Russian Helicopters al salone Heli-Russia 2024

 

Rosoboronexport (l’agenzia russa per l’export militare) ha mostrato l’intera produzione degli elicotteri militari e civili russi in occasione della XVII Fiera internazionale dell’industria degli elicotteri HeliRussia-2024 che si è tenuta a Mosca, dal 10 al 12 giugno.

«L’industria elicotteristica russa – ha comunicato il servizio stampa citando l’amministratore delegato della società Alexander Mikheev – soddisfa con sicurezza le esigenze delle Forze Armate del paese con macchine moderne che hanno dimostrato le loro massime prestazioni in situazioni di combattimento reali. Le capacità produttive oggi disponibili, con l’attuazione prioritaria degli ordini della Difesa statale russa,  ci consentono di soddisfare pienamente [anche] i contratti di esportazione di Rosoboronexport

Secondo Mikheev infatti: – «Nel 2023 Rosoboronexport ha fornito elicotteri a più di dieci Paesi amici e contemporaneamente sono stati firmati nuovi documenti contrattuali. Ad oggi, ci sono più di 170 elicotteri nel portafoglio ordini di Rosoboronexport e sono previste consegne a più di venti Paesi.”

Ricordiamo che in precedenza il CEO Alexander Mikheev aveva dichiarato che i contratti per le attrezzature delle forze armate russe ammontavano a poco meno della metà del portafoglio totale dei contratti di Russian Helicopters (società elicotteristica parte del colosso della difesa Rostec) per un totale di oltre 22 miliardi di dollari e di questi solo gli elicotteri da combattimento rappresentano circa 5 miliardi di dollari.

A tal proposito Russian Helicopters ha esposto in occasione della fiera i modelli di elicotteri leggeri multiuso Ansat Aurus (VIP) e Kamov Ka-226T. Nella classe pesante è stato mostrato il nuovo elicottero antincendio Kamov Ka-32A11M, il Mi-171A3 nella versione Ricerca e Soccorso (SAR) da ricerca e salvataggio e il Mil Mi-38 nella versione passeggeri.

Immancabili i droni di varie categorie: dai piccoli droni quadricotteri “Vorobej” (passero) e “Golub'” (piccione) sviluppati dal bureau Stratim, passando per il drone russo VTOL da ricognizione “Strepet” fino al complesso da ricognizione e attacco “Hunter” sviluppato dalla bielorussa UAV Heli in grado di colpire efficacemente secondo quanto dichiarato dal costruttore i famigerati droni di superficie (USV).

Foto Russian Helicopters

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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