Gli ucraini colpiscono ancora la Flotta del Mar Nero

 

Il 23 marzo le forze ucraine hanno causato danni critici alla nave da sbarco russa Yamal nel porto di Sebastopoli, in Crimea. Lo ha riferito il 25 marzo l’intelligence militare di Kiev (GUR) specificando che “è stato attaccato il 13° impianto di riparazione navale della Flotta del Mar Nero della Federazione Russa a Sebastopoli, dove, tra l’altro, era attraccata la grande nave da sbarco nemica Yamal”. Secondo le stime dell’intelligence militare ucraina, l’attacco ha creato un buco nel ponte.

Il giorno precedente le forze armate ucraine avevano annunciato di aver colpito due grandi navi da sbarco, la Yamal e la Azov (due unità classe Ropucha da 4mila tonnellate in servizio rispettivamente nel 1988 e nel 1990) oltre a un centro di comunicazione e diverse infrastrutture della Flotta del Mar Nero nella base di Sebastopoli, da tempo evacuata dalla gran parte delle navi russe trasferitesi più a est nel porto di Novorossysk.

Dall’inizio delle ostilità, il 24 febbraio 2022, le forze armate ucraine sostengono di aver messo fuori uso (affondato o danneggiato) un terzo della Flotta del Mar Nero.

Le unità classe Ropucha, in grado di imbarcare 10 carri armati e 340 militari o carichi equivalenti, vengono impiegate per sbarcare munizioni ed equipaggiamenti in Crimea per alimentare il fronte di Kherson: una linea di rifornimento che affianca i convogli stradali che dal Donbass raggiungono la Crimea e i convogli stradali e ferroviari che attraversano il ponte di Kerch in attesa che venga completata la nuova linea ferroviaria che costeggia il Mare d’Azov (nella mappa sotto).

La nuova linea ferroviaria collegherà Rostov sul Don con la Crimea e diverrà pienamente operativa entro quest’anno secondo quanto annunciato dalla società delle Ferrovie Russe divenendo presumibilmente bersaglio degli attacchi in profondità ucraini.

Le fonti ucraine non hanno specificato con quali ordigni abbiano colpito le due navi ma probabilmente si tratta di munizioni circuitanti (droni aerei) poiché i droni navali avrebbero danneggiato lo scafo (non il ponte) mentre i missili da crociera avrebbero probabilmente inflitto danni maggiori alle unità navali.

Oggi l’Ucraina ha reso noto di aver colpito la notte scorsa con un missile da crociera Neptune  la nave da sbarco Kostyantyn Olshanskyi (classe Ropucha varata nel 1985) in Crimea, di cui si erano impadroniti i russi dopo l’occupazione della penisola nel 2014. Lo ha affermato Dmytro Pletenchuk, portavoce della Marina ucraina rivelando che la nave è rimasta a lungo inattiva nella baia di Sebastopoli e poi smantellata per cannibalizzarla dal momento che la riparazione delle unità classe Ropucha (nelle foto sopra e sotto) danneggiate è resa particolarmente difficile dalla carenza di pezzi di ricambio. Tuttavia, secondo la fonte militare ucraina, i russi la avrebbero in seguito riportata in condizioni operative spacciandola per un’unità della stessa classe, la Minsk, danneggiata dagli ucraini.

Il 24 marzo i paramilitari russi pro-Ucraina della Legione per la Libertà della Russia e del Corpo dei Volontari russi, hanno reso noto che nell’attacco a Sebastopoli in Crimea “sono stati uccisi 34 militari, di cui 11 ufficiali,40 sono stati feriti e tre aerei danneggiati”. I due gruppi affermano che “nell’aeroporto di Balbek è stato colpito un posto comando e tre aerei da combattimento Sukhoi Su-27 sono stati danneggiati”. La vulnerabilità della Flotta russa del Mar Nero agli attacchi missilistici e con droni aerei e marittimi ha determinato il 19 marzo la rimozione del capo di stato maggiore della Marina, l’’ammiraglio Nikolai Yevmenov, sostituito ad interim dal parigrado Alexander Moiseev.

Lo ha riferito l’agenzia di stampa TASS, precisando che il passaggio di consegne è avvenuto con una cerimonia ufficiale a Kronstadt. Nato a Kaliningrad il 16 aprile del 1962, Moiseev ha frequentato l’Istituto Alexander Popov e l’accademia navale Kuznetsov di San Pietroburgo. Per quasi 30 anni ha servito a bordo di sottomarini nucleari. Nel 2011 è stato insignito del titolo di Eroe della Russia. Sette anni più tardi è stato nominato comandante della Flotta del Mar Nero e successivamente comandante della Flotta del Nord.

Nei giorni scorsi il ministro della Difesa Sergei Shoygu ha ordinato di incrementare la capacità di difesa delle navi della Flotta del Mar Nero dopo averne visitato il comando. Le disposizioni tese ad aumentare le dotazioni di artiglieria leggera a tiro rapido puntano ad aumentare la potenza di fuoco per distruggere i droni aerei e navali.

Immagini: Marina Russa e RvVoenkory

 

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