Due nuovi contratti per l’esportazione di missili BrahMos?  

 

La joint venture russo-indiana BrahMos Aerospace prevede di firmare almeno due contratti di esportazione per i missili da crociera BrahMos entro la fine dell’anno.

Il direttore delle esportazioni dell’azienda, Pravin Pathak, ne ha parlato a RIA Novosti a margine del salone navale internazionale FLOT-2024 tenutosi a Kronstadt nel giugno scorso (nel corso del quale sono stati presentati anche diversi nuovi droni navali russi)

«Ci aspettiamo di firmare almeno due contratti con paesi stranieri quest’anno per la fornitura di missili da crociera BrahMos con lanci da basi costiere. Annunceremo di quali paesi si tratta immediatamente dopo aver firmato i documenti pertinenti» – ha affermato Pathak.

Non è da escludere che uno dei due paesi non menzionati ossa essere l’Indonesia considerando l’interesse manifestato da questo paese nei confronti del BrahMos e di cui si è occupata Analisi Difesa nell’agosto dello scorso anno.

Come ricorda l’agenzia di stampa russa, nel gennaio 2022 BrahMos Aerospace ha firmato un contratto con il Dipartimento della Difesa delle Filippine per la fornitura di tre reggimenti del sistema missilistico costiero BrahMos Aerospace per un importo di 375 milioni di dollari, mentre lo scorso marzo era giunta notizia della vendita di 200 missili BrahMos supersonici a lungo raggio da destinare alla locale Marina Indiana.

D’altra parte gli affari secondo Pathak segnano un valore positivo considerando che il portafoglio ordini della joint venture russo-indiana per la produzione dei missili da crociera BrahMos ammonta a 7,5 miliardi di dollari e nel prossimo futuro potrebbe aumentare fino a 9 miliardi di dollari.

Argomento ampiamente trattato in passato da Analisi Difesa lo sviluppo del missile da crociera supersonico BrahMos (acronimo dei fiumi delle due nazioni coinvolte nel progetto – Brahmaputra e Moscova) lanciabile da diverse piattaforme (navi, aerei, sottomarini e lanciatori terrestri), è un progetto della joint venture indo-russa DRDO (Organizzazione per la ricerca e lo sviluppo della Difesa indiana) e NPO Mashinostroyeniya con partecipazioni rispettivamente al 50,5% e 49,5%.

Dotato di propulsione razzo/ramjet a due stadi, il BrahMos, derivato dal russo P800 “Onyx”, può trasportare una testata convenzionale da 300 kg con una gittata massima di 290 chilometri ad una velocità massima di Mach 2.8, rendendolo di fatto uno dei missili da crociera più veloci del mondo.

Foto: BrahMos Aerospace

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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