Il ministro Reznikov rimosso dalla Difesa ucraina

 

Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha annunciato il 4 settembre la rimozione del ministro della Difesa Oleksiy Reznikov, da tempo per sua stessa ammissione prossimo a lasciare l’incarico sotto il peso dei numerosi scandali legati a corruzione e malaffare che hanno colpito il suo ministero portando a dimissioni e rimozioni di un vice ministro, numero si funzionari e tutti i direttori regionali che curavano gli arruolamenti.

La decisione, era trapelata sulla stampa ucraina da alcuni giorni ed è stata giustificata da Zelensky con l’esigenza di attuare “nuovi approcci” al conflitto contro la Russia in atto da 550 giorni. “Credo che il ministero abbia bisogno di nuovi approcci e di altri formati di interazione sia con le forze armate che con la società nel suo insieme” ha detto il presidente.

Zelensky ha confermato l’intenzione di assegnare la guida del ministero della Difesa all’imprenditore e investitore Rustem Umerov, già vicecapo della delegazione permanente presso l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa e direttore del Fondo per le proprietà statali.

“La Verkhovna Rada conosce questa persona molto bene. Il signor Umerov non ha bisogno di ulteriori presentazioni. Mi aspetto che il parlamento sostenga questo candidato”, ha detto Zelensky. Il parlamento ha infatti ratificato oggi la rimozione di Reznikov. “Ho presentato la mia lettera di dimissioni a Ruslan Stefanchuk, presidente del parlamento ucraino. È stato un onore servire il popolo ucraino e lavorare per le forze armate negli ultimi 22 mesi, il periodo più difficile della storia moderna dell’Ucraina” ha scritto su X (Twitter) Reznikov.

Reznikov era a capo del Ministero della Difesa ucraino dal 4 novembre 2021, meno di quattro mesi prima dell’inizio dell’invasione russa, scatenata alla fine di febbraio 2022. In precedenza, è stato vice primo ministro e ministro per la reintegrazione dei territori temporaneamente occupati tra marzo 2020 e novembre 2021.

Sia Reznikov che Umerov sono considerati due fedelissimi di Zelensky. Il 28 agosto Reznikov aveva dichiarato di aver discusso con il Presidente la possibilità di trasferirsi in un altro incarico, probabilmente quello di ambasciatore in Gran Bretagna, nazione dove Reznikov ha rapporti molti stretti con esponenti del governo e della Difesa.

Reznikov è originario di Leopoli (Lvov), prestò servizio come paracadutista nell’esercito sovietico prima di laurearsi in giurisprudenza. Nel 2004 ha rappresentato legalmente il candidato presidente Viktor Yushchenko nella causa per ribaltare le elezioni falsificate, assicurandosi un nuovo voto vinto da Yuschenko. In seguito è stato vicesindaco di Kiev, e nel 2019 membro della delegazione Ucraina al Gruppo di contatto trilaterale, negoziando con la Russia e gli osservatori dell’OSCE per porre fine alla guerra nel Donbass.

Nel 2020 viene nominato dal Zelenskyj prima vice primo ministro responsabile della reintegrazione dei territori temporaneamente occupati dai secessionisti, poi, nel novembre 2021, ministro della Difesa nel 2021.

Rustan Umerov è un tataro di Crimea nato nel 1982 a Samarcanda, nell’Uzbekistan all’epoca sovietico dove Stali aveva fatto deportare molti tatari (musulmani e turcofoni) di Crimea che nella Seconda guerra mondiale si erano uniti ai nazisti. Partecipò quando era liceale al programma del dipartimento di Stato americano Future Leaders Exchange e frequentò per un anno una scuola negli Stati Uniti, ospite di una famiglia. Laureato in Economia, con un master in mangement, Umerov ha fondato una società di telecomunicazioni (Astem) nel 2013. Dal 2019 è deputato del parlamento ucraino per il partito liberale ed europeista Holos. E’ stato co-presidente della Piattaforma Crimea, che coordinava gli sforzi diplomatici contro l’annessione russa della penisola nel 2014, e per molto tempo consigliere del leader storico dei tatari di Crimea, Mustafa Dzhemilev.

Dal settembre 2022, Umerov guida il Fondo per il demanio che controlla la privatizzazione dei beni pubblici, un ente al centro di scandali di corruzione prima della sua gestione. Attivo per la tutela dei tatari fuggiti dalla Crimea occupata dai russi, Umerov è un negoziatore. Nel 2017 trattò la liberazione di due tatari detenuti in Russia, nel marzo 2022 ha partecipato ai falliti negoziati di pace con Mosca subito dopo l’invasione russa e successivamente ha fatto parte della delegazione di Kiev per il l’accordo sui corridoi del grano nel mar Nero, sotto l’egida di Turchia e Onu.

Fredda la reazione di Mosca all’avvicendamento ai vertici della Difesa ucraina. “Non commentiamo, è un affare interno ucraino” ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Non possiamo commentare in alcun modo…. Non pensiamo che ora eventuali nomine possano in qualche modo influenzare l’essenza del regime di Kiev nel suo insieme” ha detto Peskov.

Foto: Ministero della Difesa ucraino

 

 

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