Una nuova legge di Mosca definisce il Mare d’Azov un “mare interno” alla Russia

 

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato oggi la nuova legge della Federazione Russa legge che rimpiazza il precedente accordo con l’Ucraina “stato confinante” sul controllo del Mare d’Azov definendo il bacino “mare interno” della Russia.

Un passo atteso dopo l’annessione delle regioni ucraine di Zaporizhia, Kherson e Donetsk in seguito ai referendum tenuti nel settembre 2022.

Il decreto è stato pubblicato sul portale dell’informazione legislativa del governo russo. Il disegno di legge – presentato dallo stesso Putin – era stato approvato da entrambe le Camere del Parlamento russo.

“A seguito dell’adesione alla Russia della Repubblica Popolare di Donetsk, della regione di Zaporizhia e della regione di Kherson, l’Ucraina ha perso lo status di Stato confinante con il Mare d’Azov e lo Stretto di Kerch. Il Mare d’Azov è diventato un mare interno della Russia”.

L’accordo stralciato era stato firmato dai due Paesi il 24 dicembre 2003 e ratificato dalla Russia nel 2004. Il decreto è stato pubblicato, forse non a caso, mentre è in corso la controffensiva ucraina che mira a riprendere il controllo dei porti di Mariupol e Berdyansk che si affacciano sul Mare d’Azov.

Analisi Difesa ha approfondito il tema del controllo del Mare d’Azov con un documentato articolo di Francesco Palmas  “Il Mare d’Azov nella dinamica geostrategica Russa” pubblicato nell’ottobre 2022.

Foto Ministero Difesa Russo

Mappa: Institute for the Study of the War (ISW)

 

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