Assegnato al CIO il contratto per la produzione di serie dell’Ariete C2

 

La Direzione Armamenti Terrestri (DAT) del Segretariato Generale della Difesa/Direzione Nazionale Armamenti (SGD/DNA) ha assegnato in data odierna al Consorzio Iveco – Oto Melara (CIO) il contratto per l’ammodernamento di mezza vita di 90 carri armati Ariete C1 allo standard C2. Il contratto prevede anche un supporto logistico integrato e l’opzione per ulteriori 35 mezzi.

Secondo il corrispondente decreto perfezionato nel novembre 2022, nel programma finanziato nell’ambito dei fondi già destinati al Bilancio del Ministero della Difesa, il nuovo contratto riguarda la seconda fase del programma per un importo complessivo di 848,8 milioni di euro.

La prima ha riguardato per un importo pari a 35 milioni di euro, la realizzazione dei tre prototipi che sono stati e sono impegnati in un’intensa campagna di test e valutazioni della mobilità, tiro e sistema comando, controllo e comunicazioni destinata a concludersi con l’omologazione della nuova versione. Quest’ultima porterà alla produzione e successiva consegna dei primi esemplari, ad oggi stimata per il 2025, con completamento nel 2029.

L’aggiornamento al nuovo standard C2 porterà a miglioramenti nella mobilità, potenza di fuoco, sicurezza e connettività. Gli interventi migliorativi comprendono un incremento della potenza propulsiva del motore turbodiesel V-12 MTCA da 1.300 a 1.500 HP con adozione dell’iniezione common rail, che unitamente all’aumento della coppia, miglioreranno il rapporto peso/potenza e quindi le prestazioni in mobilità con la dotazione dei kit di protezione, con un peso massimo comprensivo di quello per la protezione contro le mine (MPK) e per le ‘Peace-Support Operations’ (PSO) di 62.5 tonnellate, contro le originali 54 della configurazione base C1, a cui s’aggiunge l’adeguamento degli organi di trasmissione e delle sospensioni. In parallelo, è stata introdotta una cingolatura con ‘suole’ più larghe al fine di incrementare la superficie d’appoggio e quindi la pressione sul terreno con incremento della mobilità fuoristrada, riducendo al contempo l’usura dei pattini gommati.

La torretta verrà completamente revisionata e riequipaggiata con nuova sistemistica al fine di assicurare un’incrementata efficacia operativa grazie ad un nuovo sistema di controllo del fuoco, sistemi optronici digitali ed una suite di comando, controllo e comunicazioni di ultima generazione, tutti mutuati dal programma blindo Centauro II e forniti da Leonardo, unitamente a nuovi asservimenti elettrici.

Rimane inalterato il sistema d’arma principale rappresentato dal cannone da 120 mm L44 ad anima liscia, in grado di impiegare tutto il munizionamento standard NATO, mentre viene aggiunta una mitragliatrice da 12,7 mm in ralla.

Grazie all’esperienza maturata con il programma Centauro II, gli asservimenti elettro-idraulici della torretta vengono rimpiazzati con altri completamente elettrici a vantaggio della sicurezza dell’equipaggio, delle prestazioni e del peso della medesima torre. ùPer quanto riguarda l’elettronica di bordo, il nuovo sistema di controllo del fuoco è incentrato su di un nuovo calcolatore balistico che unitamente a nuovi sistemi di sorveglianza e tiro, incrementeranno in modo tangibile le capacità d’ingaggio diurne/notturne in movimento con ogni tempo dell’Ariete.

In particolare, sono stati introdotti sistemi di visione/tiro di ultima generazione per il capocarro ed il cannoniere, grazie rispettivamente all’adozione dell’ottica panoramica Attila D e del sistema di visione Lothar SD, entrambi dotati di camera termica di terza generazione, in comune (insieme al calcolatore balistico) con il programma Centauro II, assicurando una comunanza logistica fra le due linee mezzi.

La versione C2 dell’Ariete è dotata anche di un sistema di comando e controllo (tipo C2N EVO) e comunicazioni di nuova generazione di Leonardo che vede una radio SDR VQ-1 e capacità SATCOM  che consenta l’integrazione nel sistema netcentrico dell’Esercito Italiano oltre all’interfono digitale Larimart che rimpiazzerà quello analogico consentendo la comunicazione con le truppe appiedate equipaggiate con la radio personale HH-E (Personal Role Radio).

La risoluzione delle obsolescenze avviene attraverso la revisione e/o sostituzione di sistemi, quali i serbatoi carburante, l’impianto frenante ed interventi su altri assiemi essenziali per la sicurezza dell’equipaggio, quali un nuovo impianto antincendio anti-esplosione e protezione NBC, a cui s’aggiunge la revisione delle sospensioni e dei principali sistemi in torre e scafo oltre a sviluppi nelle protezioni.

Secondo quanto risulta ad AD, a Leonardo compete principalmente lo smontaggio e rimontaggio, revisione e ripristino nonché ammodernamento e/o sostituzione di componenti dello scafo e torre, mentre Iveco si occupa di mobilità quindi principalmente del potenziamento del motore, carrellaggio, cingoli e freni.

Foto CIO

 

Nato a Genova nel 1966 e laureato in giurisprudenza, è corrispondente per l'Italia e collaboratore delle riviste internazionali nel settore della difesa del gruppo inglese IHS Markit (Jane's Navy International e Jane's International Defence Review) e della casa editrice tedesca Mittler Report Verlag (European Security & Defense e pubblicazioni collegate) nonché delle riviste di settore Armada International, European Defence Review e The Journal of Electronic Defense. In Italia collabora anche con Rivista Marittima, Aeronautica & Difesa e la testata online dedicate al settore marittimo ed economico The MediTelegraph (Secolo XIX).

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