Ulteriori forniture militari occidentali per sostenere la controffensiva ucraina (AGGIORNATO)
In concomitanza col Vertice NATO di Vilnius diverse nazioni hanno varato nuovi programmi di forniture militari all’Ucraina.
“L’Ucraina riceverà oltre 1,5 miliardi di euro in aiuti militari dai suoi partner internazionali” (Germania, Australia, Regno Unito, Francia, Paesi Bassi e Canada) ha annunciato ieri il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov in un tweet. Tra gli aiuti in arrivo ci saranno “missili SCALP a lungo raggio, carri armati Leopard, ulteriori missili Patriot e l’avvio dell’addestramento dei piloti sui velivoli F-16”.
Circa quest’ultimo punto “il primo gruppo di 10 piloti che andranno ad addestrarsi all’estero è già stato preparato”, ha detto all’agenzia Ukrinform il portavoce dell’Aeronautica Ucraina, colonnello Yuri Ignat, ” La seconda ondata li seguirà, e così via. Mentre i primi utilizzeranno già gli aerei che entreranno in servizio nei cieli ucraini, gli altri li utilizzeranno nei cieli dei Paesi partner e si prepareranno a unirsi ai loro compagni”.
Secondo il portavoce i piloti che si addestreranno immediatamente sugli F-16 saranno piloti giovani ma già esperti, con centinaia di ore di volo e una significativa esperienza di combattimento.
La Germania invierà armi ed equipaggiamenti militari all’Ucraina per ulteriori 700 milioni di euro, hanno anticipato fonti del governo tedesco all’agenzia di stampa DPA prima dell’inizio del vertice della Nato di Vilnius.
Fra gli aiuti previsti, altri 40 cingolati da combattimento corazzati Marder (altri 20 annunciati in precedenza), 25 carri armati Leopard 1A5 (nella foto sopra – i primi esemplari di questo modello a raggiungere l’esercito di Kiev), 5 carri recupero BREM Bergerpanzer, 2 lanciatori per i Patriot, 20.000 proiettili d’artiglieria e sistemi anti-drone.
Lo scorso maggio, Berlino aveva varato un altro pacchetto da 2,7 miliardi di euro. La Germania ha inoltre consegnato in questi giorni all’Ucraina 6 semoventi antiaerei Gepard (nella foto qui sotto) in Ucraina la scorsa settimana, in aggiunta ai 34 consegnati in precedenza, oltre a migliaia di proiettili da 155 mm per gli obici.
La lista delle ultime forniture comprende 3.230 proiettili da 155 mm, 1.184 proiettili fumogeni di grosso calibro, un carro getta-ponte Biber e componenti per i sistemi missilistici antiaerei IRIS-T (a questo link la lista delle forniture militari tedesche all’Ucraina).
Il 13 luglio in Francia fonti militari hanno reso noto di aver già consegnato all’Ucraina la prima fornitura di missili da crociera SCALP che come i gemelli Storm Shadow forniti da Londra verranno impiegati a bordo dei velivoli Sukhoi SU-24M ucraini.
Il 14 luglio la Bulgaria ha ufficialmente annunciato forniture di mezzi militari all’Ucraina, con un pacchetto di 100 mezzi che includono veicoli da combattimento per la fanteria, soprattutto cingolati BMP-1PB e ruotati BTR-60PB.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato il 12 luglio che valuterà l’ipotesi di dare all’Ucraina missili a più lungo raggio rispetto a quelli mandati finora: si tratta dei missili balistici a corto raggio ATACMS lanciabili dai sistemi MLRS /HIMARS e dotati di un raggio d’azione di 300 chilometri.
La Polonia ha consegnato il 9 luglio all’Ucraina una dozzina di elicotteri da combattimento Mi-24 radiati dai ranghi delle forze armate di Varsavia che li hanno trasferiti oltre confini a bordo di camion.
Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha annunciato il 10 luglio che la Royal Australian Air Force (RAAF) invierà in Germania un aereo per la sorveglianza radar e l’allarme precoce E-7A Wedgetail (nella foto sotto) con un centinaio di militari per contribuire alla sorveglianza dei confini aerei orientali della NATO.
A VIlnius il primo ministro del Giappone, Fumio Kishida, ha ribadito che “nel rispetto dei limiti imposti dalla nostra Costituzione pacifista, il Giappone manterrà il suo impegno a supportare l’Ucraina nella sua lotta contro l’aggressione da parte della Russia, invitando Kiev ad aprire anche canali per una soluzione diplomatica al conflitto”. Il premier giapponese ha confermato una nuova fornitura a Kiev di strumenti per la difesa, in particolare un avanzato sistema di rilevamento di droni e aiuti finanziari da 30 milioni di euro.
Secondo il canale Telegram russo “War Donbass” gli ultimi 20 obici semoventi M109L da 155 mm ammodernati sono stati consegnati dall’Italia all’Ucraina Forze armate italiane, completando la fornitura di 60 obici in tre diversi lotti: i primi due consegnati a fine ottobre 2022 e a fine aprile di quest’anno.
In arrivo a Kiev anche le ultime forniture di mezzi corazzati statunitensi annunciati a metà giugno dopo l’avvio della controffensiva ucraina. Si tratta di 77 veicoli da combattimento cingolati M2 Bradley e 67 ruotati 8×8 Stryker destinati anche a rimpiazzare le perdite subite in battaglia.
Secondo quanto dichiarato il 12 luglio in conferenza stampa dal ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, dall’inizio della controffensiva dell’Ucraina, 40 giorni or sono, le forze russe hanno distrutto 1.244 veicoli corazzati nemici, tra cui 17 carri armati tedeschi Leopard e 12 veicoli da combattimento di fanteria statunitensi Bradley (altri veicoli di questi due tipi sarebbero stati distrutti nelle ultime 72 ore sul Fronte di Zaporizhia, come sembra confermare le foto che illustrano questo articolo.
“Dal 4 giugno abbiamo distrutto 914 veicoli militari, due sistemi missilistici antiaerei, 25 lanciarazzi multipli, 403 sistemi di artiglieria da campagna e mortai”, ha proseguito Shoigu aggiungendo che nello stesso periodo, la difesa aerea russa ha anche abbattuto 176 razzi lanciati dagli HIMARS, 27 missili da crociera Storm Shadow e 483 droni ucraini.
Foto: RAAF, Ministero Difesa Ucraino, Rheinmetall, KMW e Telegram
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