Tre varianti per il Sukhoi Su-75 “Checkmate”

 

La United Aircraft Corporation (UAC) sta lavorando a tre nuove versioni del futuro caccia tattico leggero monomotore Sukhoi Su-75 “Checkmate” dotato di ala rimodellata, fusoliera a visibilità ridotta per contrastare il rilevamento radar e varianti monoposto, UAV e biposto. Tale osservazione deriva da una serie di brevetti di cui è venuta in possesso l’agenzia TASS.

Uno dei documenti pubblicati dal Servizio federale russo per la proprietà intellettuale e risalenti alla fine dello scorso anno cita un brevetto per «un aereo monoposto monomotore a bassa visibilità.» La descrizione del velivolo, le immagini e i colori in esso contenuti corrispondono quasi del tutto all’aspetto del Sukhoi “Checkmate” presentato ufficialmente nel MAKS-2021 sotto forma di mock-up a grandezza naturale e ampiamente trattato a suo tempo da Analisi Difesa.

La presentazione internazionale del futuro caccia leggero russo è avvenuta invece in occasione del successivo Dubai Airshow 2021 tenutosi negli Emirati Arabi Uniti.

Allo stesso tempo, a giudicare dai diagrammi, l’ala dell’aeromobile ha ricevuto una seconda sezione (interna) di flaperon rovesciati con un’area più ampia; inoltre è aumentata la sezione della coda formando uno stabilizzatore trapezoidale di basso allungamento.

In parte inoltre, il nuovo design del velivolo presentato dall’UAC ricorda i possibili progetti di futuri caccia di sesta generazione precedentemente proposti e dimostrati in Occidente: dal complesso aeronautico Next Generation Air Dominance (NGAD) della società americana Lockheed Martin, al Tempest della British BAE Systems, fino al Système de Combat Aérien du Futur (SCAF) creato dalle società Airbus Defence – Dassault Aviation.

Un altro documento testimonia un brevetto per un «velivolo tattico leggero trasportato all’interno della stiva di un aereo da trasporto… » – e anche in quel caso la forma dell’aereo mostrata dai disegni coincide con quella del Su-75.

«L’ulteriore modifica degli elementi [di questa versione priva d’equipaggio] fornisce un’ulteriore significativa riduzione della Radar Cross-Section (RCS) che ne riduce la visibilità radar» – afferma il documento.

«Velivolo senza pilota monomotore stealth» – recita ancora la didascalia del brevetto mostrandone il layout generale: qui si nota chiaramente che la differenza tra la modifica descritta nel documento e la versione monoposto del design del “Checkmate” che risiede fondamentalmente nella mancanza di un abitacolo.

Un altro documento del brevetto riporta infine la dicitura «velivolo a bassa osservabilità, monomotore, biposto». L’aspetto dell’aeromobile presentato corrisponde anch’esso a quello aggiornato del futuro caccia leggero Sukhoi e chiaramente, allo stesso tempo, il canopy e la cabina di questa variante risulta allungata con una vetrata a tre sezioni, simile a quella caccia russo biposto Su-30.

Il Su-75 “Checkmate” include tutti gli sviluppi più avanzati tra cui un’architettura aperta per costruire nell’interesse del cliente con annesse tecnologie uniche di intelligenza artificiale un velivolo a “misura di cliente”. L’aereo è realizzato utilizzando tecnologie stealth inclusi compartimenti (o baie) all’interno della fusoliera per armi aria-aria e aria-superficie.

Il carico utile del “Checkmate” supera le 7 tonnellate e secondo le dichiarazioni rese dal costruttore il caccia leggero Sukhoi sarà in grado di colpire contemporaneamente fino a sei bersagli. La velocità massima del “Checkmate” sarà di Mach 1.8 e il raggio di combattimento sarà di circa 3.000 chilometri senza serbatoi esterni. Secondo le ultime informazioni il lotto iniziale di caccia “Checkmate” sarà prodotto non prima del 2026.

Immagini UAC

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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