Nel 2026 i primi aerei da combattimento Sukhoi Su-75 Checkmate
Sono cominciati in Russia i preparativi per la produzione dei primi modelli di caccia leggeri di quinta generazione Sukhoi Su-75 Checkmate; lo ha reso noto il 13 novembre il servizio stampa di Rostec in occasione dell’apertura del Dubai Air Show 2023, negli Emirati Arabi Uniti dove il velivolo venne per la prima volta presentato in pubblico all’estero, esattamente due anni fa, al salone aeronautico emiratino.
Secondo il Ministro dell’Industria e del Commercio Denis Manturov, i primi esemplari del Checkmate saranno realizzati nel 2026 anche se alcune fonti russe in realtà hanno citato espressamente entro la fine del 2025.
«Sulla base del lavoro svolto sono state apportate modifiche al progetto che hanno anche adeguato e definito i tempi del primo volo. Oggi, la documentazione di progettazione è stata trasferita allo stabilimento di produzione e sono iniziati i preparativi per la produzione dei primi prototipi» – ha riferito il ministro.
« Dopo la presentazione del Checkmate – ha proseguito Rostec – è stato organizzato un incontro con i potenziali clienti, sono stati adeguati il costo del progetto e le soluzioni tecniche individuali. Ciò ha aumentato significativamente la competitività e l’attrattiva commerciale dell’aereo monomotore russo e ha anche ridotto sensibilmente i rischi tecnici durante la sua creazione.»
Il Su-75 Checkmate è il primo aereo da combattimento monomotore di quinta generazione russo sviluppato da Sukhoi (parte della United Aircraft Corporation di Rostec).L’aereo è stato presentato nel luglio 2021 in occasione del salone aerospaziale russo MAKS-2021 e quattro mesi dopo la prima presentazione straniera ebbe luogo proprio al Dubai Airshow.
Le caratteristiche principali della macchina sono un design stealth e il basso costo per ora di volo, è dotato di un’architettura aperta per poter rispondere ad ogni richiesta del cliente ed elevate prestazioni in termini di rapporto costo-efficacia. Il peso del carico utile supera le sette tonnellate: il velivolo viene presentato come capace di ingaggiare contemporaneamente fino a sei bersagli volando ad una velocità massima di Mach 1,8 e con un raggio d’azione di 3.000 chilometri.
Del Checkmate sono stati depositati i brevetti industriali per le versioni drone e biposto da addestrasmento aumentando così la poliedricità di sviluppo sulla base di una sola piattaforma.
Il velivolo è rivolto ad acquirenti stranieri ed è stato sviluppato dal Sukhoi Design Bureau ma a tal proposito l’ex pilota e blogger russo Fighter Bomber ha fornito un’opinione interessante. «Ad oggi non sembra pervenire un interesse delle Forze Aerospaziali russe (VKS), ma non è improbabile che qualcosa possa cambiare dopo eventuali test comparativi e confronti con gli aerei attualmente in servizio. Il Checkmate viene presentato con un costo minore e un più breve ciclo produttivo rispetto agli altri aerei da combattimento russi esistenti”.
Foto: Sukhoi/UAC
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.