Già in Ucraina le munizioni cluster fornite dagli USA che inviano 3mila riservisti in Europa

 

Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha dichiarato durante un’intervista alla CNN che le munizioni cluster (a grappolo) statunitensi sono già arrivate in Ucraina (dove i russi hanno denunciato il loro impiego il 12 luglio nella regione di Zaporizhia).

“Le munizioni a grappolo fornite dagli Stati Uniti sono già arrivate in Ucraina, insieme alle munizioni a grappolo provenienti da altri paesi”, ha reso noto ieri il Pentagono confermando quanto aveva rivelato Analisi Difesa circa la disponibilità negli arsenali ucraini di munizionamento cluster sia di produzione locale sia di fornitura estera.

Del resto gli Stati Uniti hanno nei magazzini quasi 5 milioni di munizioni per artiglieria (obici e razzi) e bombe d’aereo contenenti sub-munizioni e la loro fornitura a Kiev allevia il peso delle forniture di proiettili convenzionali già ceduti in quantità massicce da Washington impoverendo sensibilmente le riserve di munizioni del Pentagono.

Del resto molte munizioni cluster statunitensi risulterebbero prossime alla loro scadenza e quindi al necessario e costoso smantellamento e smaltimento: l’ultimo impiego registrato di munizioni a grappolo da parte degli Stati Uniti è stato durante l’invasione dell’Iraq del 2003, ha dichiarato il 13 luglio il sottosegretario Colin Kahl.

Nello stesso giorno il presidente Joe Biden ha emesso un ordine esecutivo che approva la mobilitazione di riservisti fino ad un massimo di 3.000 persone per rafforzare l’operazione Atlantic Resolve, finalizzata a rafforzare il Fianco Est della NATO e a l’European Command (EUCOM) statunitense, ad alimentare lo sforzo in atto in Europa per contrastare le azioni russe in Ucraina e sostenere le forze armate di Kiev.

Atlantic Resolve è stata varata nel 2014, dopo il rovesciamento del governo ucraino in seguito ai fatti del Maidan a Kiev e in risposta all’annessione della Crimea da parte della Russia. “Sin dal 2014 il Comando Usa in Europa ha fornito forze adeguate al combattimento per lo schieramento a rotazione in Europa (…) a dimostrazione del nostro impegno nei confronti della NATO”, ha commentato il tenente generale Douglas Sims, direttore delle operazioni dello stato maggiore interforze.

Foto: US DoD

 

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