In produzione in Russia il missile aria-aria a corto raggio RVV-MD2

 

In occasione del recente Forum Army-2023, il Ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha disposto l’avvio della produzione del missile guidato aria-aria RVV-MD2 esibito in quel contesto dall’impresa NPO Kurganpribor.

Ulteriore modifica dell’RVV-MD che a sua volta è l’evoluzione dell’R-73 (Codice NATO AA-11 “Archer”, considerato dagli analisti occidentali come uno dei migliori missili aria-aria a corto raggio), l’RVV-MD2 è un’arma a corto raggio altamente manovrabile progettata per distruggere bersagli aerei da qualsiasi direzione con una portata massima di 40 chilometri. Questa versione ulteriormente aggiornata rappresenta in primis la dotazione d’arma aerea a corto raggio del caccia di quinta generazione Sukhoi Su-57.

Secondo quanto riferito dall’azienda Vympel (storico sviluppatore russo di missili aeronautici) alla pubblicazione “Arsenale della Patria”, il missile RVV-MD2 possiede caratteristiche nuove e avanzate che lo posizionano molto più avanti dei suoi concorrenti occidentali.

«Si può affermare che in Russia lo sviluppo di missili aria-aria di quinta generazione, che hanno raggiunto la fase industriale della produzione, è da cinque a dieci anni avanti rispetto a sviluppi simili negli Stati Uniti» – afferma il costruttore russo.

Secondo le informazioni divulgate alla stampa infatti, il missile RVV-MD2 avrebbe raggiunto la fase di produzione industriale e la sua adozione in servizio attivo è già iniziata poiché lo sviluppo e il collaudo di questi missili è stato effettuato in tempi rapidi. L’RVV-MD2 sarà posizionato nelle baie interne della fusoliera del caccia Su-57 provviste di binari di lancio retrattili.

Come ha chiarito inoltre il caporedattore della rivista Viktor Murakhovsky, l’RVV-MD2 è il primo tra i missili a corto raggio a utilizzare un sistema di guida inerziale (INS) progettato per controllare l’arma e stabilizzarla in volo autonomo. Questo sistema consente al missile di determinare le sue coordinate nello spazio, senza la necessità di input di dati esterni.

«Inoltre – ha osservato Murakhovsky – l’RVV-MD2 è dotato di una linea di correzione radio che consente di specificare le coordinate del bersaglio dall’aereo e di un collegamento dati sicuro che gli consente di ottenere aggiornamenti in volo delle coordinate del bersaglio fornite dai sensori del velivolo di lancio, aumentando così la probabilità di colpire l’aereo nemico.»

Un altro vantaggio del nuovo missile, secondo la pubblicazione “Arsenale della Patria”, è la dotazione di un sensore di ricerca a infrarossi a doppia banda multi-elemento. «Il nuovo missile – ha spiegato Murakhovsky – può colpire inoltre bersagli da tutte le angolazioni, in particolare nell’emisfero posteriore, ovvero l’RVV-MD2 viene lanciato in avanti, cambia direzione in volo ed è in grado di colpire un aereo nemico in volo dietro al Su-57.»

Secondo gli analisti russi questa caratteristica potrebbe determinare l’adozione di questi missili aria-aria anche sui bombardieri strategici Tu-160M2.

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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