Gli ucraini attaccano ma non sfondano a Zaporizhia e Donetsk, i russi avanzano a Luhansk

 

(aggiornato alle ore 23,30)

Cresce l’intensità delle battaglie in atto su alcuni fronti ucraini che vedono entrambi i belligeranti condurre puntate offensive tese allo sfondamento delle linee nemiche unite a manovre difensive incentrate sul contenimento dell’iniziativa dell’avversario

Il 26 luglio si sono registrate forse le battaglie più cruente da quando, il 4 giugno scorso, ha preso il via la controffensiva ucraina che secondo fonti del Pentagono citate dal New York Times, avrebbe raggiunto la massima spinta con migliaia di rinforzi che si stanno riversando sul campo di battaglia, molti addestrati ed equipaggiati dall’Occidente e finora tenuti di riserva.

Dopo sette settimane di infruttuosi tentativi di superare gli avamposti che proteggono la prima delle tre linee fortificate della cosiddetta Linea Surovikin, posta a difesa della regione di Zaporizhia e degli accessi alla Crimea e al Mare d’Azov, le truppe ucraine hanno lanciato ieri un pesante attacco contro la prima linea russa nel settore di Orekhov-Rabotino.

 

Corazzati all’assalto a Orekhov

“Sul fronte di Zaporizhia è iniziata la seconda ondata della controffensiva” delle forze armate ucraine, ha scritto ieri mattina su Telegram il capo dell’amministrazione militare-civile russa di Zaporizhia, Vladimir Rogov.

“Il nemico ha inviato il massimo delle forze per sfondare le nostre difese nella direzione Orekhov”, ha aggiunto. “Stamattina presto, dopo una massiccia preparazione dell’artiglieria e attacchi aerei, gli ucraini sono andati a prendere d’assalto le nostre posizioni vicino a Rabotino” ha aggiunto.

Lo stesso Rogov nel pomeriggio ammetteva che le forze ucraine sono state in grado di incunearsi nella prima linea di difesa russa. “Almeno 100 veicoli corazzati sono stati usati dal nemico per attaccare il settore di Orekhov” dove le forze russe hanno usato tutto il loro arsenale, compresi gli aerei, per respingere le unità ucraine che effettuavano l’assalto.

“I combattenti di queste brigate sono stati addestrati all’estero e le brigate stesse sono equipaggiate con equipaggiamento militare occidentale, inclusi carri armati Leopard e BMP Bradley”, ha scritto. “Ora ci sono battaglie pesanti e feroci ad alta intensità in corso in quest’area”.

Nel pomeriggio il portavoce dello Stato maggiore ucraino, Andriy Kovalev, ha riferito di avanzate nelle direzioni di Bakhmut, Melitopol e Berdjansk.”Il nemico ha compiuto dei tentativi infruttuosi di ripristinare la sua posizione perduta a nord-est di Rabotino nella regione di Zaporizhzhia.

In serata invece fonti russe hanno riferito che le truppe della 58a Armata hanno respinto l’attacco condotto da almeno 3 battaglioni meccanizzati con oltre 100 mezzi corazzati infliggendo pesanti perdite agli ucraini che avrebbero lasciato sul terreno decine di tank (anche Leopard 2) e mezzi cingolati e ruotati da combattimento, inclusi M2 Bradley e CV-90 (nella foto sopra) colpiti dal fuoco dell’artiglieria, dei missili anticarro e in particolare dalle munizioni circuitanti ZALA Lancet, sempre più protagoniste sul campo di battaglia insieme agli elicotteri da attacco Ka-52 basati a Berdyansk.

L’impiego dei Lancet registra un rapido incremento con il lancio di 20/30 unità al giorno secondo osservatori occidentali che potrebbe raddoppiare in seguito al notevole aumento della produzione di queste loitering munitions impiegate contro radar, mezzi corazzati, pezzi d’artiglieria, batterie antiaeree ma anche concentramenti di truppe e postazioni fisse.

In rapido aumento anche la disponibilità russa di Geran 2 (gli iraniani Shahed 136) prodotti in Russia nello stabilimento iraniano a Elabuga, nel Tatarstan (700 chilometri a est di Mosca).

Tornando al campo di battaglia ieri sui canali Telegram russi sono apparsi numerosi video dei mezzi occidentali distrutti ma nell’offensiva di ieri gli ucraini avrebbero perso anche molti uomini.

“Le forze russe hanno respinto un attacco ucraino a Orekhov, nella regione di Zaporizhia” ha riferito il ministero della Difesa russo, aggiungendo che Kiev ha perso oltre 100 militari.

“Durante la battaglia sono stati distrutti 22 carri armati nemici, 10 veicoli da combattimento di fanteria e un veicolo da combattimento corazzato”, ha affermato il ministero. “Tutti gli attacchi delle forze armate ucraine sono stati respinti, le nostre posizioni sono state mantenute”, ha aggiunto il ministero.

Oggi, parlando di questa battaglia nel discorso tenuto al Summit Russia-Africa di San Pietroburgo, il presidente Vladimir Putin ha osservato che “il nemico non ha avuto successo in nessuna delle aree degli scontri.

Tutti i tentativi di controffensiva sono stati fermati, il nemico è stato respinto con enormi perdite. Durante le battaglie di ieri nella regione di Zaporizhzhia Kiev ha perso 39 pezzi di equipaggiamento militare, tra cui 26 carri armati. Oltre alle attrezzature militari, il nemico ha perdite molto grandi di militari, oltre 200 persone. Ma la differenza è enorme (…) abbiamo 10 volte meno (vittime) rispetto al nemico“, ha sottolineato Putin.

 

Progressi ucraini nel Saliente di Vremevsky

Progressi ucraini sul Saliente di Vremevsky, a est della regione di Zaporizhia, alcuni report russi segnalavano nella serata di oggi la ritirata delle forze di Mosca dal villaggio di  Staromayorsk (la cui conquista è stata annunciata a Kiev dal presidente Volodymyr Zelensky) dopo che negli ultimi giorni erano riusciti a respingere tutti gli assalti ucraini. Secondo alcuni canali Telegram i russi stanno resistendo nei sobborghi meridionali dell’abitato dove si  sono ritirati per consentire all’artiglieria e ai  lanciarazzi campali TOS-1A di concentrare il fuoco sulle aree in mano agli ucraini.

Una tattica già utilizzata ampiamente dai russi sul fronte di Zaporizhia a cui solitamente fa seguito un contrattacco per recuperare le posizioni perdute.  Alcuni osservatori russi fanno notare che la caduta di  Staromayorsk metterebbe in difficoltà le difese russe a Urozhaynoye dove in serata si segnalano intensi combattimenti a nord est del villaggio. dove i russi starebbero contrattaccando.

 

Casa per casa a sud di Bakhmut

Violentissime battaglie anche intorno a Bakhmut/Artemovsk dove gli ucraini cercano da oltre un mese di penetrare da nord e sud intorno al perimetro della città per riprenderne il controllo.

Negli ultimi giorni la battaglia più intensa si è consumata intorno al villaggio di Klescheyevka, a sud di Bakhmut, dove i russi hanno tenuto il centro del villaggio contrattaccando, appoggiati dall’artiglieria, la penetrazione delle truppe ucraine /fino a espellerle  dai sobborghi dell’abitato.

Report russi riferiscono di una battaglia combattuta metro per metro e casa per casa in cui alle alte perdite sofferte dagli ucraini faceva fronte un ampio afflusso di riserve dalle retrovie. Lo stato maggiore ucraino ha ribadito ieri che le truppe ucraine continuano a condurre l’offensiva a nord e a sud di Bakhmut senza fornire ulteriori dettagli.

 

Luhansk/Kharkiv: i russi sfondano le linee ucraine

Gli sviluppi militari più rilevanti si registrano sul fronte che corre lungo il confine tra le regioni di Luhansk (controllata quasi interamente dai russi) e Kharkiv (tornata sotto il controllo di Kiev nel settembre 2022).

Dopo due settimane di penetrazioni offensive verso Kupyansk e Lyman, i russi hanno oltrepassato il fiume Zherebets a ovest di Svatovo- Kremennaya costituendo una testa di ponte allargatisi progressivamente investendo le difese ucraine verso le quali vengono fatti affluire rinforzi.

Ieri Mosca ha annunciato un progresso di tre chilometri del fronte nel settore di Krasnolimansky effettuato dalle unità della 15a brigata di fucilieri motorizzati del Raggruppamento Centro e la conquista di Sergivka, Nadia (Nadzheda) e Novoegorovka.

Altre fonti militari russe riferiscono di un’avanzata di oltre due chilometri di profondità lungo un fronte di oltre 4 chilometri. Secondo fonti ucraine i russi stanno cercando di occupare le colline che circondano i villaggi conquistati mentre lo Stato maggiore ucraino si è limitato a sostenere che le forze di difesa ucraine stanno contenendo l’offensiva delle truppe russe nei settori di Kupiansk e Lyman.

 

Valutazioni

Un più ampio sfondamento russo in questo settore potrebbe mettere in difficoltà lo schieramento ucraino nelle regioni di Karkhiv e Donetsk. Nelle retrovie, tra Svatove e Kremmenaya, secondo fonti militari ucraine, i russi avrebbero dislocato 100.000 uomini con 900 carri armati e altrettanti pezzi d’artiglieria anche se non è chiaro se questo concentramento di forze verrà impiegato per una offensiva su vasta scala o se per il momento avrà solo il compito di indurre gli ucraini a rinforzare questo fronte sottraendo riserve preziose all’offensiva in atto a Zaporizhia e Bakhmut.

Fonti militari ucraine e occidentali sentite dal Financial Times hanno riferito che le truppe di Kiev avrebbero già perduto il 25 per cento dei mezzi e armamenti occidentali forniti per la controffensiva che al momento sembra arenata sui bastioni delle linee difensive russe. I territori che Kiev sostiene di aver liberato, pari a circa 250 chilometri quadrasti, rappresentano una superficie di poco superiore a quella dell’Isola d’Elba e vanno ulteriormente ridimensionati se si considerano i progressi russi sul fronte di Luhansk/Karkhiv.

In sintesi quindi gli ucraini sembrano aver messo in campo lo sforzo più alto per sfondare le linee russe nel sud mentre sono i russi ad aver assunto l’iniziativa a nord sfondando le linee nemiche avanzando.

Analisti e reporter sui media statunitensi (l’ultimo è il New York Times) hanno evidenziato le difficoltà ucraine nella controffensiva finora fallimentare a fronte di decine di migliaia di perdite subite tra morti e feriti.

Truppe poco addestrate, ufficiali inesperti, reclute troppo anziane per l’assalto di fanteria, carenza di munizioni e coordinamento, carenza nel supporto aereo, superiorità dei russi in tutti i settori, carenza di munizioni, vecchie munizioni inviate dall’estero (scadute da tempo) danneggiano obici e lanciarazzi e a volte esplodono nei sistemi di lancio ferendo gli artiglieri, superiorità russa nella guerra elettronica e distruzione dei sistemi di ricezione Starlink ucraini creano difficoltà di comunicazione alle truppe ucraine in prima linea.

Nell’ambito degli sforzi di Mosca di colpire depositi di munizioni e in sostanza l’afflusso di armi e munizioni occidentali in arrivo a sostegno dello sforzo offensivo ucraino, ieri è stato pesantemente bombardato con missili da crociera gli aeroporti militari Starokonstantinov a Khmelnytsky e di Ozernoye (nella regione di Zhytomyr), nell’Ucraina Occidentale.

Secondo fonti non ufficiali ucraine entrambe le basi aeree vengono impiegate dai Sukhoi Su-24M/MR della 7a Brigata Aerea utilizzati come vettori dei missili da crociera britannici e francesi Storm Shadow/SCALP forniti agli ucraini e impiegati per colpire in profondità le retrovie russe: armi stoccate negli stessi aeroporti colpiti da ondate di missili russi.

@GianandreaGaian

Foto:  Telegram, Ministero Difesa Russo e Ministero Difesa Ucraino

Mappe: Institute for the Study of the War (ISW) e RVvoenkory

 

 

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Giornalista bolognese, laureato in Storia Contemporanea, dal 1988 si occupa di analisi storico-strategiche, studio dei conflitti e reportage dai teatri di guerra. Dal 1991 al 2014 ha seguito sul campo i conflitti nei Balcani, Somalia, Iraq, Afghanistan, Sahara Occidentale, Mozambico e Sahel. Dal febbraio 2000 dirige Analisi Difesa. Ha collaborato o collabora con quotidiani e settimanali, università e istituti di formazione militari ed è opinionista per reti TV e radiofoniche. Ha scritto diversi libri tra cui "Iraq Afghanistan, guerre di pace italiane", “Immigrazione, la grande farsa umanitaria” e "L'ultima guerra contro l’Europa". Presso il Ministero dell’Interno ha ricoperto dal 2018 l’incarico di Consigliere per le politiche di sicurezza di due ministri e un sottosegretario.

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