Sei mesi di Operazione Aspides
Dalla sua istituzione e attivazione sei mesi or sono l’Operazione Aspides dell’Unione Europea nelle acque del Mar Rosso meridionale ha scortato 170 navi attraverso lo stretto di Bab el Mandeb e 19 droni e missili Houthi. Gli ultimi abbattimenti risalgono al 7 luglio quando la fregata greca Psara ha distrutto due droni nel Golfo di Aden.
I dati sono stati forniti in seguito alla visita dell’Alto commissario per la politica estera e di sicurezza della UE, Josep Borrell, al quartier generale operativo dell’operazione Aspides a Larissa, in Grecia, e a Gibuti.
. “Gli Houthi stanno lanciando attacchi sempre più sofisticati, sviluppando una maggiore capacità di attaccare navi commerciali, minacciando la sicurezza marittima e il commercio internazionale e mettendo a rischio la pace e la sicurezza regionale”, ha detto Borrell.
“Vorrei ricordare che questa operazione ha un mandato strettamente difensivo: non siamo impegnati in alcuna operazione contro gli Houthi a terra”. “Ma la missione non sarà sufficiente – ha aggiunto -. Dobbiamo integrare il lavoro con un impegno politico e diplomatico costante per contribuire alla de-escalation, alla mediazione e al sostegno di una soluzione pacifica al conflitto nello Yemen. Ci stiamo lavorando e non lesineremo gli sforzi in tal senso”.
“Il reindirizzamento del traffico marittimo attorno al Capo di Buona Speranza aggiunge dai 10 ai 14 giorni per viaggio. Ciò significa più costi; più costi significano prezzi più alti, prezzi più alti significano più inflazione e aumento dei prezzi per i materiali spediti. Il costo di un container dalla Cina all’Europa è raddoppiato.
Il transito giornaliero delle navi attraverso il Canale di Suez è dimezzato. Ciò significa una grande perdita di denaro da parte dell’Egitto e molti problemi per l’economia mondiale.
Gli attacchi sono un attacco diretto ai nostri interessi – agli interessi dell’UE – alla pace e alla stabilità regionale e alla vita delle persone bisognose”, ha detto Borrell prima della tappa africana della sua visita di due giorni alle installazioni di Aspides in Europa e Africa.
L’8 luglio, a bordo della fregata italiana Virginio Fasan, Borrell ha ringraziato “i marinai che sono in prima linea nella nostra politica di sicurezza e difesa comune”. Il personale della nave Fasan opera “in un ambiente ostile e hanno bisogno del nostro pieno sostegno. Parallelamente, stiamo lavorando per una soluzione diplomatica e politica al conflitto in Yemen. Tramite Aspides, l’Ue risponde alle minacce contro la pace e la stabilità regionali e dimostra la sua responsabilità come attore geopolitico e fornitore di sicurezza”, ha aggiunto Borrell.
Foto: Operazione Aspides
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