Le più recenti forniture militari in Africa sub-sahariana

 

Mentre la crisi in Niger rischia di sfociare in conflitto aperto con le nazioni della Comunità Economica dell’Africa Occidentale (ECOWAS), facciamo il punto sulle più recenti forniture militari ai paesi della regione.

La sudafricana OTT Technologies ha ricevuto un nuovo ordine per i veicoli blindati trasporto truppe Puma M36 (nella foto sopra) dalla Guinea, che prevedeva di impiegarli nella missione delle Nazioni Unite in Mali attualmente in fase di ritiro. Si tratta di 25 nuovi veicoli che si aggiungono a 32 Puma M26 ricevuti nel 2014 seguiti da 32 Puma M36 nel 2018, entrambi impiegati dal contingente guineano assegnato alla missione ONU in Mali (MINUSMA).

I Puma ammodernano il parco veicoli trasporto truppe dell’esercito guineano che conta anche su alcuni cingolati BMP 1 e veicoli ruotati russi BTR-40, BTR-50, BTR-60, BTR-152 e un piccolo quantitativo di veicoli 4×4 Tigr, nonché BRDM-1/ 2 oltre ai sudafricani Mamba, ai veicoli da ricognizione francesi AML-90 e ai trasporto truppe cinesi 6×6 WZ-551 e 4×4 CSK-131

Il Gabon, tradizionale alleato della Francia, ha rafforzato la Garde Republicaine con 4 blindati da ricognizione AML-90 ceduti da Parigi consegnati simbolicamente il 21 luglio dal presidente Ali Bongo Ondimba (figlio di Omar Bongo che governò per 40 anni il paese) al comandante della Garde Republicaine, generale Brice Clotaire Oligui Nguema, durante una cerimonia nella capitale Libreville.

I blindati ricondizionati dell’azienda francese Sofema erano stati ordinati nel 2020 e consegnati in ritardo per le difficoltà del Gabon a pagarli: i nuovi equipaggiamenti rientrano nei piani di rafforzamento della Garde Republicaine che quest’anno arruolerà mille nuovi componenti, raddoppiando di fatto gli effettivi.

La consegna dei blindati è stata in realtà ritardata anche dai timori di Parigi che potessero venire impiegati per reprimere moti popolari in occasione delle elezioni presidenziali del 26 agosto ma, curiosamente, ogni riserva è stata rimossa dopo che Bongo a fine di giugno ha approvato un prestito di 52 milioni di dollari per l’acquisto di un aereo da trasporto militare Airbus C295.

Negli ultimi anni il Gabon ha acquisito veicoli 4×4 VP11m, Dongfeng EQ2050, 8×8 VN1 e Type-07P cinesi oltre a 8 4×4 Nexter Aravis e 5 VAB di seconda mano francesi e 4×4 blindati sudafricani Paramount Matador.

 

L’aeronautica militare del Benin ha acquisito due elicotteri H125M (nella foto sotto) da Airbus e li sta utilizzando per combattere il terrorismo nella regione settentrionale del paese, dove 3.000 soldati sono dispiegati per contrastare gli estremisti islamici.

I due velivoli sono stati consegnati il 3 febbraio a bordo di un Ilyushin Il-76 (UR-ZAR) operato da Zet Avia. All’inizio di luglio sono stati visti prendere parte all’Operazione Mirado antiterrorismo nel nord del paese. La stessa area operativa da cui potrebbe prendere il via un’azione militare contro il Niger che vedrebbe il Benin affiancare, Senegal, Nigeria e Costa D’Avorio nella messa a punto di un una forza multinazionale sotto l’egida dell’ECOWAS.

Il colonnello Faizou Gomina, comandante dell’operazione Mirador, ha detto che le truppe governative sono schierate nel nord-ovest al confine con il Burkina Faso e nel nord-est al confine con il Niger.

Come riportato dal sito specializzato sudafricano Defence Web, dopo la consegna, gli H125 sono stati dotati di un sistema di telecamere elettro-ottico/a infrarossi HD a lungo raggio TC-300 e di un’unità di mappatura delle missioni e gestione video completa TM-100 di Trakka Systems. La società con sede negli Stati Uniti ha rivelato che i sistemi sugli H125 sarebbero stati utilizzati per missioni di sicurezza, sorveglianza e ricerca e salvataggio (SAR) a protezione dei confini, delle truppe e delle infrastrutture critiche.

Negli ultimi anni il Benin ha ricevuto anche 2 elicotteri AS550 Fennec a rinforzo di una flotta aerea limitata a un elicottero Mi-8, 4 addestratori leggeri LH-10 Ellipse francesi e alcuni aerei da trasporto DHC-6, cinesi MA600 e BAe 748.

In campo terrestre l’esercito ha ricevuto in gennaio i primi 8 di un lotto di 15 blindati VAB francesi di seconda mano e nel 2022 sei veicoli blindati CSK-131 forniti dalla Cina nel 2022 che si aggiungono a 10 ruotati Casspir sudafricani e 6 ACMAT francesi. La Francia ha inoltre fornito veicoli aerei senza pilota (UAV), equipaggiamenti protettivi, veicoli blindati e altre attrezzature per aiutare il Benin a combattere il terrorismo nella regione.

Lo Stato Islamico del Grande Sahel e la Jama’at Nusrat al-Islam wal-Muslim (JNIM) collegata ad al-Qaeda, hanno intensificato gli attacchi negli ultimi due anni e il Benin ha registrato un aumento di oltre 10 volte del numero di attacchi – da 2 a 25 – tra luglio e dicembre 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021, secondo il centro studi Armed Conflict Location & Event Data (ACLED).

In precedenza gli attacchi erano limitati al confine settentrionale del Benin con il Burkina Faso e a vasti tratti dei parchi nazionali dove i terroristi sono in grado di nascondersi, organizzare e attuare attacchi.

Dal giugno 2022 i miliziani hanno attaccato sempre più le aree popolate intorno ai parchi naturali. In un discorso sullo stato della nazione del dicembre 2022, il presidente del Benin Patrice Talon ha rivelato lo stanziamento nel 2022 di 130 milioni di dollari per reclutare quasi 4.000 nuovi membri delle forze di sicurezza, ammodernare le attrezzature e iniziare a fortificare le basi, costruendo al contempo 10 basi operative e “diverse dozzine” postazioni fortificate. Nell’aprile 2023 il governo ha annunciato il reclutamento di 5.000 ulteriori militari per intensificare la lotta al terrorismo.

Altre notizie circa le più recenti forniture militari alle nazioni dell’Africa Occidentale/Sahel negli articoli di Analisi Difesa linkati qui sotto.

(con fonte e foto DefenceWeb)

 

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