Si riapre la gara per l’aereo da trasporto peruviano

 

Il Ministero degli Interni peruviano ha deciso di riprendere la valutazione delle proposte per l’acquisizione di un aereo da trasporto per la Direzione dell’Aviazione della Polizia (DIRAVPOL) dopo l’impasse sull’acquisto dell’Antonov An-178 ucraino.

Come riportato dal portale Infodefensa, secondo il “Piano Strategico della Polizia Nazionale del Perù fino al 2030”, DIRAVPOL dovrà operare con almeno due aerei pesanti per il trasporto di passeggeri e merci, oltre a due aerei multiruolo di capacità minore. Ricordiamo la storia del programma: come trattato da Analisi Difesa nel settembre del 2019, il Ministero degli affari interni del Perù decise di acquistare l’aereo da trasporto ucraino per sostituire i vecchi Antonov An-32B “Cline”.

Nella gara peruviana l’An-178 aveva superato i rivali Leonardo C-27J Spartan (già ordinati dalle forze aeree di Lima in quattro esemplari nel 2013) e l’Airbus C-295M; tale decisione aveva stupito gli analisti militari poiché la valutazione venne fatta semplicemente considerando i soli dati tecnici del velivolo senza alcuna prova “reale”, ma soprattutto ignorando il fatto che il C-27J era già in servizio presso l’Aeronautica Militare peruviana, tralasciando dunque il fatto che per motivi economici, logistici e d’addestramento l’opzione italiana sarebbe stata molto probabilmente la più idonea.

L’Antonov An-178 fu tuttavia acquistato dall’azienda statale Ukroboronprom, rappresentata dalla società Spetstechnoexport, il 23 ottobre 2019 per circa 64 milioni di dollari imponendosi sul C-27J offerto allo stesso importo e sull’Airbus C295M classificatosi ultimo e ad un prezzo d’acquisto di 55 milioni di dollari.

Poiché tuttavia il velivolo non fu consegnato entro i termini previsti, il Ministero degli Interni peruviano decise alla fine del 2021 di avviare la procedura per la risoluzione del contratto e della riscossione della penale, senza contare lo scambio di numerose accuse tra le varie parti che tuttavia non portò alla realizzazione degli accordi.

Secondo il portale russo TsAMTO nessuno degli analisti militari ha creduto fin dall’inizio nell’adempimento del contratto sostenendo che la parte ucraina ha deliberatamente informato male il Ministero degli affari interni peruviano sulla sua capacità di sostituire le componenti russe nell’An-178 con analoghi propri o stranieri (tesi costantemente smentita dal bureau ucraino).

Ora il Ministero degli Interni peruviano ha deciso di rilanciare il progetto per l’acquisto di un nuovo aereo. Tuttavia il processo è in fase di stallo perché ha sollevato interrogazioni da parte del Controllore Generale della Repubblica poiché il governo non ha ancora classificato l’acquisto dell’aereo come di interesse nazionale con il relativo decreto.

Per evitare il ripetersi della situazione precedente, il ministero ha deciso così di riformare il comitato di valutazione che sarà responsabile dell’analisi comparativa delle proposte nell’ambito del progetto di investimento pubblico denominato “Acquisto di un aereo aggiuntivo per la Polizia Nazionale del Perù”.

L’An-178 è un aereo da trasporto militare a corto/medio raggio progettato dalla società ucraina Antonov realizzato sulla base del regional An-158 (An-148-200), ma dotato di una rampa di carico posteriore. I due modelli hanno infatti in comune molti componenti compresa l’ala, la sezione anteriore di fusoliera con la cabina e il carrello anteriore. In grado di operare anche da piste semi preparate, l’An-178 può trasportare carichi fino a 18 tonnellate con una velocità massima di 800 km/h.

Nella versione militare, secondo i dati forniti recentemente dal costruttore, l’An-178 coi suoi 167 metri cubi di vano di carico è in grado di trasportare in alternativa fino a 90 soldati o 84 paracadutisti mentre nella versione MedEvac può ospitare fino a 40 barelle e 38 posti a sedere, o ancora 8 moduli di medicazione più 12 medici a bordo.

Destinato a sostituire i vecchi An-12/26/32, l’An-178 era un progetto realizzato in principio con l’obiettivo di equipaggiare le Forze Aeree russe, tuttavia nel contesto della crisi tra Mosca e Kiev l’azienda ucraina ha dovuto cercare altri partner commerciali e procedere alla sostituzione di tutte le componenti di produzione russa.

Nonostante poi gli ordini in patria (in realtà “lettere d’intenti” stipulate dalla Guardia Nazionale e dal Ministero della Difesa di Kiev) non sembrano esistere tuttavia più di due cellule di An-178, di cui una impiegata per i test statici a terra.

Foto Antonov

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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