Primo successo di export per il missile anticarro Vikhr-1 di Kalashnikov Concern (AGGIORNATO)

 

Nel 2023 il gruppo russo Concern Kalashnikov ha stipulato un contratto di esportazione per la fornitura di missili anticarro (ATGM) Vikhr-1 “a uno stato amico”, come ha riferito l’ufficio stampa della società.

«Nel 2023, JSC Concern Kalashnikov ha completato con successo le consegne di prodotti Vikhr-1 e SAM Strela, assemblaggi e blocchi di proiettili di artiglieria guidata e ha svolto lavori sullo sviluppo di nuove attrezzature ad alta precisione. Il volume di produzione nel settore delle attrezzature speciali è aumentato del 45%. È stato concluso inoltre un grosso contratto di esportazione per la fornitura di missili guidati Vikhr-1 a uno stato amico» – si legge nella nota.

Kalashnikov Concern ha ricordato che l’anno scorso è stata aperta una nuova produzione: la Special Machinery Division che produce, in particolare, droni, sistemi per la distruzione ad alta precisione di bersagli terrestri e relativi sistemi di lancio a terra, attrezzature di controllo e verifica dei sistemi e dispositivi per la manutenzione e la riparazione di macchinari specializzati.

«La divisione – ha reso noto inoltre la società – ha completato un contratto statale per la fornitura di munizioni guidate e veicoli di lancio a terra per il complesso 9K135 (UAV kamikaze KUB). A tal proposito è stata sviluppata una versione aggiornata del KUB. Il perfezionamento, l’esame e l’avvio della produzione per il modello aggiornato sono stati fatti in un breve periodo di tempo. La spedizione inaugurale di munizioni guidate ad alta potenza è stata effettuata nel dicembre 2023 soddisfacendo le specifiche previste nell’ordine statale. Allo stesso tempo, il dipartimento sta facendo passi da gigante nello sviluppo di nuovi sistemi KUB e delle loro parti.»

Ricordiamo a tal proposito che nell’agosto dello scorso anno l’azienda russa aveva annunciano lo sviluppo di una versione del Vikhr-1 per l’impiego a bordo di sistemi a pilotaggio remoto/UAS.

I missili guidati ATGM 9A1472 Vikhr-1 (vortice in italiano) – codice NATO AT-16 “Scallion” – sono progettati per distruggere veicoli corazzati e fortificazioni nemiche nonché velivoli a bassa velocità a una distanza massima di 10 km; la velocità del missile raggiunge i 600 m/sec.

I Vikhr sono generalmente utilizzati dagli elicotteri da ricognizione e d’attacco Ka-52 “Alligator” e considerando che ad oggi l’unico paese straniero effettivamente in possesso di questi elicotteri è l’Egitto (escludendo l’interesse mostrato dalla Cina nei confronti della variante da impiego navale Ka-25K Katran), sembrano esserci pochi dubbi sulla nazione acquirente.

Critica in tal senso l’opinione di alcuni blogger militari, come quella espressa sul canale Telegram Voevoda Broadcasting secondo cui – «Consegnare i Vikhr da qualche parte oggi è, ovviamente, una decisione a dir poco controversa. Specialmente in un momento in cui il nostro Paese ne ha bisogno come l’aria» nel conflitto in Ucraina.

Certamente al di là delle esigenze delle Forze Armate russe che stanno chiaramente pressando sulla produzione industriale militare, è innegabile che le aziende del settore, seppur a partecipazione statale, non si possono permettere il lusso di non soddisfare commesse estere in un periodo in cui le sanzioni occidentali puntano proprio a sottrarre a Mosca quote di export della Difesa.

Foto: Rosoboronexport e Kalashnikov Concern

 

PS: A fine gennaio sono apparse le prime immagini dei Kamov Ka-52 delle Forze Armate egiziane dotato di missili guidati Ataka e Vikhr-1.

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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