La Grecia intende disfarsi dei velivoli da combattimento più datati per concentrare le sue forze aeree sui modelli più moderni F-35A e Rafale e versioni più moderne degli F-16. Lo ha reso noto il 25 marzo il quotidiano greco Ekathimireni citando il ministro della Difesa Nikos Dendias.

Gli aerei che verranno dismessi e possibilmente venduti sul mercato dell’usato saranno 33 F-4E Phantom II, una trentina di F-16 Block 30 e 24 Mirage 2000-5 nell’ambito di un ampio programma di ammodernamento delle forze armate elleniche con l’obiettivo di svecchiare la flotta aerea e ridurre i costi di manutenzione e logistica standardizzando i reparti da combattimento su tre soli modelli.

“Abbiamo un carico di diversi tipi di aerei. Abbiamo F-4, Mirage 2000-5, F-16 Block 30, Block 50 Block 52, Viper e Rafale. Non possiamo continuare in questo modo. Gli F-4 devono essere ritirati e, se possibile, venduti. Il Mirage 2000-5 è un aereo eccezionalmente capace e può essere venduto. Gli F-16 Block 30 devono essere venduti”, ha detto Dendias.

“Per quanto riguarda i velivoli rimanenti, dobbiamo portare gli F-16 al livello Viper, rafforzare la nostra flotta di Rafale – ne abbiamo 24, ma sarebbe bene arrivare a 30 – e, naturalmente, acquisire gli F-35 Block 4”.

Nel giugno 2022, la Grecia ha chiesto formalmente agli Stati Uniti 20 F-35A la cui consegna (a partire dal 2028) è stata approvata con l’aggiornamento di 84 F-16 Block 52Plus allo standard Block 70 Viper.

Sui media è apparsa l’ipotesi che vi sia l’interesse di alcune nazioni ad acquisire gli F-16 Block 30 greci per aggiornarli e cederli all’Ucraina che presto riceverà velivoli dello stesso tipo da Olanda, Belgio e forse Danimarca.

Molto dipenderà dalle condizioni che Atene porrà per la vendita. Più difficile valutare l’improbabile cessione a Kiev dei decrepiti Phantom II o dei Mirage 2000, questi ultimi richiederebbero del resto anche il via libera della Francia.

Foto Aeronautica Greca