Naval Group costruirà i nuovi sottomarini per la Marina Olandese

 

Nel corso di una cerimonia tenutasi il 15 marzo presso la base navale di Den Helder, il Segretario di Stato olandese per la Difesa Christophe van der Maat ha annunciato che il Governo olandese ha preso la decisione di affidare la costruzione dei nuovi sottomarini per la Marina Reale al cantiere francese Naval Group, dopo un attento processo di qualificazione e quotazione. L’aggiudicazione del contratto verrà portata a termine soltanto dopo la valutazione della Camera dei Rappresentanti e la firma dell’accordo di cooperazione industriale (ICA). Verrà inoltre firmato un memorandum d’intesa fra il Governo olandese e quello francese. La consegna dei primi due battelli è prevista entro 10 anni dalla firma del contratto.

“Dotati dei più recenti sistemi e tecnologie, i nuovi sottomarini sono un degno successore della classe Walrus,” ha evidenziato il Segretario di Stato olandese alla Difesa nel corso della cerimonia, che lo ha visto protagonista insieme al marinaio ed all’ufficiale più giovane in servizio con la componente subacquea della Marina Olandese, nel rilevare i nomi dei quattro nuovi battelli destinati ad essere realizzati da Naval Group: Orca, Zwaardvis (Pesce Spada), Barracuda e Tijgerhaai (Squalo Tigre).

 “Naval Group è riuscita a presentare un’offerta equilibrata, versatile e realistica. Il cantiere ha progettato un degno successore della classe “Walrus”. L’industria olandese dovrà avere un ruolo importante da svolgere in questo contesto, un requisito importante per questa aggiudicazione”, ha sottolineato Van der Maat. “Non solo nella fase costruttiva, ma anche per manutenzione (e la vita operativa dei battelli). Questa decisione è quindi positiva non solo per la Marina e per i nostri interessi legati alla sicurezza (nazionale), ma certamente anche per le aziende olandesi e per la costruzione del nostro know-how in tale settore.”


“Siamo estremamente onorati di essere stati selezionati dal Governo olandese a seguito di una dura competizione e di essere coinvolti in questo progetto di importanza strategica.

Il (nuovo design) di sottomarino della famiglia Barracuda fornirà alla Marina Reale Olandese estese capacità all’avanguardia destinate a soddisfare i requisiti stabiliti dal Ministero della Difesa olandese. Non vediamo l’ora di iniziare a lavorare a stretto contatto con i nostri partner olandesi per portare a termine con successo questo importante programma che contribuisce all’autonomia strategica dei Paesi Bassi,” ha dichiarato Pierre Éric Pommellet, Presidente e CEO di Naval Group.

Secondo quest’ultimo, tale decisione impegna il gruppo ad attuare una partnership strategica su vasta scala con i Paesi Bassi volta a sostenere la componente subacquea della Marina olandese e ad intensificare la cooperazione con il Ministero della Difesa, l’industria e i partner di ricerca e sviluppo nel Paese.

 

Le caratteristiche

Le nuove piattaforme subacquee della Marina olandese saranno basate sul design di sottomarino a propulsione convenzionale denominato “Blacksword” che deriva dal progetto “Barracuda” di battello a propulsione nucleare d’attacco, il quale a sua volta ha dato origine alla classe “Suffren” in servizio con la Marina francese.

I nuovi battelli secondo quanto dichiarato dalla Difesa, rappresentano un significativo miglioramento rispetto alla presente classe Walrus. Non solo per il nuovo design, ma anche sotto molti altri aspetti specifici. Ad esempio, la capacità di lancio di missili da crociera incrementa significativamente la potenza di fuoco in profondità.

Caratterizzati dai più recenti sensori e sistemi di comunicazione, la nuova classe è ancora meglio equipaggiata rispetto ai suoi predecessori per raccogliere, analizzare e condividere informazioni, secondo il Ministero della Difesa. L’intelligence può essere decisiva in ogni fase di un conflitto e in tempo di pace.

Grazie alle moderne tecnologie applicate alle batterie, i nuovi battelli hanno anche una maggiore capacità energetica. Ciò consente di restare immersi più a lungo e di operare senza bisogno di ritornare a quota periscopica per effettuare la ricarica delle batterie con i motori diesel. Ciò li rende ancora più silenziosi e meno vulnerabili al rilevamento da parte dell’avversario.

Un altro elemento evidenziato dal Ministero della Difesa olandese è la capacità di supporto alle operazioni speciali dei nuovi battelli che dovrebbe essere ampliata rispetto a quelli attuali come evidenziato dalle stesse dichiarazioni che sottolineano “la raccolta d’informazioni in preparazione di operazioni e la messa fuori uso di infrastrutture e la neutralizzazione di obiettivi strategici.”

Sebbene il Ministero della Difesa olandese non abbia dato dettagli tecnici sui nuovi battelli, Naval Group ha rivelato alcuni dettagli di massima: un dislocamento in superficie di circa 3300 tonnellate, una lunghezza ed un diametro rispettivamente di 82 ed 8,2 metri, un’autonomia a velocità di pattugliamento di 15.000 miglia nautiche, un equipaggio di 35 elementi ed un numero totale di letti pari a 43 a cui se ne possono aggiungere altri 16 (extra).

I nuovi battelli saranno dotati di 6 tubi lanciasiluri mentre l’armamento comprende 30 sistemi d’arma, fra siluri pesanti e missili. Secondo quanto dichiarato da Naval Group, il design dei nuovi battelli “oceanici” si basa sullo stesso progetto di soluzione idrodinamica per lo scafo “Albacore” dei battelli classe Suffren, con un sistema di combattimento e sonar molto potenti ed una dotazione armi per rispondere ai requisiti della Marina olandese. In ordine al sistema propulsivo convenzionale, Naval Group non ha divulgato dettagli in ordine all’architettura generale ma ha sottolineato che incorpora le più recenti e “testate” tecnologie per assicurare capacità operative oceaniche.

I nuovi battelli saranno quindi più corti e con un diametro leggermente ridotto che si traduce in un dislocamento inferiore rispetto a quelli nucleari classe “Suffren” della Marina francese, aventi una lunghezza e diametro rispettivamente di 99 ed 8,8 metri ed un dislocamento in superficie ed in immersione rispettivamente di 4700 e 5200 tonnellate.

 

Al pari dei battelli classe “Walrus”, secondo quanto dichiarato dal Ministero della Difesa olandese, i nuovi sottomarini potranno essere impiegati in tutto il mondo per vari tipi di missioni. Anche i nuovi battelli, come i loro predecessori, sono relativamente compatti, il che significa che possono operare anche in acque poco profonde, sottolinea la Difesa olandese.

Poiché tali battelli sono più grandi dei sottomarini progettati per operazioni nelle vicinanze della base d’impiego, possono anche operare in modo indipendente per lunghi periodi lontano da casa. Questa combinazione di capacità è difficile da riscontrare sulle unità dell’Alleanza Atlantica, sempre secondo la Difesa olandese, rendendo i sottomarini olandesi molto apprezzati all’interno della medesima.

 

Una decisione “provvisoria” di aggiudicazione

La Difesa olandese ha valutato le offerte (i concorrenti erano l’olandese Damen insieme alla svedese Saab e dall’altra parte la tedesca tkMS) negli ultimi mesi ma si tratta di una aggiudicazione provvisoria che dovrà passare il vaglio da parte della Camera dei Rappresentanti, a cui seguirà la firma del contratto d’acquisizione.

Il Ministero dell’Economia e del Clima (EZK) ha valutato le proposte per un accordo di cooperazione industriale (ICA), ha dichiarato la Difesa olandese con l’obiettivo di rafforzare la base tecnologica e industriale olandese (NLDTIB), composta da circa 1.000 aziende. Il cantiere vincitore dovrà contribuire a questo sviluppo e rafforzamento, sottolineando come l’accordo di cooperazione industriale sia un requisito imprescindibile per l’assegnazione del contratto.

A tal riguardo, Naval Group ha dichiarato che tale decisione impegna il gruppo ad attuare una partnership strategica su vasta scala con i Paesi Bassi volta a sostenere la componente subacquea della Marina olandese e ad intensificare la cooperazione con il Ministero della Difesa, l’industria e i partner di ricerca e sviluppo locali.

Verrà inoltre concluso un memorandum d’intesa (MoU) tra il governo olandese e la Francia. Il protocollo d’intesa contiene, tra le altre cose, accordi sui diritti d’uso, sulla sicurezza delle informazioni e sullo scambio di know-how. Per assicurare un passaggio sui nuovi battelli senza ritardi, la Difesa olandese ha rimarcato il fatto che è stato concordato con Naval Group che quest’ultima consegnerà i primi 2 nuovi sottomarini entro 10 anni dalla firma del contratto.

Nel frattempo, la Difesa olandese ha adottato misure affinché gli attuali sottomarini della classe “Walrus” possano continuare a navigare in sicurezza fino alla metà degli anni 2030. Due delle quattro unità verranno gradualmente messe fuori servizio. Ciò consentirà di disporre di pezzi di ricambio per i restanti battelli, che richiederanno maggiore manutenzione e supporto man mano che invecchieranno.

Foto: Naval Group e Luca Peruzzi

 

Nato a Genova nel 1966 e laureato in giurisprudenza, è corrispondente per l'Italia e collaboratore delle riviste internazionali nel settore della difesa del gruppo inglese IHS Markit (Jane's Navy International e Jane's International Defence Review) e della casa editrice tedesca Mittler Report Verlag (European Security & Defense e pubblicazioni collegate) nonché delle riviste di settore Armada International, European Defence Review e The Journal of Electronic Defense. In Italia collabora anche con Rivista Marittima, Aeronautica & Difesa e la testata online dedicate al settore marittimo ed economico The MediTelegraph (Secolo XIX).

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