La Croazia ripristina il servizio militare obbligatorio ma dura solo due mesi

 

Il 16 agosto il ministero della Difesa croato ha reso noto che dal primo gennaio 2025 tornerà in vigore la coscrizione obbligatoria della durata di appena due mesi. Per il ministro Ivan Anusic “l’ammodernamento e l’equipaggiamento delle Forze armate procedono come previsto e in conformità con l’accordo con i nostri alleati e la leadership della NATO” aggiungendo che in questo settore “non vi sarà alcun risparmio di fondi””.

La Croazia aveva sospeso le leva obbligatoria nel 2008 ma la crisi con la Russia, la guerra in Ucraina e le tensioni che permangono nei Balcani hanno riportato alla ribalta la necessità di disporre di un numero di militari consistente che possa rinforzare forze professionistiche.

“Abbiamo aumentato gli stipendi dei soldati, dei sottufficiali e degli ufficiali, i loro diritti materiali non solo tramite reddito personale ma anche tramite salari giornalieri e tutto ciò a cui hanno diritto. La modernizzazione e l’equipaggiamento delle Forze armate stanno procedendo come previsto e in conformità con l’accordo con i nostri alleati e la leadership della NATO”, ha affermato il ministro all’emittente croata RTL aggiungendo che non ci saranno tagli nel settore Difesa.

Altri paesi in Europa settentrionale e balcanica stanno prendendo in considerazione misure simili o hanno ripristinato un servizio militare limitato a poche migliaia di giovani ogni anno e per un periodo di tempo limitato come risposta alle crescenti tensioni militari in Europa. Su questo tema Analisi Difesa ha pubblicato alcuni articoli inclusa un’analisi di Alberto Scarpitta.

L’anno scorso, la Lettonia ha ripristinato la coscrizione militare in risposta alla minaccia rappresentata dall’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia. Anche la Serbia, il più grande rivale della Croazia nei Balcani, sta valutando di riattivare la coscrizione.

L’Obvezni vojni rok (servizio militare obbligatorio) permetterà di rafforzare le forze armate professionistiche composta 15mila uomini a cui si aggiungono 2.000 riservisti. Nel 2022, solo 402 reclute hanno completato la formazione per entrare nelle forze armate professionali volontaria, meno della metà del fabbisogno annuale di 1.000 coscritti. La Croazia quindi vive lo stesso problema che coi volge l’intero Occidente: ampi esodi di personale militare formato e addestrato e crescenti difficoltà ad arruolare nuovo personale e la leva potrebbe costituire una misura in grado tamponare questa emergenza.

In realtà due mesi sono davvero pochi per addestrare un militare ma quasi ovunque in Europa le nazioni che ripristinano un servizio obbligatorio lo prevedono di breve durata, forse per non minare troppo il consenso popolare nei confronti dei governi che attuano questa misura.

Circa 18.000 giovani uomini in Croazia compiono 18 anni ogni anno. Si valuta che nel 2025 solo 4.000/4-500 di loro, scelti tra coloro che avranno superati test ed esami medici, verranno chiamati alle armi anche perché lo sforzo per accogliere, equipaggiare e addestrare le reclute di leva impegnerà diverse risorse. Le donne non saranno coinvolte nel servizio di leva ma possono arruolarsi nelle forze professionistiche.

Il limite massimo di età per gli uomini per partecipare al servizio militare obbligatorio è ancora sconosciuto. Inoltre, il servizio militare obbligatorio non riguarda le donne e l’esercito rimane volontario per le donne che desiderano prestare servizio.

Gli studenti universitari possono scegliere di prestare servizio militare prima di iniziare l’università in modo da poter entrare nel mondo del lavoro subito dopo la laurea. Coloro che hanno in programma di trasferirsi all’estero possono svolgere il servizio militare prima di partire in modo da non dover tornare in Croazia in seguito.

L’obiezione di coscienza è consentita a coloro che, a causa delle loro opinioni religiose o morali, non sono pronti a partecipare allo svolgimento dei compiti militari nelle forze armate. Queste persone sono obbligate a svolgere un servizio civile di maggiore durata.

alternativa civilna služba (servizio civile) durerà probabilmente più a lungo dell’addestramento militare obbligatorio, potenzialmente il doppio. Ad esempio, se l’addestramento militare dura due mesi, il servizio civile potrebbe durare quattro mesi; se il servizio militare dura tre mesi, il servizio civile potrebbe durare sei mesi.

L’addestramento militare per le nuove reclute verrà svolto a Požega, Sinj (Slavonia) e Knin (entroterra di Sebenico) dove le reclute verranno preparate alla gestione e al tiro con le armi da fuoco e a un minimo di istruzione tattica. Giova ricordare che quando in Italia esisteva il servizio di leva due mesi rappresentavano la durata dell’addestramento iniziale prima dell’invio della recluta ai reparti.

Il costo dell’introduzione del servizio militare obbligatorio è stimato oggi dal governo in circa 66,4 milioni di euro annui assorbiti per lo più dalle spese di alloggio, cibo, equipaggiamento e indennità ancora da quantificare ma prevista inferiore ai circa 900 euro mensili di un volontario professionista.

Il governo croato valuta che le reclute abbiano la possibilità al termine del servizio di leva obbligatoria di rimanere impiegate nell’esercito con quote annuali da definire.

Foto Sarajevo Times e US Army National Guard

 

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