I guai dei velivoli da combattimento pakistani JF-17
Il velivolo da combattimento di punta dell’Aeronautica Pakistana, il JF-17 “Thunder” prodotto in collaborazione con la Cina, avrebbe attualmente capacità di combattimento molto limitate. Un numero imprecisato di aerei – secondo l’analista militare russo Aleksej Zacharov – non può nemmeno decollare e le sanzioni imposte dai paesi occidentali alla Russia svolgerebbero un ruolo importante in questo argomento.
Secondo il recente database del FlightGlobal, l’Aeronautica Militare pakistana dispone oggi di oltre 120 JF-17 più 38 ordinati ma non ancora consegnati, oltre il triplo dei 44 F-16 a disposizione.
I problemi con il “Thunder” includono la scarsa resistenza della cellula e la scarsa affidabilità dell’avionica. Tuttavia, il principale elemento che compromette il tasso di prontezza al combattimento è considerato il motore RD-93 (una modifica dell’RD-33 installato sul MiG-29/35 “Fulcrum”).
I difetti più comuni dell’RD-93 sarebbero la rottura delle pale guida del compressore, degli elementi degli ugelli e delle camere di combustione.
Il Pakistan ha ripetutamente annunciato tentativi di negoziare la fornitura di motori RD-93 direttamente con la russa Klimov (aggirando la Cina), tuttavia il processo si è rivelato difficile a causa della riluttanza da parte di Pechino di farsi bypassare. Come se non bastasse, ad aggravare la situazione contribuiscono le sanzioni a Mosca.
Un’alternativa all’RD-93 potrebbe essere il propulsore cinese Guizhou WS-13 Taishan. Tuttavia, di quest’alternativa i dialoghi risalgono a più di dieci anni fa ma a quanto pare senza esito.
Ricordiamo che il JF-17 è un caccia multiruolo di 4^ generazione nato dalla collaborazione tecnico-militare tra la cinese Chengdu Aircraft Corporation (CAC), azienda del gruppo AVIC che per inciso commercializza lo stesso velivolo con l’identificativo FC-1 Xiaolong e la Pakistan Aeronautical Comlplex (PAC).
Finora il caccia è stato adottato dal Pakistan e venduto al Myanmar (primo cliente straniero del JF-17 che recentemente si è lamentata di alcuni problemi tecnici) e alla Nigeria. Colloqui non sfociati finora in ordini inoltre si sono avuti nel 2016 con lo Sri Lanka e lo scorso anno con l’Iraq.
I problemi del JF-17 potrebbero influire negativamente sull’accordo per la fornitura del Thunder Block III all’Azerbaigian (quantità dei velivoli ordinata sconosciuta, ma valore del contratto pari 1,6 miliardi di dollari).
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.