Continua la “saga” degli F-16 all’Ucraina

 

Dichiarazioni, smentite e incertezze continuano a caratterizzare la possibile fornitura dei vecchi F-16 A/B (aggiornati allo standard AM/BM) in corso di radiazione dalle forze aeree di Olanda e Danimarca.

Il 21 agosto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva annunciato che l’Ucraina riceverà 61 F-16. “Con l’Olanda è stato raggiunto un accordo per 42 F-16 e con la Danimarca è stato firmato un accordo per 19 jet e l’espansione delle missioni di addestramento dei nostri piloti e tecnici”.

Le cose in realtà non stanno proprio così. La Danimarca ha iniziato ad addestrare 8 piloti ucraini sui caccia F-16 dopo essersi impegnata a consegnare questi velivoli militari a Kiev. Lo hanno reso noto il 22 agosto le forze armate danesi. I piloti sono arrivati alla base aerea militare danese di Skrydstrup insieme a 65 tecnici che saranno addestrati alla manutenzione e all’assistenza degli aerei.

La Danimarca dispone di 43 F-16 di cui 30 risultano in servizio, ma per ragioni di sicurezza non rivelerà quanti di loro sono ancora operativi, aggiunge la nota danese. Si tratta di velivoli con 40 anni di vita operativa e molte cellule hanno già esaurito le ore di volo ma potrebbero venire cannibalizzati per fornire pezzi di ricambio.

Inoltre la Danimarca dovrà mantenere in servizio un numero credibile di F-16 fino alla piena operatività dei 27 F-35A ordinati dei quali solo uno è oggi in Danimarca mentre altri 6 sono negli Stati Uniti per addestrare il personale danese e 20 sono in costruzione.

Per queste ragioni l’Ucraina riceverà i primi 6 F-16 danesi entro i prossimi 6/8 mesi a cui faranno seguito altri 8 nel 2024 e 5 nel 2025, come ha dichiarato il premier Mette Frederiksen durante una conferenza stampa congiunta con il presidente Volodymyr Zelensky.

Il 21 agosto il ministero degli Esteri danese ha precisato che gli F-16 verranno consegnati quando ci saranno le giuste condizioni. “Accettiamo di inviare aerei F-16 in Ucraina in stretta collaborazione con gli Stati Uniti e gli altri nostri partner, quando le condizioni per tale trasferimento saranno soddisfatte.

Le condizioni includono, tra le altre cose, il completamento della selezione, dei test e dell’addestramento del personale ucraino, nonché i permessi, le infrastrutture e la logistica necessari”, ha riferito il ministero degli Esteri danese sul suo account Twitter. Condizioni, specie quelle legate alla logistica dei velivoli in territorio ucraino, che difficilmente potranno risultare riscontrabili prima della fine delle ostilità con la Russia.

Inoltre il ministro della Difesa danese, Jakob Ellemann-Jensen, ha affermato che l’Ucraina potrà utilizzare i caccia F-16 solo sul suo territorio e non per colpire il suolo delle Federazione Russa, rispondendo all’ambasciatore russo a Copenaghen Vladimir Barbin, che ha definito il trasferimento di caccia F-16 in Ucraina “un’escalation del conflitto”.

Lo stesso ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, ha chiarito che “l’Ucraina potrà ricevere i primi caccia F-16 non prima di sei-sette mesi, ma se i tempi saranno un po’ più lunghi non siate delusi”, aggiungendo che “l’aereo è solo una piattaforma. Dovremmo anche parlare del trasferimento di armi: missili, proiettili e bombe che saranno trasportate dagli F-16. Non dovremmo inoltre dimenticare la preparazione delle infrastrutture affinché l’Ucraina possa manutenere gli aerei ed eseguire missioni di combattimento”.

Anche rispetto alle forniture di F-16 olandesi le valutazioni di Zelensky sono apparse distanti dalla realtà. I Paesi Bassi dispongono di 42 velivoli (24 in servizio) ma anche per questi valgono le valutazioni espresse per quelli danesi circa età e usura delle cellule.

Infatti il numero di quelli cedibili a Kiev sarà definito dopo i colloqui con gli alleati, come ha detto il premier Mark Rutte incontrando Zelensky. Rutte ha affermato che “abbiamo bisogno di alcuni F-16 per aiutare con la formazione (del persona ucraino -NdR) in Danimarca e presto anche in Romania. Vedremo se riusciremo a consegnare il resto dei velivoli ma non sappiamo ancora quanti ne potremo cedere esattamente”, ha detto il premier. Inoltre non è chiaro quando avverrà la consegna. Oltre alla formazione dei piloti, devono essere prese in considerazione anche altre questioni, ha spiegato Rutte, fra cui la necessità che le infrastrutture necessarie per il loro impiego siano effettivamente operative in Ucraina.

Il 22 agosto un portavoce del ministero della Difesa olandese ha precisato al quotidiano NRC che gli F-16 promessi all’Ucraina potrebbero non essere consegnati prima della fine del 2024. La maggior parte degli aerei da combattimento in questione saranno disponibili solo una volta che l’aeronautica dei Paesi Bassi sarà completamente convertita su 44 nuovi F-35 e questo potrebbe richiedere fino alla fine del prossimo anno, ha spiegato il portavoce.

Zelensky si era sbilanciato anche sulla fornitura di aerei da combattimento svedesi Saab JAS29 Gripen ma anche da Stoccolma sono giunte precisazioni che assomigliano a smentite. Al momento la Svezia non ha assunto nessun nuovo impegno nei confronti dell’Ucraina per fornire i propri caccia, ha ribadito il primo ministro svedese Ulf Kristersson il 21 agosto.

“Non escludiamo nulla in futuro, faremo tutto il possibile per sostenerli anche con aerei. Ma al momento non ci sono nuovi impegni per fornire caccia svedesi all’Ucraina”.

L’aeronautica di Kiev necessita di 128 caccia per sostituire la vecchia flotta composta da velivoli di tipo russo/sovietico (Mig 29, Su-24, Su-25 e Su-27), come ha spiegato il portavoce Yuriy Ignat. “Se 42 aerei da combattimento verranno in tempi medi consegnati si tratterà di circa quattro brigate aeree”. Ed anche se “è chiaro” che tali velivoli potranno far sentire il loro peso nel conflitto, “sono comunque necessari più di 100 velivoli” per rendere la situazione migliore. Un tale numero è necessario “per disperderli in diversi aeroporti in modo che rispondano a sfide diverse e colpiscano obiettivi diversi: in cielo, in terra e soprattutto nelle retrovie nemiche”.

Ricapitolando, dei 128 aerei di costruzione occidentale ritenuti necessari dall’aeronautica ucraina e dei 61 annunciati con grande enfasi da Zelensky, solo i 6 F-16 della prima tranche danese potrebbero essere consegnati nei primi mesi del 2024 ma, come ha precisato il governo di Copenhagen, solo se ci saranno le condizioni.

Foto: Presidenza Ucraina

 

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