Wagner registrata in Bielorussia. Minsk rafforza la cooperazione militare con Pechino

 

La società Wagner è stata registrata ufficialmente in Bielorussia come organizzazione che si occupa di formazione, nello specifico classificata come “altri tipi di istruzione”. Lo ha reso noto ieri l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. La compagnia militare privata (PMC) fondata e guidata di Evgheny Prigozhin che schiera circa 8 mila contractors in Bielorussia e alcune migliaia tra Siria, Mali, Libia, Centrafrica e forse altre nazioni africane è stata registrata il 4 agosto nel distretto di Osipovichi dove risulta registrata anche la Concord Management and Consulting, un’altra società di Prigozhin attiva nel settore immobiliare.

Wagner e Concord sono entrambe registrate come società a responsabilità limitata. Nei giorni scorsi il presidente bielorusso Alexander Lukashenko aveva dichiarato che i combattenti della Wagner stavano contribuendo all’addestramento dell’esercito bielorusso e delle forze speciali.

Secondo il think-tank statunitense Institute for the Study of War (ISW), il ministero russo della Difesa starebbe esercitando forti pressioni su alcuni paesi africani affinché rinuncino ai servizi della Wagner offrendo in cambio altre compagnie militari private legate a Mosca. “Il ministero della Difesa russo potrebbe usare il Forum Army 2023 in corso a Mosca per costringere paesi a rifiutare di cooperare con il gruppo Wagner e promuovere le compagnie militari private controllate dal ministero” scrive l’ISW.

Wagner è l’unica PMC russa che nel giugno scorso ha rifiutato di sottoscrivere il contratto con il ministero della Difesa che di fatto la poneva agli ordini del ministro Shoigu e dello Stato Maggiore Difesa russo.

Sull’onda dei timori di attacchi dal confine bielorusso, gli Stati baltici e la Polonia discutono la possibilità di chiudere completamente i confini con la Bielorussia. Lo ha reso noto il 18 agosto il ministro degli Interni lituano, Agne Bilotaite, aggiungendo che una decisione in merito verrà presa nel corso di un trilaterale che si terrà il prossimo 28 agosto a Varsavia, con la partecipazione dei ministri degli Interni di Lituania, Lettonia e Polonia.

Bilotaite ha aggiunto di aver già discusso la questione della chiusura totale della frontiera con la Bielorussia con il suo omologo polacco, Mariusz Blaszczak, la scorsa settimana. Il ministro degli Interni lettone, Maris Kucinskis, ha commentato la notizia osservando che “la chiusura del confine con la Bielorussia può essere efficace contro gli elementi della guerra ibrida attuata dal regime di Lukashenko solo se attuata da tutti e i Paesi di confine (Lettonia, Lituania e Polonia) – contemporaneamente”.

Da quando la PMC Wagner si è insediata in Bielorussia la Polonia ha rafforzato i contingenti militari e di guardie di frontiera a ridosso del confine portandoli a complessivi 10mila uomini

In una lunga intervista alla giornalista ucraina Diana Panchenko, il presidente bielorusso Alexander Lukashenko si è detto certo che Vladimir Putin “sarà rieletto presidente della Russia. Le elezioni si terranno tra sei mesi e nessuno lo può sfidare ora”.

Lukashenko ha escluso che la Bielorussia entri in guerra al fianco della Russia a meno che non sia Kiev ad attaccare. Allo stesso tempo ha assicurato che il suo Paese aiuterà sempre la Russia. “Se voi ucraini non attraversate il nostro confine, non parteciperemo mai a questa guerra ma aiuteremo sempre la Russia” ha detto aggiungendo che “se Polonia, Lituania, Lettonia iniziano l’aggressione contro il nostro Paese, risponderemo immediatamente con tutto ciò che abbiamo. Questo è ciò su cui si basa il nostro concetto di sicurezza e lo applicheremo immediatamente non appena ci sarà un’aggressione contro di noi”.

Nello stesso tempo Lukashenko ha sottolineato che la Bielorussia non vuole usare armi nucleari e se non ci saranno attacchi “non lo farà mai”.  Mosca ha schierato nei mesi scorsi in Bielorussia armi nucleari tattiche a scopo deterrente per scoraggiare tentativi di destabilizzazione della nazione alleata da parte dell’Ucraina e di nazioni aderenti alla NATO.

Il 18 agosto, in occasione della visita in Bielorussia del ministro della Difesa cinese Li Shangfu è stata annunciata l’attuazione di importanti accordi a livello di capi di Stato e l’ulteriore rafforzamento della cooperazione militare bilaterale”.

Citato dall’agenzia russa TASS, Lukashenko ha assicurato che la cooperazione tra Bielorussia e Cina “non sarà in alcun modo rivolta contro paesi terzi: non ne abbiamo bisogno, dobbiamo proteggere i nostri paesi e i nostri popoli”. Nessuna delle due parti ha fornito dettagli su cosa comporterà tale cooperazione militare, ma i due paesi hanno concordato di tenere esercitazioni congiunte il prossimo anno.

La Bielorussia ha chiesto l’adesione alla Shanghai Cooperation Organization, organizzazione di sicurezza asiatica di cui sarebbe l’unico partner il cui territorio si estende solo sul continente europeo.

Foto: Wagner, Ministero Difesa e Presidenza della Bielorussia

 

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