La Serbia ripristina delle condizioni di volo dei Mi-35P ciprioti

 

Procedono i lavori in Serbia per riportare in condizioni di volo gli 11 elicotteri d’assalto Mil Mil Mi-35P “Hind” di seconda mano acquistati da Cipro alla fine dell’anno scorso.

Analisi Difesa ne aveva riferito nell’agosto del 2021, quando la pubblicazione cipriota Politics Reports aveva reso noto per la prima volta che la Guardia Nazionale stava negoziando la vendita degli 11 “Hind” alla Serbia.

Nel novembre del 2023, con tre distinti voli di aerei cargo Antonov An-124-100 (UR-82008) della società ucraina Antonov Airlines diretti da Paphos (Cipro) a Batajnica (Serbia), sono stati consegnati tutti gli 11 elicotteri d’attacco precedentemente in servizio con la Guardia Nazionale di Cipro.

Secondo quanto riferito nel novembre del 2023 dal Presidente serbo Aleksandar Vucic i primi sei “Hind” ex ciprioti avrebbero dovuto volare entro al fine del gennaio 2024, mentre i restanti cinque entro la fine di quest’estate

Poche settimane fa, uno degli esemplari di elicottero della Guardia nazionale cipriota ha effettuato voli di prova dall’aeroporto dell’industria aeronautica Utva a Pancevo, sito 18 km a nord-est di Belgrado.

L’apparente ritardo rispetto a quanto stabilito deriva probabilmente dai complicati processi di esportazione e importazione con la Russia di tutte quelle componenti chiave che necessitano di revisione e dall’acquisizione di nuova avionica e altre apparecchiature aeronautiche.

D’altra parte sembra che la medesima questione sia stata dirimente nella decisione di Cipro di disfarsi degli “Hind” e non solo per l’obsolescenza delle macchine che avevano raggiunto i 20 anni dall’ingresso in servizio o per il costo di riparazione, manutenzione e aggiornamento per i successivi 10 anni stimato in almeno 100 milioni di euro, ma molto più probabilmente per le sanzioni statunitensi nei confronti di alcune aziende dell’industria della Difesa in Russia con conseguenti difficoltà gravi, persino insormontabili, nel trasferimento di denaro al produttore per scopi di manutenzione.

Non dimentichiamo che la medesima operazione è stata realizzata dall’Aeronautica Militare brasiliana nei confronti del ben più moderno Mil Mi-35M.

Tornando agli “Hind” ciprioti, secondo il FlightGlobal il Mi-35P è soggetto a manutenzione pesante ogni cinque anni o in alternativa 1.000 ore di volo, a seconda di quale evento si verifichi per primo e secondo i dati locali, prima della vendita alla Serbia, i velivoli ciprioti erano stati revisionati in Russia nel 2018.

Per i lavori di revisione generale e ammodernamento la Serbia chiama in causa l’Istituto aeronautico “Moma Stanojlović”, un’istituzione delle Forze Armate serbe il cui scopo principale è fornire revisione, riparazione e collaudo di velivoli, assemblaggi di velivoli, armamenti aeronautici, specialista in manutenzione, riparazione e revisione con sede a Batajnica, ma tuttavia l’Istituto serbo rimane fortemente dipendente dall’industria russa per articoli come motori, componenti idraulici e pale del rotore principale e di coda.

Una volta modernizzati, Belgrado prevede che gli “Hind” ex ciprioti rimarranno idonei all’uso operativo almeno fino al 2036; questi a loro volta rafforzeranno una flotta in servizio di quattro nuovi Mi-35M acquistati dalla Russia nel dicembre 2019.

Nel pacchetto degli 11 “Hind” la Serbia ha anche acquisito da Cipro armi aviolanciabili come parte del trasferimento, inclusi missili guidati anticarro 9M114 “Shturm” e razzi S-24 da 240 mm e gun pod UPK-23-250 con cannoni binati GSh-23L da 23 mm; nella panoplia rientreranno ovviamente anche i missili anticarro ATGM 9M120 “Ataka-V” e razzi non guidati S-8KOM da 80 mm già in dotazione alla Forza Aerea serba.

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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