Inizia l’aggiornamento dei Sukhoi Su-30MKI indiani
Dopo alterne vicende l’India ha avviato il programma di modernizzazione dei caccia multiruolo Sukhoi Su-30MKI della locale Aeronautica Militare (IAF) del valore di 7,5 miliardi di dollari ma con un ampio coinvolgimento del settore privato; lo ha riferito l’agenzia TASS citando il The Economic Times.
La pubblicazione riporta che la modernizzazione viene effettuata dalla società indiana Hindustan Aeronautics Limited (HAL) con l’assistenza dell’Organizzazione per la ricerca e lo sviluppo della difesa (DRDO).
Il programma, approvato nel 2023 dal Ministero della Difesa, viene attuato in due fasi: inizialmente, circa 90 caccia Sukhoi saranno dotati di nuova avionica e radar più potenti; successivamente l’attenzione sarà rivolta ai sistemi di controllo del volo.
È stato chiarito inoltre che nella prima fase l’aereo sarà dotato di un nuovo sistema di guerra elettronica (EW), di sistemi di produzione nazionale di ricerca e tracciamento a IR che amplieranno significativamente le capacità di colpire obiettivi aria-aria e aria-superficie.
Il Presidente e amministratore delegato di HAL C.B. Ananthakrishnan ha confermato che il progetto vedrà un coinvolgimento significativo da parte del settore privato, con HAL in qualità di principale integratore per l’aggiornamento.
Questo progetto riflette l’impegno dell’India verso l’autosufficienza nella produzione della difesa, poiché i sistemi locali sostituiranno diversi componenti di origine russa. Gli aggiornamenti chiave includono l’installazione di un nuovo sistema radar interno, che migliora le capacità di rilevamento e coinvolgimento dei bersagli. Inoltre, l’aereo sarà dotato di un nuovo sistema di guerra elettronica per contrastare le minacce in arrivo e interrompere le comunicazioni nemiche.
Con oltre 600 velivoli di tipo Su-27/30 prodotti a livello mondiale, paesi come Vietnam, Malesia, Indonesia e Algeria rappresentano un possibile mercato di esportazione significativo per questi aggiornamenti.
Ricordiamo che l’ordine iniziale dell’India di 272 jet Su-30MKI dalla Russia costituisce la spina dorsale della flotta di caccia dell’IAF, con un ordine aggiuntivo per 12 velivoli autorizzato lo scorso anno.
In realtà la flotta Su-30MKI è stata sottoposta a continui aggiornamenti per oltre un decennio, integrando nuove armi e sensori. Le aggiunte autoctone agli armamenti del Su-30MKI includono ad esempio i missili BrahMos e Astra, con un’ulteriore integrazione prevista che coinvolge missili anti-radiazioni di nuova generazione (NGARM).
Dal canto suo la Russia continua a esortare Nuova Delhi a prendere in considerazione il motore AL-41F-1S per la flotta di Sukhoi-30MKI. Il motore AL-41F-1S vanta infatti una spinta di 142,2 kN, un notevole miglioramento rispetto agli attuali motori AL-31FP con 122,6 kN di spinta.
Foto: IAF
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.