Russia: missili aria-aria a lungo raggio R-37M anche sui Sukhoi Su-30SM
In un recentissimo video pubblicato dal Ministero della Difesa russo (e poi diffuso da Izvestia) i caccia multiruolo Sukhoi Su-30SM dell’Aviazione della Marina della Flotta del Mar Nero vengono mostrati impegnati nella neutralizzazione dei famigerati droni di superficie (“sea drones” in inglese e con l’acronimo BEC in russo) utilizzati dalle Forze Armate ucraine.
«Gli equipaggi degli aerei – spiega il comunicato del Ministero – hanno ricevuto i dati sulla posizione dei dispositivi di superficie senza equipaggio delle Forze Armate ucraine nell’area marittima. Di conseguenza tutti i droni di superficie sono stati distrutti.»
Tuttavia, al di là dell’oggetto del comunicato, il video esibisce una novità di rilievo che finora non era mai apparsa implementata sui caccia biposto Su-30SM: si tratta dei missili aria-aria R-37M a lunghissimo raggio.
Il missile aria-aria Vympel R-37M (Codice NATO: “AA-X-13/AA-13 Arrow”), noto anche come RVV-BD, in russo “Raketa Vozduh-Vozduh Bolshoy Dalnosty”, nasce per sostituire il predecessore R-33 (Codice NATO “AA-9 Amos”) e divenne l’arma principale del caccia intercettore MiG-31.
L’R-37M è in grado di colpire bersagli aerei ad alta velocità potendo accelerare nella fase finale di volo fino a Mach 6.0 su una distanza massima che dipende dal profilo d’impiego: 150 chilometri per un lancio diretto e fino a 300 per un lancio ad alta quota e inoltre può ingaggiare bersagli da qualsiasi altitudine compresa tra 15 e 30.000 metri.
L’R-37M che è lungo 4,15 metri, ha un diametro di 38 centimetri ed il suo peso stimato è di circa 510 chilogrammi di cui 60 Kg di testata a frammentazione, è dotato di un sistema di guida inerziale con aggiornamento via data link e sensore radar Agat 9B-1388RS a doppia frequenza in modalità semiattiva e modalità attiva nella parte finale della traiettoria.
Contrassegnato dal classico schema aerodinamico, l’R-37M è munito di 4 ali corte lunghe 72 cm e 4 alette di coda pieghevoli per poter essere alloggiate in posizione semi-annegata sui caccia intercettori MiG-31BM.
Questo missile era nato principalmente per il MiG-31BM ma è stato adottato anche dal caccia di quinta generazione Sukhoi Su-57 e nel 2020, dopo gli opportuni collaudi, dal Sukhoi Su-35 che proprio nel conflitto ucraino (il primo impiego bellico del missile), ha utilizzato l’R-37M con successo sulle lunghe distanze.
Quella del Su-30SM costituisce certamente una novità: si tratta di fatto del quarto vettore aereo (terzo se ipotizziamo che la cosiddetta piena capacità operativa o “FOC” del Su-57 nella VKS non sia stata ancora raggiunta), pur considerando tuttavia che già nel 2020 gli analisti militari russi avevano anticipato e previsto l’implementazione dell’R-37M sul caccia multiruolo biposto entro il 2025.
Foto: Ministero Difesa Russo e Testpilot-Ru
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.