I MiG-23 indiani volano ancora

 

Gli appassionati di aviazione hanno potuto ammirare uno spettacolo insolito e raro durante la seconda fase dell’esercitazione militare indiana “Tarang Shakti 2024”: un caccia trainer biposto MiG-23UB “Flogger-C” con numero di registrazione “MS306” ha fatto la sua apparizione rullando per l’occasione davanti a quattro caccia multiruolo Sukhoi Su-30MKI e risvegliando i ricordi di questo iconico jet da combattimento dell’era della Guerra Fredda.

Un’anomalia, se consideriamo che il ritiro dei MiG-23 dal servizio attivo nell’Indian Air Force (IAF) è stato un processo graduale: l’ultima variante del MiG-23 (la MF) è stata eliminata progressivamente nel marzo 2007, seguita dal MiG-23BN nel marzo 2011 per concludersi con l’addio alla versione d’attacco al suolo MiG-27 avvenuta successivamente il 27 dicembre 2019.

Nonostante ciò sembra che un numero limitato di addestratori MiG-23UB sia rimasto operativo per ruoli specializzati anche se il numero esatto di “Flogger” sopravvissuti nell’IAF rimane ancora oggi poco chiaro.

Ben quattro anni fa un rapporto emesso dal portale Indian Defence Research Wing suggeriva che solo due esemplari erano ancora in grado di volare e che questi erano usati principalmente per addestrare i piloti dei MiG-27, che però come dicevamo prima sono stati a loro volta ritirati nel 2019.

II MiG-23, con le sue caratteristiche distintive e le caratteristiche ali a geometria variabile fu un formidabile caccia durante il suo servizio ma venne poco compreso in occidente. II “Flogger”, come fu soprannominato dalla NATO, era noto per la sua elevata velocità e il suo potente armamento oltre che dalla sua eccellente autonomia.

L’avvistamento dell’MS306 all’esercitazione Tarkang Shakti 2024, la cui foto è stata immediatamente postata sulla piattaforma di social news Reddit, mostra evidentemente l’utilizzo odierno del MiG-23UB probabilmente in esercitazioni di addestramento specifiche. Queste esercitazioni potrebbero ad esempio comportare il traino di bersagli o la simulazione di aerei nemici per scopi di addestramento dei piloti.

Mentre l’era del MiG-23 come caccia di prima linea è indubbiamente tramontata, il suo ruolo nell’addestramento dei piloti e potenzialmente come simulatore di minaccia potrebbe difatti fornire un’esperienza preziosa per i piloti dell’IAF.

Tuttavia, dato il numero molto limitato di velivoli rimasti e la disponibilità di piattaforme di addestramento più moderne, il futuro del MiG-23UB nell’IAF rimane estremamente precario.

Ad ogni modo per i fan dell’aviazione l’apparizione del “Flogger” MS306 all’esercitazione Tarang Shakti 2024 ha contribuito a ricordare l’eredità del MiG-23 e il suo contributo alla storia dell’Aeronautica Militare indiana.

Fot0 IAF

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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