti i suoi 19 nuovi semoventi da 155 mm Caesar (nella foto sopra)  mezzi ed equipaggiamento per lo sminamento, per il Genio, carburante e denaro.

Foto:  Militarniy/Vertical, Ministero Difesa Ceco, Rheinmetall, Hensoldt e Armèe de Terre.

 

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