Baglietto Navy e Siman Yachts costruiranno le unità TIRMA per l’Accademia Navale

 

La divisione militare Baglietto Navy dell’omonimo gruppo, insieme a Siman Yachts (Siman srl), società specializzata nella costruzione di scafi in acciaio, hanno annunciato il 14 marzo di essersi aggiudicate la procedura ristretta in ambito comunitario per la progettazione, costruzione e consegna di quattro unità navali idonee a svolgere attività addestrative di “TIRocinio di MAnovra” (Unità TIRMA) a favore del personale in formazione presso l’Accademia Navale. L’avvio della costruzione della prima delle unità TIRMA, secondo quanto comunicato dalle società aggiudicatrici, avverrà dopo la fase di progettazione appena iniziata, che sarà portata avanti da Siman e Baglietto insieme alla stessa Marina Militare.

Secondo quanto risulta ad AD, l’associazione temporanea di imprese (ATI) fra le due società ha siglato il contratto con la Direzione Nazionale Armamenti (NAVARM) lo scorso fine dicembre per la somma complessiva di quasi 72 milioni di euro. In aggiunta alla fornitura delle quattro unità navali in acciaio da 33 metri secondo quanto riportato dai documenti di gara, il contratto comprende anche attività di supporto logistico integrato (nonché in esercizio temporary support) della durata di tre anni per ciascuna unità, prestazioni e forniture a richiesta, nonché la realizzazione di opere/attività infrastrutturali di supporto per le nuove unità ausiliari nel porto di Livorno, in particolare presso il Molo Mediceo. Secondo il bando di gara, quest’ultima voce e quella di “prestazioni e forniture a richiesta”, ammonterebbero a poco più di due milioni di euro.

Le nuove unità sono destinate a svolgere l’attività addestrativa di “Tirocinio di Manovra” a favore del personale in formazione presso l’Accademia Navale, con particolare riferimento agli aspetti marinareschi e di condotta della navigazione, andando a colmare un gap capacitivo in tal settore, in essere da molto tempo. Le ultime tre unità ausiliarie classe Aragosta (Astice, Murena e Porpora), ex dragamine amagnetici litoranei modificati per l’impiego prevalente a supporto dell’addestramento degli allevi ed ufficiali frequentatori dell’Accademia Navale, sono state ritirate dal servizio nel dicembre 2019.

Le società aggiudicatrici non hanno divulgato informazioni in ordine alle caratteristiche di tali unità da 33 metri in acciaio, ma dai documenti di gara, dovrebbero avere una larghezza massima ed altezza di costruzione rispettivamente pari a 8,4 e 3,8 metri, un pescaggio massimo minore di 2,7 metri ed un dislocamento a pieno carico di circa 170 tonnellate.

Destinate alla familiarizzazione con l’ambiente nave, acquisizione di competenze da livello basico ad avanzato, nelle manovre cinematiche e di ormeggio delle unità navali nonché in materia di sicurezza, queste unità saranno impiegate secondo quanto riportato nei documenti nel tender, anche per svolgere l’attività pratica prevista dall’iter per il conseguimento dell’abilitazione di Guardi in Plancia di livello basico, al fine di acquisire le conoscenze e le competenze per la condotta della navigazione in sicurezza secondo criteri definiti dalla Convenzione Internazionale “Standards of Training, Certification and Watchkeeping for Seafarers (STCW) ove applicabile per l’ambito militare.

Caratterizzate da spazi di lavoro ed abitativi funzionali a ricreare ambienti simili a quelli delle unità in linea, secondo quanto dichiarato dalle società aggiudicatrici, le unità TIRMA disporranno di elevati standard abitativi con soluzioni alloggiative, logistiche ed operative che provvederanno al fabbisogno di un equipaggio di 24 unità suddivise fra quattro di equipaggio fisso ed un massimo di 20 unità di personale dei team in addestramento.

Le nuove unità dovranno disporre, secondo i documenti di gara, di una stabilità per consentire il regolare svolgimento delle operazioni con mare fino a “Sea State 3” e di mezzi di governo adeguatamente dimensionati per assicurare l’effettuazione di manovre in acquee ristrette e bassi fondali (3/4 metri) alle basse andature e senza l’assistenza da parte di rimorchiatori.

Dotate di apparati ed impianti principalmente di derivazione commerciale, secondo il disciplinare di gara, le nuove unità saranno dotate di un sistema propulsivo incentrato su due motori diesel collegati ad altrettante linee assi con eliche a pale orientabili in grado di sviluppare una velocità massima di 15 nodi, secondo le ditte aggiudicatrici. L’autonomia secondo i documenti di gara dovrà essere pari a 1000 miglia nautiche a 11 nodi mentre quella logistica dovrà essere pari ad almeno 4 giornate con il personale imbarcato.

L’immagine divulgata dalle società aggiudicatrici mostra un’unità dal ridotto pescaggio con thruster prodiero e doppia linea assi, con un’ampia zona libera a poppa e sovrastrutture adibite ad aree alloggi e logistiche con una sovrastante plancia operativa con finestratura a 360° ed albero con sistemi per la navigazione, le comunicazioni e la sorveglianza intorno all’unità, nonché la capacità d’imbarco di un tender sopra le sovrastrutture.

Le nuove unità TIRMA, secondo i documenti di gara, dovranno assicurare tutte le manovre marinaresche secondo gli standard MMI e IMO, nonché dare rimorchio in emergenza a tutte le navi di dislocamento similare. Dovranno essere in grado di assicurare idonee funzioni di Comando, Controllo, Comunicazioni, Computer mediante sistemi non classificati per la gestione in tempo reale delle attività nave svolta dal locale plancia e timoneria. Dovranno inoltre assicurare un ciclo di vita operativa non inferiore a 30 anni e dovranno assicurare una disponibilità tecnica non inferiore all’80% ed una disponibilità operativa in missione non inferiore all’85%.

In aggiunta alla fornitura delle quattro unità navali, come evidenziato dal bando di gara, il contratto comprende anche il relativo supporto logistico di tipo Integrated Logistic Suport (ILS) e Temporary Support (TS) per il periodo della durata di tre anni. A questi s’aggiunge anche il riadattamento e l’adeguamento infrastrutturale presso il Molo Mediceo del porto di Livorno.

 

Nato a Genova nel 1966 e laureato in giurisprudenza, è corrispondente per l'Italia e collaboratore delle riviste internazionali nel settore della difesa del gruppo inglese IHS Markit (Jane's Navy International e Jane's International Defence Review) e della casa editrice tedesca Mittler Report Verlag (European Security & Defense e pubblicazioni collegate) nonché delle riviste di settore Armada International, European Defence Review e The Journal of Electronic Defense. In Italia collabora anche con Rivista Marittima, Aeronautica & Difesa e la testata online dedicate al settore marittimo ed economico The MediTelegraph (Secolo XIX).

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