Biden teme la vittoria di Trump e accelera sugli aiuti militari all’Ucraina – AGGIORNATO

 

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato ieri nuovi aiuti all’Ucraina per 7,9 miliardi di dollari tra cui bombe d’aereo guidate AGM-154 Joint Standoff Weapon (Jsow), una ulteriore batteria di Patriot e missili per la difesa aerea.

“Il mio messaggio è chiaro: gli Stati Uniti forniranno all’Ucraina il supporto di cui ha bisogno per vincere questa guerra”, ha ribadito Biden spiegando di aver ordinato al Dipartimento della Difesa di mettere5 in campo tutti i fondi rimanenti per l’assistenza alla sicurezza che sono stati stanziati per l’Ucraina entro la fine del suo mandato.

L’obiettivo è evitare che vi siano interruzioni nell’invio di aiuti militari all’Ucraina nella fase Tra le elezioni del 5 novembre e la  insediamento del nuovo presidente, il 20 gennaio 2025, cercando di scongiurare che una vittoria di Donald Trump, ostile alla guerra in Ucraina, possa interrompere improvvisamente il flusso di rifornimenti militari a Kiev.

Si tratta di 2,4 miliardi di dollari in un pacchetto che verrà erogato attraverso l’Ukraine Security Assistance Initiative (USAI) e fornirà a Kiev “ulteriore difesa aerea, sistemi aerei senza pilota e munizioni aria-terra, oltre a rafforzare la base industriale della difesa Ucraina e supportare i suoi requisiti di manutenzione e sostentamento”.

L’erogazione attraverso l’USAI significa che gli armamenti e gli strumenti contenuti nel pacchetto verranno acquistati o reperiti dalle industrie della difesa o dai partner e non attraverso il prelievo dai depositi militari statunitensi. Di fatto quindi si tratti armi, mezzi e munizioni che devono ancora essere prodotti dalle aziende americane.

“Ho anche autorizzato 5,5 miliardi di dollari nel quadro del Presidential Drawdown Authority in modo che la mia Amministrazione possa utilizzare appieno i fondi stanziati dal Congresso” ha aggiunto Biden. “Per rafforzare la capacità dell’aeronautica militare ucraina, ho ordinato al Dipartimento della Difesa di espandere l’addestramento per i piloti ucraini di F-16” con altri 18 che saranno addestrati l’anno prossimo.

Il Pentagono ha reso noto nella serata di ieri (ora italiana) il varo del 66° pacchetto di assistenza alla sicurezza per l’Ucraina, che include munizioni aria-terra, razzi per l’High Mobility Artillery Rocket System (HIMARS), munizioni di artiglieria da 155 mm e 105 mm, missili anticarro Javelin e AT4 oltre a veicoli di sicurezza corazzati M1117.

Dall’inizio del conflitto russo-ucraino, nel febbraio 2022, gli Stati Uniti hanno impegnato circa 56,3 miliardi di dollari in assistenza alla sicurezza per l’Ucraina tramite sia l’autorità presidenziale di prelievo che l’Ukraine Security Assistance Initiative.

La Casa Bianca ha annunciato di aver ordinato al Pentagono di allocare tutti i fondi rimanenti per l’assistenza alla sicurezza stanziati per l’Ucraina entro la fine dell’anno. “Come parte di questo sforzo, il Dipartimento della Difesa stanzierà i fondi rimanenti dell’Iniziativa di assistenza alla sicurezza dell’Ucraina entro la fine di quest’anno”, ha affermato il Presidente Biden in una dichiarazione di ieri.

Kiev riceverà, non è chiaro quando, le bombe guidate AGM-154 JSOW (Joint Stand Off Weapon) da 450 chili impiegabili per colpire obiettivi fino a oltre 100 chilometri di distanza dai soli 5 F-16 attualmente in servizio e in questi giorni impiegati sporadicamente per evitarne forse l’abbattimento da parte delle difese aeree russe.

In ogni caso l’Amministrazione Biden, pur impegnandosi a fornire le JSOW, non ha autorizzato alcun impiego di queste o di altre armi a raggio esteso sul territorio russo. con ogni probabilità anche in seguito alle valutazioni delle agenzie di intelligence statunitensi che, come racconta oggi il New Tork Times (ripreso in Italia da Agenzia Nova), ritengono che tale autorizzazione esporrebbe al rischio di rappresaglie dirette della Russia contro obiettivi statunitensi nel mondo, e non comporterebbe di contro benefici in grado di alterare significativamente l’andamento del conflitto.

Quindi una decisione “ad alto rischio e dai dubbi benefici”,  come avevano già evidenziato il segretario alla Difesa Lloyd Austin e il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby.

Secondo il rapporto, un attacco con armi occidentali a lungo raggio contro obiettivi in Russia potrebbe innescare una vasta gamma di risposte da parte di Mosca: da un’intensificazione degli atti di sabotaggio che nei mesi scorsi hanno colpito stabilimenti industriali in Europa, sino ad attacchi diretti contro basi militari statunitensi ed europee.

La guerra in Ucraina sembra infiammare la già incandescente campagna elettorale negli Stati Uniti dopo che Donald Trump non solo non ha incontrato Volodymyr Zelensky in visita negli USA ma lo ha duramente attaccato,  “Continuiamo a dare miliardi di dollari a un uomo che si rifiuta di fare un accordo” ha detto l’ex presidente e candidato repubblicano alla Casa Bianca.

Foto: Presidenza Ucraina e US DoD

 

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