Dagli USA via libera alla vendita all’Italia del sistema d’attacco elettronico Compass Call

 

Con una comunicazione notificata in data 7 ottobre al Congresso, Il Dipartimento di Stato americano ha autorizzato la potenziale vendita al Governo Italiano del sistema di missione per l’attacco elettronico o AEA (Airborne Electronic Attack) installato a bordo dei velivoli EA-37B e relativi equipaggiamenti per un costo stimato di 680 milioni di dollari.

 

Il programma italiano per una capacità AEA

Come anticipato da Analisi Difesa con l’articolo “L’Aeronautica potenzia la capacità CAEW ed acquisisce la capacità Airborne Electronic Attack” pubblicato in data 4 settembre, con il decreto SMD 37/2021 che ha avviato la tranche 2 del programma P-MMMS (Piattaforma Aerea Multi-Missione, Multi-Sensore), del valore complessivo di 925 milioni di euro, rivolta alla trasformazione di quattro delle sei piattaforme ‘green’ G550 acquisite con la tranche 1, in velivoli Full Mission Capable (FMC) nonché a garantire i servizi di supporto logistico e le necessarie predisposizioni logistico-infrastrutturali.

Con la relazione preliminare e determinazione a contrarre (RP/DAC) pubblicata in data 10 marzo 2023, lo Stato Maggiore Aeronautica ha dato mandato per avviare le attività tecnico-amministrative per la conversione di due piattaforme, prevedendo l’opzione per una terza, alla versione FMC di protezione elettronica, denominata “Electronic Attack”, con relativi sistemi di terra.

Per soddisfare i propri requisiti tecnico-operativi, lo SMA ha scelto di dotarsi della stessa suite sviluppata e fornita dal gruppo BAE Systems (o potremmo dire meglio della medesima famiglia perché non è stato specificato se con le medesime capacità in quanto destinata ad un paese alleato) come previsto dal programma “Compass Call Cross Deck” dell’US Air Force che vede il gruppo L3Harris quale capocommessa per le modifiche piattaforma e l’installazione della suite di missione a bordo del velivolo G550 e la sua consegna all’USAF.

 

 

Quest’ultimo evento è avvenuto lo scorso 27 agosto, con la consegna del primo esemplare di EA-37B all’Air Combat Command per compiti addestrativi sulla base aerea di Davis-Monthan in Arizona, con assegnazione al 55th Electronic Combat Group, e specificatamente al 43rd Electronic Combat Squadron, oggi equipaggiato con il velivolo EC-130H Compass Call in fase di dismissione e rimpiazzo con la nuova macchina.

Secondo quanto divulgato dall’USAF e dall’industria, la suite di missione Compass Call è destinata a disturbare le comunicazioni del sistema di comando e controllo, radar e sistemi di navigazione avversari, limitando le capacità di coordinamento essenziali per la gestione delle forze nemiche, oltre alla soppressione delle difese aeree nemiche. Il Compass Call impiega capacità elettroniche e contro-informative offensive in supporto alle forze aeree, di superficie e speciali americane ed alleate.

Le piattaforme EA-37B fanno parte di una triade di forze di soppressione della difesa aerea nemica, che grazie ad ulteriori e previsti potenziamenti, vede ampliare la propria missione e capacità operative.

Secondo quanto riportato nell’articolo pubblicato da AD (prima testata a riportare tale notizia) e secondo quanto risulta, fino ad ora, dall’analisi della documentazione emessa da ARMAEREO, emerge che quest’ultima Direzione ha siglato con la società americana L3Harris nel dicembre 2023, con una procedura negoziata senza previa pubblicazione, un contratto del valore di 289,4 milioni di euro per la fornitura di modifiche di Gruppo A  e la loro integrazione sulle due macchine destinate a compiti AEA, come riportato dalla relazione preliminare e determinazione a contrarre datata 10 marzo 2023.

Le attività contrattuali si svilupperebbero in sei anni, secondo ivi indicato, fra gennaio 2024 e gennaio 2030. Secondo la medesima RP/DAC, tali modifiche sono necessarie per la successiva integrazione del sistema di missione, attività che sarebbe stata disposta con separato atto.

Occorre notare che la RP/DAC del marzo 2023 comprende anche l’opzione per le modifiche di Gruppo A sulla terza macchina prevista quale opzione da contrattualizzare in futuro.

 

Autorizzazione alla vendita del sistema di missione della piattaforma EA-37B

L’autorizzazione alla possibile vendita del sistema di missione AE installato sui velivoli EA-37B dell’USAF è il passo necessario affinchè si proceda all’acquisizione del sistema sviluppato e prodotto da BAE Systems e venga installato a bordo delle due macchine già opportunamente preparate da L3Harris.

In particolare la nota della DSCA specifica in modo puntale che il Governo italiano ha richiesto di acquistare il sistema di missione EA dell’EA-37B che comprende una serie di sistemi denominati “non-Major Defense Equipment”. Più specificatamente si fa riferimento al sistema Network Centric Collaborative Targeting (NCCT), sottosistemi di monitoraggio e controllo del sistema, sottosistemi di ricezione in radiofrequenza (RFR), sottosistemi Software-Defined Radio (SDR), assemblaggi del sistema di contrasto e disturbo in radio-frequenza, pannelli array; radio AN/ARC-210 RT-2036; dispostivi di crittografia KG-250; terminali a banda stretta/larga KY-100; sistemi d’identificazione amico o nemico (IFF) in modalità 4/5 KIV-77; sistemi di gestione delle chiavi criptografiche AN/PYQ-10C.

Fra i sistemi citati, il fondamentale NCCT che viene fornito all’USAF dalla società L-3Harris e che consente il cross-cueing automatizzato, multi-intelligence e multi-piattaforma e la fusione dei dati che accorciano la catena F2T2 (Find, Fix, Track, Target) e l’invio dei dati per la designazione dei bersagli fino al livello tattico, offrendo una capacità fondamentale per la griglia di rilevamento ed il sistema JADC2 dell’USAF.

La nota parla in generale di sistema di missione EA dell’EA-37B ma non specifica se si tratta di uno o più sistemi anche se il riferimento alla componentistica al plurale potrebbe indicare un riferimento a più di un sistema, ed in particolare ai primi due destinati alle due macchine GFE la cui modifica è già stata contrattualizzata.

La nota parla anche di supporto e apparecchiature di integrazione e test, supporto aeromobili e apparecchiature di supporto, apparecchiature di comunicazione sicure, navigazione di precisione e dispositivi crittografici, modifiche principali e secondarie, manutenzione e supporto alla manutenzione, parti di ricambio, materiali di consumo e accessori e supporto per riparazione e restituzione; consegna e supporto di software classificati e non classificati.

Inclusi nel contratto anche pubblicazioni classificate e non classificate e documentazione tecnica, formazione del personale e attrezzature per l’addestramento, infrastrutture e supporto alla costruzione, supporto al trasporto e al trasporto aereo, garanzie, studi e indagini, servizi di supporto ingegneristico, tecnico e logistico forniti dal governo degli Stati Uniti e dell’appaltatore e altri elementi correlati di supporto logistico e di programma.

Il tutto per un costo totale stimato pari a 680 milioni di dollari.

La società capocommessa della fornitura sarà BAE Systems, la stessa che ha fornito il sistema di missione Compass Call per l’EC-130H e la nuova versione per l’EA-37B. E’ interessante notare che il documento affermi che “il Governo degli Stati Uniti non è a conoscenza di alcun accordo di compensazione in relazione a questa potenziale vendita.”

Sempre secondo la nota, “tale potenziale vendita sosterrà gli obiettivi di politica estera e di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, migliorando la sicurezza di un alleato della NATO che è un elemento di forza per la stabilità politica e il progresso economico in Europa.”

La proposta di vendita, continua la nota, “migliorerà la capacità dell’Italia di affrontare le minacce attuali e future aumentando l’interoperabilità con l’Aeronautica Militare degli Stati Uniti (USAF), interrompendo le comunicazioni di comando e controllo nemiche quando l’Italia contribuisce alle operazioni all’estero.”

“L’Italia non avrà difficoltà ad assorbire questi articoli nelle sue Forze Armate. La proposta di vendita di queste attrezzature e supporto non altererà l’equilibrio militare di base nella regione,” evidenzia infine il documento.

Una capacità quella AEA offerta dal sistema EA-37B che unitamente alle eccellenze offerte dall’industria nazionale ed in particolare dal gruppo ELT e Leonardo, consentirà all’Italia di disporre di assetti di nuova generazione e senza precedenti a livello nazionale, NATO ed internazionale, in termini di gestione e padronanza delle operazioni nello spettro elettromagnetico.

Foto: USAF

 

Nato a Genova nel 1966 e laureato in giurisprudenza, è corrispondente per l'Italia e collaboratore delle riviste internazionali nel settore della difesa del gruppo inglese IHS Markit (Jane's Navy International e Jane's International Defence Review) e della casa editrice tedesca Mittler Report Verlag (European Security & Defense e pubblicazioni collegate) nonché delle riviste di settore Armada International, European Defence Review e The Journal of Electronic Defense. In Italia collabora anche con Rivista Marittima, Aeronautica & Difesa e la testata online dedicate al settore marittimo ed economico The MediTelegraph (Secolo XIX).

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