A Kabul i Talebani celebrano la vittoria del 2021 tra deboli segnali di resistenza
Il secondo anniversario del ritorno al potere con la fuga degli ultimi militari occidentali da Kabul è stato celebrato in Afghanistan dal regime talebano.
“La conquista di Kabul prova ancora una volta che nessuno può controllare la fiera nazione afghana e che a nessun invasore sarà permesso di minacciare l’indipendenza e la libertà del Paese. Ora la sicurezza è garantita. il territorio è controllato da un unico regime, vige un sistema islamico e tutto si applica nell’ottica della sharia. A nessun invasore sarà permesso di minacciare l’indipendenza e la libertà dell’Afghanistan” ha reso noto con un comunicato il governo dell’Emirato islamico dell’Afghanistan.
In occasione dell’anniversario, le Nazioni Unite hanno ribadito la richiesta a “chi controlla il potere di restituire ad ogni donna e bambina i diritti e la dignità che spettano loro”, secondo quanto dichiarato da un portavoce del segretario generale, Farhan Haq.
L’ONU stima che 16 milioni di bambini non ricevano cibo di base o assistenza sanitaria, un terzo dei minori sia costretto a lavorare e siano quasi 30 milioni, il massimo storico, gli afghani bisognosi di assistenza. La recessione economica favorisce secondo gli esperti delle Nazioni Unite il matrimonio forzato e infantile, l’abuso e lo sfruttamento economico e sessuale, la vendita di bambini e organi, il lavoro forzato minorile, la tratta di esseri umani.
“Le politiche imposte al popolo afghano hanno portato alla continua, sistematica e scioccante soppressione di una moltitudine di diritti umani, compresi i diritti all’istruzione, al lavoro e alle libertà di espressione, riunione e associazione”.
Debole la resistenza armata in Afghanistan rappresentata da due movimenti: il National Resistance Front (NRF) e l’Afghanistan Freedom Front (AFF), gruppi che hanno riunito ex militari (nella foto uomini dell’AFF) e miliziani tagiki e uzbeki ostili ai talebani ma che riescono a mantenere una blanda presenza solo in alcune regioni della vasta nazione.
L’AFF ha affermato il 15 agosto di aver compiuto un attacco contro una base talebana nei pressi della grande base aerea di Bagram (che è stata per 20 anni caposaldo delle forze USA/NATO) nella provincia di Parwan. Nello scontro a fuoco protrattosi per un’ora 5 talebani sono stati uccisi e 3 feriti mentre le loro armi sono state portate via dagli insorti che non avrebbero subito perdite.
Il governo di Kabul non ha commentato la notizia. La settimana scorsa l’AFF aveva annunciato l’uccisione di 15 talebani in tre attacchi effettuati nelle province di Badakhshan, Baghlan e Kabul.
Foto AFF
RedazioneVedi tutti gli articoli
La redazione di Analisi Difesa cura la selezione di notizie provenienti da agenzie, media e uffici stampa.