Un nuovo stabilimento Rheinmetall per l’autonomia della Germania nella produzione di munizioni
Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz e il Primo Ministro danese Mette Frederiksen hanno inaugurato il 12 febbraio insieme al ministro della difesa tedesco Boris Pistorius un nuovo stabilimento Rheinmetall per la produzione di munizioni a Unterlüß, nei pressi di Lüneburg, in Bassa Sassonia (nord della Germania) per rafforzare la preparazione delle forze militari tedesche e alleate. Il nuovo stabilimento produrrà 500 posti di lavoro, avrà la capacità di produzione annua di 200.000 proiettili di artiglieria, 1.900 tonnellate di esplosivo RDX, motori a razzo e testate.
L’amministratore delegato di Rheinmetall AG, Armin Papperger, ha ufficialmente inaugurato la Werk Niedersachsen affermando che “per garantire la sovranità strategica della Germania nel settore delle munizioni di grosso calibro, stiamo creando un impianto di produzione nazionale che stabilirà nuovi standard e soddisferà principalmente le esigenze della Bundeswehr tedesca” sottolineando poi che “con Werk Niedersachsen, stiamo creando un altro centro europeo per la produzione di munizioni per artiglieria e altri effettori nella nostra storica sede di Unterlüß. L’iniziativa riflette il nostro senso di responsabilità e la nostra determinazione a contribuire materialmente alla capacità del nostro Paese e dei nostri partner della NATO di difendersi”.
Il nuovo stabilimento ha un costo di 300 milioni di euro totalmente finanziati da Rheinmetal e renderà la Germania autonoma dalle licenze internazionali producendo in casa il “proiettile completo e finito”
Come si legge nel comunicato dell’azienda tedesca, “nella costruzione di questo stabilimento, Rheinmetall sta perseguendo un concetto modulare e scalabile per garantire una fornitura sicura di munizioni, con il potenziale di ulteriore crescita. La priorità assoluta per il nuovo stabilimento è l’avvio della produzione il più presto possibile. Dopo un periodo di costruzione di circa dodici mesi – a partire dalla data del contratto – la capacità sarà di 50.000 proiettili all’anno.
La quota iniziale di valore aggiunto della Germania sarà pari al 50%, per poi aumentare gradualmente nel secondo anno di produzione fino all’80% e nel terzo al 100%. A questo punto, la Germania avrà una fornitura completamente autarchica di munizioni per artiglieria, con valore aggiunto generato interamente in patria. In termini di volume, la capacità annua raggiungerà i 100.000 proiettili nel secondo anno di produzione, per poi salire a 200.000 all’anno.
Le forniture di munizioni all’Ucraina che deve far fronte a enormi consumi, hanno svuotato i depositi della Bundeswehr (lo si legge nel comunicato Rheinmetall) e ricostituire le scorte costerà circa 40 miliardi di euro.
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