Borrell: mancano le materie prime per produrre munizioni per l’Ucraina (AGGIORNATO)
“In Europa mancano le materie prime per produrre le munizioni da mandare all’Ucraina”. Lo ha detto il 20 giugno l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, nel corso della conferenza stampa di presentazione della strategia di sicurezza economica europea a Bruxelles.
Già “durante la pandemia di Covid ci siamo accorti che nessuno produceva più un grammo di paracetamolo in Europa e oggi mi sono reso conto che per realizzare le munizioni di cui l’Ucraina ha bisogno, abbiamo una carenza di materie prime fondamentali che non sono più disponibili qui e che devono essere importate”.
Quindi “le nostre industrie della Difesa sono vincolate a ragioni che risiedono fuori dell’Ue. Dobbiamo identificare e risolvere le carenze se vogliamo avere la capacità autonoma di fornire all’Ucraina le munizioni che sono richieste e di fornire alle nostre forze armate la capacità necessarie”.
Anche alla luce di queste dichiarazioni è difficile ritenere che il contributo delle nazioni della UE alle esigenze di munizionamento ucraine possa raggiungere livelli significativi in tempi ragionevoli.
Il 23 giugno un alto funzionario Ue citata dall’agenzia di stampa La Presse ha dichiarato che “più di 220.000 munizioni e 2.100 missili di ogni tipo sono già stati consegnati all’Ucraina dalle scorte in questa prima tranche dei lavori di munizioni. Quindi c’è chiaramente un progresso e sono già stati stanziati più di 2 miliardi di euro (per il rimborso delle armi dalle scorte).
E stiamo avanzando anche sugli altri due pilastri del piano munizioni: sugli appalti congiunti e sulla questione dell’incremento della produzione europea. Quindi, è già stato consegnato un quarto di milione di munizioni, il che è abbastanza consistente. Il nostro obiettivo era 1 milione, sono sicuro che lo raggiungeremo”, ha aggiunto.
Considerando i consumi di munizioni imposti dal conflitto convenzionale su vasta scala un atto in Ucraina e pari ad oltre 10 mila munizioni al giorno, i 220 mila proiettili d’artiglieria che l’intera Ue ha fornito in 16 mesi di guerra corrispondono al fabbisogno dell’esercito ucraino di circa un mese: secondo dati resi noti dal Washington Post nel 2022 l’esercito ucraino ha sparato 180.000 proiettili di artiglieria al mese.
Foto: Commissione Ue e Ministero della Difesa Ucraino
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