Il generale Luciano Portolano nuovo Capo di Stato Maggiore della Difesa

 

Ieri mattina si è svolta la cerimonia di avvicendamento nella carica di Capo di Stato Maggiore della Difesa tra l’Amm. Giuseppe Cavo Dragone e il Gen. Luciano Antonio Portolano.

Evento svolto all’aeroporto militare di Ciampino alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro della Difesa, Guido Crosetto.

Presenti, tra gli altri, il Presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, il Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, il Presidente della Corte Costituzionale, Augusto Antonio Barbera; i Sottosegretari di Stato per la Difesa, Matteo Perego di Cremnago e Isabella Rauti, i Vertici delle Forze Armate, autorità civili, militari e religiose.

“In questo periodo storico complesso e difficile è più che mai necessario che le nostre Forze Armate continuino a evolvere per fronteggiare sfide nuove e minacce che mettono in discussione i nostri principi e il nostro sistema di valori” ha detto nel suo intervento il Ministro Crosetto, sottolineando che in un mondo in continua evoluzione occorre preservare un principio fondamentale: “la Difesa è e deve rimanere un baluardo di libertà, democrazia e rispetto del diritto internazionale, opponendosi con decisione a chi lo minaccia.

Ciò implica un approccio nuovo, un venir meno delle gelosie nazionali e delle politiche frammentarie. Dobbiamo rendere più efficiente il nostro sistema produttivo e più efficaci e interoperabili le nostre Forze Armate.”

“È cruciale saper riconoscere e difendere, anche quando non è evidente, quella sottile linea che separa il giusto dall’ingiusto” ha affermato richiamando l’importanza di sviluppare una cultura della Difesa e di recepire e stimolare l’innovazione e lo sviluppo tecnologico, migliorare l’interoperabilità con i partner della NATO e dell’Unione Europea.

Il Ministro Crosetto ha ringraziato l’Ammiraglio Cavo Dragone, che dal prossimo gennaio ricoprirà l’incarico di Presidente del Comitato Militare della NATO, per quanto fatto fino ad oggi: “sotto la sua guida” ha detto “la Difesa ha compiuto decisivi passi in avanti.”

Ha quindi rivolto i suoi auguri di buon lavoro al Generale Portolano: “Da oggi le Forze Armate hanno un nuovo capofamiglia” ha detto il Ministro, che ha poi aggiunto “La sfida che la attende è grande, ma sono certo che, grazie alla sua vasta esperienza operativa e di comando, saprà guidare le Forze Armate con visione, competenza e abnegazione.”

A seguire l’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone ha voluto ringraziare tutti i presenti, evidenziando in particolare come “Le donne e gli uomini delle Forze Armate sono oggi uno spaccato fedele e rappresentativo della società, che ci permette di crescere in sinergia con essa: ragazze e ragazzi, diplomati, laureati, specialisti di ogni genere e disciplina, dall’elettronica, all’informatica e allo spazio”.

L’Ammiraglio, che dal prossimo gennaio ricoprirà il prestigioso incarico di Presidente del Comitato Militare della NATO, ha aggiunto “un riconoscimento non a me, ma all’Italia e al suo straordinario prodigarsi per la pace e la stabilità internazionale”.

Effettuato il formale passaggio delle insegne dinanzi ad uno schieramento in armi di reparti dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Generale Portolano ha poi preso la parola sottolineando come sia necessario uno sforzo sinergico e bilanciato fra tutte le Forze Armate per il perseguimento di un unico obiettivo: quello di garantire le condizioni per essere pronti a proteggere e difendere, da ogni potenziale minaccia, tutti gli italiani e gli interessi vitali e strategici dell’Italia. Ha poi concluso rivolgendo un caloroso ringraziamento al personale della Difesa ed alle loro famiglie, che li sostengono ed incoraggiano anche nelle condizioni più difficili.

Il Generale Luciano Portolano, neo Capo di Stato Maggiore della Difesa, in qualità di responsabile dell’area tecnico-operativa della Difesa e dell’impiego dello strumento militare nazionale, si troverà alla guida di circa 160.000 uomini e donne delle Forze Armate, quotidianamente impiegati in Italia e nelle operazioni all’estero nelle aree di maggiore crisi e di importanza strategica per l’Italia.

Fonte: comunicato Ministero Difesa e Stato Maggiore Difesa

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