L’Ucraina impiega droni navali (USV) armati di missili antiaerei
Un elicottero russo dell’Aviazione di Marina Kamov Ka-29 ha distrutto il 5 maggio con raffiche di armi automatiche (dalle immagini diffuse probabilmente col cannone da 30 mm 2A42) il 6 maggio un drone di superficie ucraino nelle acque del Mar Nero a ridosso della costa della Crimea.
Fonti militari russe hanno riferito che l’USV (Unmanned Surface Vessel) ucraino era equipaggiato con un missile aria-aria a ricerca di calore (probabilmente un missile aria-aria R-73 “AA-11 Archer” in dotazione ai velivoli da combattimento dell’Aeronautica Ucraina) da utilizzare come arma antiaerea lanciata dalla piattaforma navale senza pilota.
Il pilone di destra, inoltre sembra essere privo di missile: non è dal USV sia stato lanciato un missile prima dell’intercettazione da parte dell’elicottero russo Kamov o se l’imbarcazione senza pilota fosse equipaggiata con un solo missili antiaereo. Le immagini diffuse dai russi sembrano però lasciar intendere che gli USV (all’apparenza Magura V5 realizzati in Ucraina) così modificati siano in grado di imbarcare due missili antiaerei.
Un abbinamento ingegnoso che permetterebbe agli ucraini una forma di autodifesa dagli attacchi dei velivoli russi mentre si dirigono verso la Crimea ma anche un impiego teso a contrastare sul mare aerei, elicotteri e UAV russi che pattugliano il Mar Nero ingaggiando bersagli aerei a quote medio-basse.
Il Ministero della Difesa russo ha annunciato il 5 maggio la distruzione di 5 imbarcazioni senza pilota ucraine nell’area marittima al largo della costa nord-occidentale della penisola di Crimea. La comparsa di tali imbarcazioni con capacità antiaeree aumenta il livello di minaccia cui deve far fronte l’Aviazione navale russa nel Mar Nero.
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