Il petrolio russo aggira le sanzioni grazie a petroliere africane

 

Secondo un’inchiesta del Wall Street Journal (ripreso in Italia da Agenzia Nova), Mosca sta facendo sempre più spesso ricorso a navi cisterna battenti bandiere di diversi Paesi africani per trasportare e distribuire il greggio russo aggirando le sanzioni imposte da Stati Uniti e Unione Europea.

Per il WSJ il partner principale di Mosca in questa operazione sarebbe il Gabon, oltre al Camerun e alle Isole Comore. Il giornale valuta che nel Registro Navale del Gabon (che ha avuto negli ultimi anni una crescita senza precedenti  registratosi proprio grazie al trasferimento sotto la bandiera dello stato dell’Africa Occidentale di  molte petroliere che precedentemente battevano bandiera russa, come riferisce il sito Splash 247) sono iscritte più’ di 100 navi cisterna ma la proprietà di almeno 70 di queste sarebbe “poco chiara” o “occulta”, e verrebbero utilizzate per trasportare il petrolio prodotto da Paesi sanzionati dalla comunità internazionale, come Russia, Venezuela e Iran.

Il quotidiano statunitense ha anche sottolineato che questo modello pone seri problemi relativamente al rispetto degli standard di sicurezza della navigazione e dei marinai impiegati a bordo delle navi. Alcuni funzionari greci hanno confermato al quotidiano che navi battenti bandiera del Gabon sono state impegnate nel trasferimento “da nave a nave” di petrolio russo nelle acque internazionali a largo delle coste della città di Kalamata, sin dall’inizio della guerra in Ucraina.

Il Wall Street Journal ha anche confermato che il governo del Gabon affida in “outsourcing” il proprio registro navale alla società Intershipping Services, basata a Ajman, negli Emirati Arabi Uniti. Un rappresentante dell’azienda, che ha uffici anche in Grecia e in India, ha dichiarato che il proprietario della società sarebbe Akram Shaikh, già nominato commissario per gli affari marittimi nelle Isole Comore nel 1999. Fonti anonime hanno anche riferito che il Gabon avrebbe acquisito circa 50 navi di proprietà della società di navigazione russa Sovcomflot, che in passato hanno battuto bandiera della Liberia.

Foto Splash 247

 

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