Maggiori capacità per i Sukhoi Su-30 russi nella nuova versione SM2

 

La Russia ha apportato miglioramenti significativi ai velivoli da combattimento Sukhoi Su-30S nella nuova versione M2, potenziandone i sistemi radar e gli armamenti anche per contrastare in modo più efficace i sistemi di difesa aerea avanzati come lo statunitense Patriot.

Questi miglioramenti sono stati discussi pubblicamente nella recente puntata di “Accettazione Militare” in onda su Zvezda TV (canale televisivo militare) anche attraverso l’intervista effettuata dal conduttore Alexey Egorov a Oleg Pankov, capo progettista del programma Su-30, che ha descritto le capacità potenziate del velivolo.

Secondo Pankov, il Su-30SM2 garantisce quasi il doppio del raggio di rilevamento del suo predecessore Su-30SM (“Flanker-H” per la NATO), sia per bersagli aerei che terrestri. Questo miglioramento è in parte dovuto all’integrazione di un nuovo sistema radar e di un’avanzata suite di armi a lungo raggio dell’arsenale russo.

Come trattato in passato da Analisi Difesa, il Su-30SM2 è una versione avanzata del Su-30SM aggiornato per integrare le tecnologie adottate dal Su-35.

La sua produzione e introduzione nelle Forze Armate russe è iniziata di recente, con le prime consegne realizzate nel gennaio del 2022 all’Aviazione della Marina (AV-MF). Secondo i vertici della Difesa russa è previsto l’aggiornamento di 110 caccia Su-30SM allo standard SM2 entro il 2027.

Il Su-30SM2 si distingue dal suo predecessore per le sue prestazioni sensibilmente migliorate e potenziate grazie all’integrazione del radar “Irbis-E” e dei più potenti motori AL-41F1S. Questo radar aumenta significativamente il raggio di rilevamento dell’aereo sia per bersagli aerei che marittimi. I motori AL-41F1S, normalmente utilizzati nel Su-35, offrono invece un significativo aumento della spinta e una maggiore durata migliorando così le prestazioni complessive dell’aereo.

Secondo il costruttore il Su-30SM2 può trasportare un’ampia gamma di armi ad alta precisione sia per missioni aria-aria che aria-superficie, inclusi i missili Kh-59MK2 e le bombe plananti KAB-250, consentendo al velivolo di ricoprire sul campo di battaglia i ruoli più diversificati.

Questa aggiornamento riflette gli sforzi continui della Russia per rafforzare le proprie capacità di combattimento aereo in risposta ai progressi tecnologici e alle moderne esigenze operative emerse nel conflitto in Ucraina.

Nel documentario di Zvezda TV sono stati inoltre trasmessi dei filmati che mostrano la capacità del Su-30SM2 di utilizzare bombe perforanti progettate per penetrare nel terreno prima di esplodere evidenziando le capacità avanzate di attacco di precisione.

Secondo Vijainder K. Thakur, esperto dell’industria della difesa russa e veterano dell’Aeronautica Militare indiana, il design del Su-30SM2 incorpora lezioni apprese dalle operazioni militari russe in Siria. Thakur afferma che la versione SM-2 mira a fondere la famiglia dei Su-30 con i Su-35, riducendo così le esigenze logistiche e di manutenzione.

Non è certo da escludere che in futuro possa essere contemplata un’ulteriore variante “SM3” dotata dei motori destinati ai caccia di quinta generazione Sukhoi Su-57, i  cosiddetti motori del secondo stadio, o “Izdeliye 30”, la cui produzione in serie sembra essere prevista a partire dal prossimo anno.

I media russi hanno sottolineato che i piloti del Su-30SM2 stanno sviluppando tattiche per contrastare gli aerei da combattimento F-16 che i paesi occidentali dovrebbero fornire tra poco all’Ucraina.

Foto: Ministero della Difesa Russo/Zvezda TV

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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