Le novità aeronautiche al Forum Army 2024 di Mosca
Dal 12 al 14 agosto, nel Patriot Park di Mosca si è tenuto il Forum Tecnico-Militare internazionale “Forum Army-2024”. Quest’anno l’evento si è svolto per ovvi motivi senza partecipazione di massa, inoltre i programmi dimostrativi nell’aerodromo di Kubinka e nel campo di addestramento di Alabino sono stati cancellati.
Al Forum, le imprese russe hanno mostrato le armi di produzione nazionale, le attrezzature militari e per compiti speciali, l’aumento del livello di capacità delle organizzazioni del complesso militare-industriale russo, nonché le nuove soluzioni tecniche e tecnologiche.
Oltre alle aziende russe hanno partecipato anche più di 120 produttori stranieri e quattro paesi (Bielorussia, Iran, India e Cina) hanno organizzato esposizioni nazionali. Presenti inoltre le delegazioni di 83 Stati, di cui 39 guidate da ministri e capi di stato maggiore, con le quali sono avvenuti incontri bilaterali sullo sviluppo della cooperazione tecnico-militare. L’esposizione all’aperto presentava prodotti militari e 242 prodotti per l’esportazione mostrati da Rosoboronexport.
Nell’intervento di apertura del Forum Army-2024 il ministro della Difesa Andrei Belousov ha individuato quattro condizioni per il successo nei moderni conflitti militari:
- fornire alle truppe le armi più moderne, principalmente armi ad alta precisione;
- l’utilizzo di nuovi metodi tattici melle operazioni di combattimento, compreso l’utilizzo di droni e sistemi robotici;
- la creazione di un sistema di gestione efficace utilizzando un quadro tecnologico avanzato, inclusa l’intelligenza artificiale
- il miglioramento continuo della formazione del personale militare, principalmente del personale di comando.
«Solo un approccio così integrato dà un pieno vantaggio sul nemico. – ha osservato il Ministro della Difesa russo Belousov – È attorno a questa conclusione chiave che è stata presa la decisione di organizzare il lavoro del Forum-Army. Il Forum contribuirà all’attuazione di idee innovative nel campo della difesa e allo sviluppo dell’industria della difesa russa ed espansione della cooperazione tecnico-militare».
In campo aeronautico due novità hanno reso degna di nota questa edizione 2024 del Forum Army.
Yak-130M
PJSC Yakovlev ha presentato lo sviluppo dell’aereo da addestramento avanzato e attacco leggero Yakovlev Yak-130M creato sulla base dell’addestratore da combattimento Yak-130 (Codice NATO “Mitten”). L’obiettivo principale della modernizzazione in corso è espandere le capacità di combattimento dell’aereo per aumentarne la competitività sul mercato estero.
«Ci aspettiamo che lo Yak-130M modernizzato interessi, prima di tutto, i nostri partner stranieri che non intendono acquistare aerei più pesanti e costosi. Le idee incarnate nel velivolo aggiornato amplieranno significativamente la gamma di armi rispetto al solito Yak-130. In particolare, queste includeranno anche missili aria-aria e armi aria-terra ad alta precisione con sistemi di guida satellitare e laser. In effetti, l’aereo diventerà un caccia leggero a tutti gli effetti, pur mantenendo le funzioni di addestratore» – ha affermato Vladimir Artyakov, vicedirettore generale della Rostech State Corporation.
Lo Yak-130M viene presentato come un’alternativa economica al futuro caccia monomotore di quinta generazione Sukhoi Su-75 “Checkmate” ancora di là da venire e un concorrente del Leonardo M-346FA (che per inciso condivide la stessa piattaforma di Yakovlev – Aermacchi prima che le due aziende si separassero nella realizzazione di progetti ben distinti) e del sudcoreano FA-50 Golden Eagle.
Nell’ambito del lavoro di sviluppo svolto per ordine del Ministero dell’Industria e del Commercio della Federazione Russa è stato completato lo sviluppo della documentazione di progettazione per la produzione di prototipi. «Abbiamo già iniziato ad assemblare lo Yak-130M sperimentale presso lo stabilimento aeronautico di Irkutsk.
In totale prevediamo di costruire tre prototipi di velivoli da testare. Alcune soluzioni tecniche nell’interesse del programma Yak-130M vengono testate su prototipi di velivoli esistenti, compreso il velivolo presentato al Forum Army-2024» – ha osservato invece Andrey Boginsky, direttore generale di Yakovlev PJSC.
Lo Yak-130M non sarà semplicemente un aereo da addestramento. Anche le capacità di combattimento del velivolo sono state notevolmente ampliate. In particolare nello Yak-130M sono stati integrati una stazione radar aviotrasportata BRLS-130R, un sistema televisivo termico ottico-laser SOLT-130K, un complesso di difesa di bordo “President-S130” e un complesso di apparecchiature di comunicazione KSS-130.
Rispetto al solito Yak-130 l’armamento includerà inoltre missili aria-aria e armi aria-terra ad alta precisione con sistemi di guida satellitare e laser. In poche parole lo Yak-130M assumerà l’incarico da addestratore avanzato a caccia leggero a tutti gli effetti in cui i nuovi sistemi e armi garantiranno l’uso dell’aereo per scopi sia di addestramento che di combattimento 24 ore su 24 e in condizioni meteorologiche avverse.
Nei giorni successivi all’inaugurazione si è venuti a conoscenza che il primo prototipo di Yak-130M è previsto per la prima metà del 2025, secondo quanto dichiarato da Alexander Veprev, direttore generale dell’Irkutsk Aviation Plant (IAZ, parte della Rostech State Corporation di UAC).
Secondo Dmitry Popov, vice capo progettista lo scopo della modernizzazione è quello di utilizzare la vecchia cellula ma dotarla di nuovi sistemi che la trasformino in un aereo da combattimento leggero. Il peso dell’aereo non cambierà, ma la gamma di armi aumenterà in modo significativo. Per quanto riguarda gli elementi aggiuntivi, la stazione di localizzazione ottica sarà in versione pod e il radar sarà installato nel muso.
«Nella cabina di pilotaggio stiamo aggiungendo console per controllare le nuove apparecchiature. Stiamo anche aggiornando il complesso di avvistamento e navigazione. Ne stiamo installando uno più moderno, in quanto consente l’interazione con i nuovi sistemi» – ha proseguito Popov.
Il servizio stampa della PJSC Yakovlev ha sottolineato che il layout del velivolo è stato realizzato tenendo conto dei desideri degli attuali operatori dello Yak-130 e che questo progetto è rivolto principalmente al mercato dell’esportazione. Questo concorda con le parole del vice capo della Rostec Vladimir Artyakov, che si aspetta un interesse per lo Yak-130M da parte di partner stranieri che non intendono acquistare aerei più pesanti e costosi.
Ricordiamo che allo stato attuale l’addestratore avanzato Yak-130 opera nelle Forze Aeree di Russia, Algeria, Bangladesh, Bielorussia, Iran, Laos, Myanmar e Vietnam e per questo motivo non è da escludere che una variante da combattimento possa essere vista con interesse da diversi paesi utilizzatore del “Mitten”.
Drone da trasporto Sukhoi Su-76
La seconda novità aeronautica riguarda lo sviluppo di un drone pesante da trasporto civile: l’UAC ha presentato infatti al Forum Army-2024 l’innovativo sistema di trasporto senza pilota Sukhoi S-76 a decollo e atterraggio verticale.
Lo sviluppo consentirà di consegnare carichi fino a 300 kg su una distanza massima di 500 chilometri. Questo drone pesante non necessita di siti appositamente preparati o di infrastrutture aeroportuali. Il decollo, il volo in rotta e l’atterraggio vengono eseguiti in modo completamente automatico, senza la partecipazione diretta dell’operatore.
Attualmente, il progetto è nella fase di test delle tecnologie chiave e delle soluzioni tecniche di base. In futuro, si prevede di organizzare la produzione industriale di prodotti. Il progetto S-76 consentirà l’implementazione di sistemi di trasporto automatizzati senza pilota in Russia, grazie ai quali sarà possibile effettuare il trasporto aereo di merci in modo molto più economico e con un intervento umano minimo.
Il volume del trasporto merci effettuato tramite trasporto aereo rappresenta solo l’1% del totale. Il progetto BTS-VAB li renderà più redditizi dal punto di vista commerciale.
Lo sviluppo del Sukhoi Design Bureau non è infatti solo un aereo, ma un sistema che comprende una flotta di aerei senza pilota, un centro di controllo operativo unificato per l’UAV, che integra l’UAV in un unico spazio aereo e interagisce con i clienti finali, nonché infrastrutture di terra e siti di atterraggio.
E’ stato reso noto che in realtà si sta lavorando alla realizzazione di una famiglia di aerei-drone S-76: un dispositivo di grandi dimensioni, l’S-76, in grado di trasportare carichi fino a 300 kg su una distanza di 1000 km e un più piccolo dispositivo l’S-76MBS che è in grado invece di trasportare carichi fino a 50 kg su una distanza di 400 km.
Zala Lancet-E
A proposito di droni al Forum Army-2024 per la prima volta i visitatori dello stand ZALA hanno avuto l’opportunità di vedere dal vivo il complesso delle munizioni guidate Lancet-E che comprendeva il velivolo senza pilota da ricognizione a corto raggio ZALA Z-16E, la munizione vagante “Izdeliye 51-E” classe “leggera” e la munizione vagante “Izdeliye 52-E” classe pesante.
Il complesso è progettato per lo svolgimento a distanza di operazioni di ricognizione aerea; ricerca, rilevamento e osservazione di oggetti fissi e in movimento in condizioni diurne e notturne.
L’esposizione del complesso Lancet-E è diventata possibile grazie alla fama ottenuta nell’attuale conflitto in Ucraina, un’arma che si è dimostrata letale, precisa e dal software affidabile, senza problemi di operatività e che ha consentito di dimostrare apertamente il complesso, nonché di pubblicare informazioni sulle caratteristiche e le proprietà del sistema.
Supercam e Grom
Pakistan, Nigeria e Angola sono invece tra i clienti dei sistemi senza pilota Supercam, da pochi mesi impiegati nel conflitto in Ucraina.. Lo ha riferito all’agenzia TASS un rappresentante ufficiale del gruppo di società (GK) Unmanned Systems.
«I droni Supercam sono richiesti e utilizzati nei paesi dell’ex URSS, nella Repubblica di Bielorussia, Kazakistan, Uzbekistan. Abbiamo anche clienti dal Pakistan, Nigeria, Angola.
La nostra capacità produttiva è recentemente aumentata, il che ci consente di organizzare la produzione in serie consegne non solo alle Forze Armate russe e ad altri clienti all’interno del paese, ma anche per soddisfare le esigenze dei paesi CSTO. I nostri volumi di produzione sono aumentati di 10 volte in tre anni. E questo non è il limite, quindi siamo pronti a lavorare per l’esportazione» – ha reso noto l’azienda.
L’ultimo UAV a reazione supersonico di fabbricazione russa, il Grom, è stato presentato al Forum Army-2024 dalla società russa Kronshtadt. Un drone d’attacco ad alta velocità che può operare in collaborazione con aerei con equipaggio ed è in grado di “aprire” e colpire le difese aeree nemiche. Può essere utilizzato anche per colpire bersagli di superficie e di terra a profondità tattica e tattico-operativa.
Droni, ma anche sistemi di difesa dai droni erano presenti ad Army 2024. D’altra parte i sistemi senza pilota di tutte le classi hanno cambiato radicalmente il campo di battaglia e le tattiche diventando l’arma dominante; lo ha affermato Alexander Osadchuk, capo della Direzione principale per lo sviluppo innovativo del Ministero della Difesa della Federazione Russa, nello studio Zvezda presso il Forum Army-2024.
Osadchuk ha osservato che i droni FPV sul campo di battaglia sono in grado di colpire armi temibili e costose: – «Ricordiamo come ci sono stati promossi Abrams e Leopard. Costano milioni di dollari. Chi li ha bruciati? Sono stati bruciati dai droni FPV più semplici: Piranha e Gadfly del valore di 50.000 rubli» – ha detto Alexander Osadchuk.
I droni, considerati “giocattoli” del settore civile, sono diventati l’arma principale. Il conflitto ibrido richiede la trasformazione del complesso militare – industriale, ha sottolineato Osadchuk.
Non a caso al Forum Army-2024 è stato presentato l’equipaggiamento individuale di guerra elettronica “Meerkat” per la protezione di un’intera squadra dai droni. Il nuovo sistema può essere fissato agli indumenti o ai giubbotti antiproiettile e pesa solo 2,5 kg, mentre i vecchi sistemi pesavano 12 kg.
Il prodotto rileva i canali di trasmissione dati del drone e avvisa l’operatore con suoni o vibrazioni. Il dispositivo è composto da due moduli separati, uno è responsabile del rilevamento dei droni, il secondo della loro soppressione. Il dispositivo di rilevamento può funzionare fino a 12 ore, la soppressione – 1,5 ore. Attualmente sono in fase di completamento i test del prodotto e sono in corso i preparativi per la produzione in serie.
Un nuovo Pantsir
Un’ulteriore novità in tal senso ha riguardato la nuova versione del sistema di difesa aerea Pantsir, noto come “Pantsir-SMD-E” progettato per proteggere le strutture industriali e amministrative dai massicci attacchi di droni e la cui differenza principale rispetto al normale Pantsir è l’assenza di armi da fuoco automatiche.
Nella versione “hard” il complesso dispone di 48 mini missili guidati antiaerei o in alternativa fino a 12 missili guidati antiaerei standard. Pur tuttavia la quantità di munizioni nel lanciatore può variare a seconda della combinazione tra missili standard e mini-missili.
Pantsir-SMD-E ha la capacità di tracciare simultaneamente fino a 40 bersagli che volano a velocità fino a 1000 km/h ed è dotato di un sistema di controllo di fuoco che comprende un radar di sorveglianza, un sistema radar multifunzionale e un sistema elettro-ottico. Il complesso è in grado di rilevare e colpire bersagli aerei a medio e corto raggio, nonché di valutare l’efficacia del fuoco in modalità automatica.
Gli elicotteri
Dai droni agli elicotteri: presenti infatti nel settore militare in esposizione le versioni da esportazione (dotate del suffisso E) degli elicotteri Mil Mi-28NM e Kamov Ka-52: il Mil Mi-28NE e il Kamov Ka-52E.
Nel settore civile è stato mostrato invece l’elicottero Ansat “Import Substitution”. La macchina è stata prodotta nello stabilimento di elicotteri di Kazan ed è stata presentata in una versione sanitaria (MedEvac) con un modulo medico per il trasporto di malati e feriti.
Il veicolo ha ricevuto una nuova avionica, oltre a numerosi altri componenti e sistemi di produzione nazionale. Il velivolo è equipaggiato con due motori russi VK-650V. Inoltre, l’Ansat modernizzato può essere dotato di un serbatoio di carburante aggiuntivo. Con esso, l’autonomia di volo del veicolo aumenta a 800 chilometri-
L’elicottero è dotato di uno speciale modulo medico con sistema di ventilazione polmonare artificiale, tele-ECG e altre apparecchiature specializzate. Permette di mantenere le funzioni vitali e fornire cure intensive ai pazienti in volo.
L’export di aerei da combattimento
In sordina invece il tema delle esportazioni di aerei militari: la vendita all’estero dei cacciabombardieri Sukhoi Su-34E è in fase di implementazione, ha dichiarato a Interfax il capo di Rosoboronexport Alexander Mikheev: – «I piani di Rosoboronexport per il lancio del Su-34E per l’esportazione vengono implementati con successo. Il cacciabombardiere Su-34 è la principale arma d’attacco aereo nell’Operazione Militare Speciale in Ucraina durante le azioni di combattimento e quindi attira molta attenzione da parte dei partner stranieri.»
Anche i caccia russi di quinta generazione sono sotto i riflettori dei clienti stranieri. Ciò è dimostrato dal fatto che la Russia riceve richieste per l’acquisto di aerei Su-57 da paesi stranieri; lo ha affermato Dmitry Shugaev, direttore del Servizio federale per la cooperazione tecnico-militare (FSMTC) della Federazione Russa.
«Il caccia multiruolo Su-57 è un prodotto ad alta tecnologia, la cui creazione coinvolge molti fornitori. La produzione dell’aereo richiede un rigoroso coordinamento delle loro azioni, nonché una formazione di alta qualità di specialisti in vari campi da paesi stranieri per l’acquisto del Su-57 stanno arrivando richieste rilevanti» – ha detto Shugaev al Forum Army-2024.
Egli ha anche sottolineato le prospettive del programma di caccia leggero di quinta generazione Su-75 Checkmate, che è stato sviluppato in collaborazione con colleghi della regione del Medio Oriente. «Le prospettive per lo sviluppo di sistemi aeronautici basati sul Checkmate insieme ai colleghi della regione del Medio Oriente sono molto incoraggianti» – ha affermato. Anche questo caccia monomotore ha riscosso grande interesse da parte dei potenziali clienti.
Il Demo Center ha presentato inoltre un’esposizione multimediale aggiornata e una linea di aerei prodotti dalle imprese dell’azienda sotto forma di modelli di Su-34, Su-57, Su-30SM, Yak-130, Il-76MD-90A, MiG-31 e MiG-35. Nell’ambito del Forum, presso il Centro demo dell’UAC è stata organizzata una mostra storica speciale dedicata al 90° anniversario della fondazione dello stabilimento aeronautico di Irkutsk e dello stabilimento aeronautico KnAAPO di Komsomolsk-on-Amur intitolato a “J.A. Gagarin”, così come l’85° anniversario di due importanti uffici di design dell’UAC: il Sukhoi Design Bureau e il Mikoyan Design Bureau. La mostra evidenzia i punti principali nello sviluppo di uffici di progettazione e siti di produzione che creano e producono velivoli unici.
Foto Army 24 . Zvezda TV, UAC e Ministero Difesa Russo
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.