Fallito il lancio di un secondo satellite nordcoreano
Il 29 maggio la Corea del Nord ha lanciato una dozzina di missili balistici (nella foto sotto) nel Mar del Giappone, il giorno dopo aver inviato centinaia di palloncini pieni di rifiuti verso il Sud e nella stessa settimana in cui ha fallito il suo tentativo di mettere in orbita un secondo satellite militare da osservazione a causa di problemi legati al motore a combustibile liquido seco do quanto affermato dall’agenzia di stampa KCNA.
Seul ha riferito che i missili sono stati lanciati dalla zona Sunan di Pyongyang e che hanno volato per circa 350 chilometri prima di cadere nel Mar del Giappone dove i militari sudcoreani hanno recuperato in mare rottami del razzo. In Giappone l’emittente NHK ha pubblicato un video che mostra il razzo avvolto nelle fiamme nei cieli tra la Cina e la Corea del Nord. La stessa televisione ha citato una fonte del ministero della Difesa di Tokyo secondo cui il colore delle fiamme suggerirebbe che a bruciare sarebbe proprio il combustibile liquido.
Il 26 maggio Pyongyang aveva informato il Giappone che avrebbe tentato il lancio di un satellite entro il 4 giugno. In risposta alla notifica, Seul ha organizzato il giorno successivo un’esercitazione aerea con l’impiego di 20 velivoli da combattimento F-35, F-15 e F-16 in prossimità del confine con la Corea del Nord che ha innescato la dura reazione del leader nordcoreano, secondo cui Seoul “gioca con il fuoco in un modo che non possiamo perdonare”.
Il lancio del satellite, la sera del 27 maggio, è fallito a causa di un’avaria del razzo vettore come ha confermato l’agenzia di stampa KCNA. La Corea del Nord aveva messo in orbita lo scorso novembre il suo primo satellite spia Malligyong-1 dopo che il primo tentativo era fallito il 31 maggio dello scorso anno a causa del motore “instabile e inaffidabile”. Il rottame del satellite era stato successivamente recuperato in mare e analizzato dalle autorità della Corea del Sud, che avevano concluso come il dispositivo non sarebbe stato di grande utilità alle forze armate di Pyongyang.
Un altro fallimento era stato registrato ad agosto 2023: anche in questo caso il razzo aveva avuto problemi in volo ed era precipitato in mare anche se i media nordcoreani avevano minimizzato l’entità dei problemi riscontrati, sottolineando l’affidabilità del razzo. Le immagini raccolte dal satellite Malligyong-1 sono state più volte celebrate con compiacimento da Pyongyang ma non sono state rese pubbliche neppure quelle che riprenderebbero Pentagono e Casa Bianca tanto pubblicizzate dal regime.
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha assicurato, come riportato il 29 maggio dai media statali, che la creazione di una rete di satelliti spia è un “compito fondamentale”. In un discorso ripreso da KCNA (in Italia da Agenzia Nova) durante la visita all’Accademia delle Scienze della Difesa di Pyongyang. Kim ha ricordato ha ammesso che il lancio dalla base spaziale di Sohae (nord-est del Paese) di un nuovo razzo spaziale con a bordo il satellite Malligyong 1-1, “è fallito a causa dell’attivazione del sistema di autodistruzione dovuta ad un’anomalia nei motori del primo stadio del razzo” e che “indipendentemente dal successo o dal fallimento, una cosa deve essere chiara.
Il possesso di satelliti militari da osservazione aiuta la nostra nazione a rafforzare ulteriormente la deterrenza di autodifesa e a proteggere la sovranità e la sicurezza nazionale da potenziali minacce in una situazione in cui si stanno verificando cambiamenti significativi nell’ambiente di sicurezza nazionale a causa delle azioni militari e di vari atti provocatori”, ha aggiunto.
“Il motivo per cui stiamo accelerando lo spiegamento di satelliti da osservazione militare invece di satelliti per comunicazioni, osservazione meteorologica o esplorazione delle risorse, che forniscono immediatamente risultati pratici ed essenziali, è perché farlo è un compito fondamentale direttamente correlato alla sicurezza della nostra nazione”, ha affermato Kim.
Foto KCNA
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