Concluse in Bulgaria le esercitazioni Strike Back e Eastern Stronghold

 

Si sono concluse in Bulgaria le esercitazioni Strike Back e Eastern Stronghold, attività condotte il 18 e 19 dicembre nell’ambito dell’iniziativa NATO enhanced Vigilance Activity (eVA), dal Forward Land Force Battle Group (FLF BG) Bulgaria, unità multinazionale della NATO a guida italiana.

Scopo delle esercitazioni era incrementare ulteriormente il livello di interoperabilità e di prontezza operativa raggiunto dal FLF BG. La missione NATO condotta dal contingente nazionale è una misura di natura difensiva, proporzionata e pienamente in linea con l’impegno internazionale dell’Alleanza Atlantica che intende rafforzare i principi di deterrenza e difesa, nei confronti di potenziali minacce e difesa degli spazi euro-atlantici.

In linea con la missione assegnata al Battle Group, le esercitazioni “Strike Back” e “Eastern Stronghold” sono state pianificate e condotte mediante l’esecuzione di attività tattiche offensive e difensive, simulando scenari di guerra classica con azioni di logoramento e successiva neutralizzazione di unità nemiche.

In particolare, l’esercitazione “Strike Back”, condotta lo scorso 18 dicembre, è stata pianificata per la neutralizzazione di unità nemiche all’interno di un centro abitato. L’attività ha visto impiegati: droni per il controllo dello spazio aereo e la ricerca delle unità nemiche; assetti di fanteria media, con il compito di accerchiare e isolare l’abitato; unità di fanteria leggera per la neutralizzazione delle forze avversarie. L’esercitazione ha assunto aspetti reali grazie all’impiego di simulatori di tipo Multiple integrated laser engagement system (Miles), che hanno permesso di condurre un addestramento “force on force”, ovvero con unità avversarie realmente schierate sul terreno.

Per la condotta dell’esercitazione sono state altresì impiegate anche unità del Genio che, tramite la detonazione di cariche esplosive, hanno simulato la distruzione di un ponte e l’apertura di varchi all’interno dell’abitato, utilizzando la tecnica del “door breaching”. Al contempo unità di artiglieria e di fanteria sono state impiegate per il logoramento e la successiva neutralizzazione di unità avversarie, queste ultime simulate da obiettivi schierati sul terreno.

L’esercitazione “Eastern Stronghold”, condotta il 19 dicembre, ha visto le unità del Battle Group schierate sul terreno per la condotta di attività tattiche difensive mediante l’impiego di un approccio manovriero legato all’esecuzione di attività mirate a fronteggiare unità avversarie durante un conflitto simmetrico. Per l’esercitazione sono stati impiegati circa 400 militari e 40 veicoli e piattaforme da combattimento.

Fonte: Stato Maggiore Difesa

 

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