La Difesa ritira il programma di acquisizione dei droni subacquei israeliani Blue Whale
Il Governo ha ritirato nei giorni scorsi il decreto che autorizzava il programma per dotare la Marina Militare di 3 droni subacquei derivati dall’israeliano Blue Whale.
Il programma, all’esame delle commissioni parlamentari, prevedeva lo sviluppo di una versione italiana dei grandi droni subacquei (Large Displacement Autonomous Underwater Vehicles – LDAUV) Blue Whale con la cooperazione di diverse aziende italiane incluso il Gruppo ELT e Cabi Cattaneo.
Analisi Difesa si era occupata del programma Blue Whale ma non sono state diffuse comunicazioni ufficiali circa i motivi che hanno portato a rinunciare a un programma ritenuto di grande rilevanza per la Marina.
Considerando la lunga e consolidata cooperazione militare tra Italia e Israele una delle ipotesi emerse per spiegare la cancellazione del programma sembrava essere legata alla guerra a Gaza e alle pressioni degli alleati occidentali su Israele affinché fermi le operazioni militari nella Striscia a causa dell’elevato numero di vittime civili.
Secondo fonti solitamente ben informate sentite da Analisi Difesa in realtà pare che la decisione del ministero della Difesa di ritirare il programma sia dovuta alle resistenze poste dalle aziende italiane, che avrebbero ricoperto un ruolo di partner rispetto all’israeliana ELTA produttrice dei Blue Whale, mentre nutrono invece l’aspirazione di sviluppare autonomamente mezzi del tipo LDAUV.
Altre fonti rilevano invece che gli ambienti militari avrebbero preferito l’adozione dei mezzi israeliani, da sviluppare come previsto dal programma con la cooperazione dell’industria nazionale, perché già disponibili, testati, e quindi più rapidamente ed efficacemente adottabili dalla Marina.
Resta in ogni caso curioso che il ripensamento sul programma sia giunto dopo che il decreto era già stato presentato alle commissioni parlamentari.
E’ inoltre probabile che del programma Blue Whale si sia stato discusso l’8 aprile a Roma in occasione della visita del ministro degli Esteri israeliano Israel Katz che ha incontrato il ministro della Difesa Guido Crosetto.
Foto: ELTA/IAI e Ministero della Difesa italiano
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Gianandrea GaianiVedi tutti gli articoli
Giornalista bolognese, laureato in Storia Contemporanea, dal 1988 si occupa di analisi storico-strategiche, studio dei conflitti e reportage dai teatri di guerra. Dal 1991 al 2014 ha seguito sul campo i conflitti nei Balcani, Somalia, Iraq, Afghanistan, Sahara Occidentale, Mozambico e Sahel. Dal febbraio 2000 dirige Analisi Difesa. Ha collaborato o collabora con quotidiani e settimanali, università e istituti di formazione militari ed è opinionista per reti TV e radiofoniche. Ha scritto diversi libri tra cui "Iraq Afghanistan, guerre di pace italiane", “Immigrazione, la grande farsa umanitaria” e "L'ultima guerra contro l’Europa". Presso il Ministero dell’Interno ha ricoperto dal 2018 l’incarico di Consigliere per le politiche di sicurezza di due ministri e un sottosegretario.