I bombardieri russi Tupolev Tu-160M2 presto in servizio
Parlando ai giornalisti russi, il comandante delle Forze aeree strategiche russe, generale Sergey Kobylash, ha annunciato che un nuovo aereo da combattimento si unirà alla flotta nel 2024: – «Abbiamo un grande piano per modernizzare e ottenere nuove attrezzature aeronautiche. Si tratterà di velivoli completamente nuovi, basati su nuovi principi, con nuove qualità aerodinamiche e di combattimento.»
Sebbene i facili sensazionalismi dovuti alle dichiarazioni di Kobylash possano far pensare per un istante che il velivolo in questione sia il futuro bombardiere russo il cui programma è noto con la sigla PAK-DA , (nella foto sotto), l’ipotesi più probabile è piuttosto che si tratti dell’entrata in servizio del primo bombardiere strategico Tupolev Tu-160M2, la versione aggiornata e realizzata ex-novo del bombardiere supersonico noto col codice NATO di “Blackjack”.
Negli ultimi dieci anni le Forze strategiche russe sono state sottoposte a un importante sforzo di modernizzazione che ha consentito loro di disporre di un tasso di equipaggiamento moderno superiore all’85%, rispetto al 50% di dieci anni prima. Tuttavia, questi sforzi sono stati molto diseguali a seconda dei componenti della triade nucleare del paese.
Tralasciando le componenti missilistiche strategiche terrestre e subacquea, le Forze aeree strategiche russe impiegano oggi una quindicina di bombardieri supersonici Tu-160 “Blackjack” entrati in servizio negli anni ’80 e poco meno di 60 esemplari di Tu-22M3 “Backfire” oltre a 47 Tu-95MS “Bear” risalenti agli anni ’50 pur se più volte ammodernati.
Se lo sforzo di ammodernamento delle forze strategiche sottomarine e terrestri è iniziato alla fine degli anni 2000, quello dei bombardieri ha preso il via effettivamente solo dopo il 2014, con il lancio del programma Tu-160M2 e l’annuncio del futuro bombardiere stealth PAK-DA.
Del nuovo Tu-160M2 Analisi Difesa scrive dal 2015: la sua realizzazione consente anche lo studio delle nuove suite elettroniche e d’armamenti realizzate dalla KRET Corporation creando così un approccio totalmente nuovo da adottare successivamente nel quadro del progetto del futuro PAK-DA. Il programma Tu-160M2 permette inoltre di accrescere il potenziale della flotta di bombardieri introducendo velivoli tecnicamente nuovi sebbene basati sul layout del Tu-160 che ha effettuato il primo volo il 18 dicembre 1981.
D’altra parte già nel maggio 2020, quando ancora il conflitto in Ucraina era di là da venire, il viceministro della Difesa russo Alexei Krivoruchko aveva dichiarato che le Forze Aerospaziali russe (VKS) avrebbero ricevuto 10 nuovi bombardieri strategici Tu-160M2 entro il 2027, specificando nel dettaglio che le consegne alle unità di volo sarebbero dovute cominciare nel 2023.
Ad oggi, qualora si avverasse la consegna del primo Tu-160M2 nell’anno in corso, il ritardo tecnico di un solo anno sarebbe tutto sommato trascurabile considerando la pressioni note sull’intero comparto industriale della Difesa, anzi, nonostante tutto in anticipo se citiamo i tempi di marcia comunicati nel 2017 dai vertici militari e industriali russi che ipotizzavano addirittura il primo volo nel 2026 e l’inizio della produzione entro il 2028-2029.
Il 25 gennaio 2018, il Ministero della Difesa ha firmato a Kazan con PJSC Tupolev un contratto del valore di 160 miliardi di rubli per la costruzione fino al 2027 di dieci nuovi bombardieri Tu-160M (o Tu-160M2).
Il 2 febbraio 2020 dall’aeroporto della Kazan Aircraft Plant ha avuto luogo il primo volo del bombardiere Tu-160M(1) modernizzato creato sulla base di una cellula già esistente di Tu-160. Questo velivolo dovrebbe in realtà costituire un passaggio graduale dal Tu-160M al Tu-160M2 realizzato ex novo (e dunque non con cellule provenienti da scorte esistenti o da esemplari abbandonati nei depositi).
La M1 sembra a tutti gli effetti costituire una versione intermedia che potrebbe fungere anche da banco di prova operativa dei nuovi sistemi e apparati destinati al futuro M2.
La prima cellula di Tu-160M2 ha poi effettuato ha effettuato il suo primo volo il 12 gennaio 2022 ed oggi è utilizzato per i test, mentre nello scorso giugno è stata mostrata al primo ministro russo Mikhail Mishustin in visita allo stabilimento aeronautico KAPO di Kazan intitolato a “S.P. Gorbunov” (filiale della PJSC Tupolev), la produzione del nuovo Tu-160M2, una variante radicalmente aggiornata del Tu-160 entrato in servizio nel 1987.
Pur conservando la cellula del Tu-160 (anche se in realtà sono previste variazioni parziali sulla struttura esterna), il nuovo “Blackjack” include numerose modifiche radicali che riguardano la motorizzazione (con i motori NK-32-02) e il relativo sistema di controllo e gestione del carburante, di navigazione e comunicazione, il radar, le contromisure elettroniche e una nuova serie di missili da crociera.
Stante le voce che indicherebbero il progetto noto come PAK-DA come velivolo subsonico, il Tu-160M2 potrebbe essere a tutti gli effetti l’ultimo bombardiere strategico supersonico di progettazione russa.
A supporto delle dichiarazioni di Kobylash, il Ministero della Difesa russo ha osservato che i compiti principali dell’aviazione a lungo raggio per il 2024 rimangono il mantenimento di un elevato livello di prontezza e addestramento al combattimento, la funzionalità delle attrezzature e delle armi aeronautiche, nonché lo sviluppo di attrezzature nuove e ammodernate.
Foto Tupolev
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.