Il governo tedesco ha autorizzato quest’anno esportazioni di armi per un valore di almeno 11,71 miliardi di Euro, un nuovo record rispetto ai 9,35 miliardi del 2021 con una crescita del 40 per cento rispetto all’export registrato nel 2022, pari a 8,362 miliardi.

Al valore dei sistemi d’arma (6,15 miliardi) si aggiunge quello di altri equipaggiamenti militare (5,57 miliardi). Il boom dell’export è facilmente spiegabile con le massicce forniture militari all’Ucraina di cui la Germania è il secondo donatore dopo gli Stati Uniti.

Oltre un terzo delle esportazioni della Difesa tedesche sono state verso l’Ucraina per un valore di 4,150 miliardi che sono stati finanziati direttamente dal governo tedesco, dalla UE o da altri governi NATO/UE. Nel 2022 l’Ucraina era stata destinataria del 25% dell’export militare tedesco.

Seguono la Norvegia (1.200 milioni di euro), l’Ungheria (1.030 milioni), il Regno Unito (654,9 milioni di euro), gli Stati Uniti (545,4 milioni di euro) e la Polonia (327,9 milioni di euro).

Al settimo posto c’è Israele, per il quale la Germania ha approvato l’esportazione di armi per 323,2 milioni di euro, 10 volte di più rispetto allo scorso anno, la maggior parte di queste forniture corrispondono al periodo successivo all’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre.

Nel complesso il 90 per cento dell’export tedesco è stato fornito a nazioni appartenenti a UE, NATO, Ucraina o altri “alleati” (Australia, Giappone, Corea del Sud). Ad altre nazioni quali Israele, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita la Germania ha fornito prodotti della Difesa per 1,180 miliardi.

Il ministero dell’Economia, rispondendo a un’interrogazione parlamentare, ha reso noto che “a metà dicembre, il governo federale ha approvato le esportazioni di armi per un importo di almeno 11,71 miliardi di euro, stabilendo un nuovo record. Il precedente indicatore massimo di 9,35 miliardi di euro, registrato nel 2021, è stato superato del 25%. Rispetto al Come risultato del 2022, l’aumento è del 40%”.

Foto: Governo Tedesco