I paracadutisti avvicendano gli alpini in Ungheria

 

IL 9 agosto la Brigata Alpina “Julia”, al comando del contingente italiano schierato in Ungheria da sei mesi nell’ambito dell’operazione NATO enhanced Vigilance Activity, ha ricevuto oggi il cambio dalla Brigata Paracadutisti “Folgore”.

Alla presenza del Vice Comandante Operativo di Vertice Interforze, Generale di Squadra Aerea Nicola Lanza de Cristoforis, si è tenuta la formale cerimonia del Transfer of Autority che ha visto l’avvicendamento alla guida del contingente italiano in Ungheria tra il comandante cedente, Tenente Colonnello Massimiliano Careddu e il parigrado subentrante Salvatore Sotgiu.

Al solenne momento hanno presenziato il Console italiano in Ungheria Roberto Taraddei, il Comandante della “Julia” Generale di Brigata Franco Del Favero, il Comandante del 183° Reggimento paracadutisti “Nembo” Colonnello Alessandro Vivarelli, il Comandante delle Forze Armate di terra ungheresi Generale Gabor Lorincz e numerose autorità civili e militari locali e NATO.

Molti i risultati addestrativi e operativi ottenuti dagli alpini della “Julia” nel corso del proprio mandato, iniziato il 13 febbraio scorso. Sono oltre centoventi le attività addestrative ed esercitative condotte in area di operazioni, ognuna delle quali condotte gomito a gomito con gli alleati ungheresi, statunitensi e croati facenti pare anch’essi del Battle Group NATO.

Tra le esercitazioni più importanti, la “Brave Warrior” che ha visto schierati oltre 1.000 uomini e più di 300 mezzi, la “Ardent Ground” che ha visto genieri, mortaisti e artiglieri lavorare in sinergia coi colleghi ungheresi e americani. La “JTAC week” invece ha impegnato il personale della “Julia” altamente specializzato nel coordinamento di assetti ad ala fissa e rotante nella condotta di operazioni con assetti in volo come l’elicottero Mi24 “Hind”, il caccia intercettore JAS39 “Grippen” o il bombardiere americano B-52. Inoltre, insieme alla Polizia Militare croata sono stati condotti addestramenti specifici alla scorta di convogli, al controllo e al combattimento in aree abitate.

Rilevante lo sforzo logistico sostenuto dall’Italian National Support Elements, la componente dedita al supporto logistico, il cui personale è stato protagonista nella realizzazione e nelle manutenzioni delle strutture campali necessarie alla vita quotidiana dei 260 alpini del contingente, oltre alle manutenzioni degli oltre 100 veicoli da combattimento di differenti tipologie.

In un momento in cui il personale della “Julia”, in particolare dell’8° Reggimento alpini, del 3° Reggimento artiglieria terrestre da Montagna, del “Piemonte” cavalleria (2°) e del 2° Reggimento genio guastatori si appresta a far rientro in Patria, il contingente su base Brigata Paracadutisti “Folgore”, costituito dal 183° Reggimento paracadutisti “Nembo”, dal 185° Reggimento artiglieria paracadutisti, dal Savoia cavalleria (3°) e dall’8° Reggimento genio guastatori paracadutisti, spetta ora l’onore di rappresentare le Forze Armate italiane in terra magiara, nel solco tracciato dai predecessori, con attività operative e addestrative volte a rafforzare la deterrenza e la difesa sul fianco est dello spazio euro-atlantico.

Fonte: SMD/Contingente italiano in Ungheria

 

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