Maggiore condivisione tecnologica all’interno di AUKUS

 

Secondo quanto riportato, recentemente, da Defense News, la Casa Bianca sarebbe stata sollecitata da due deputati repubblicani ad accelerare la condivisione di tecnologie militari sensibili con i suoi partner AUKUS (Stati Uniti, Australia e Regno Unito). Allo stesso tempo, l’Australia spingerebbe per l’accesso alle armi di precisione statunitensi, ai droni sottomarini e ai sistemi acustici marittimi.

In una lettera inviata questa settimana, i presidenti delle commissioni per i servizi armati e gli affari esteri della Camera degli Stati Uniti (i deputati Mike Rogers e Mike McCaul) hanno spinto l’amministrazione Biden a condividere più equipaggiamenti di difesa con Australia e Regno Unito riducendo la “lista delle tecnologie escluse (ETL)”.

Gli articoli ETL includono equipaggiamento letale: armi biologiche o bombe a grappolo, ma anche altre esportazioni che sono limitate solo dalla politica statunitense, come i missili di precisione, che sono considerati priorità elevate dai partner AUKUS.

(Gli Stati Uniti esercitano controlli interni ed extraterritoriali sull’esportazione, l’importazione e l’uso di una serie di articoli intrinsecamente militari, articoli dualmente commerciali e militari e attrezzature e materiali nucleari).

I deputati Mike Rogers e Mike McCaul hanno dichiarato, inoltre, che “il presidente cinese e il Partito comunista cinese rappresentano una grave e imminente minaccia alla stabilità dell’Indo-Pacifico e le mezze misure rappresentano un rischio inaccettabile per la nostra sicurezza nazionale”.

Nel mese di agosto scorso, gli Stati Uniti hanno accettato di allentare i severi requisiti noti come International Traffic in Arms Regulations (ITAR) per i suoi partner AUKUS, consentendo all’Australia e al Regno Unito di accedere all’80 percento delle esportazioni di difesa senza prima richiedere una licenza.

Gli Stati Uniti elimineranno le norme critiche sulle esportazioni e sulle armi per incoraggiare il commercio di armi e tecnologia militare tra i tre partner AUKUS.

Tuttavia, i due presidenti del comitato repubblicano sono preoccupati per i tempi necessari per ottenere le licenze per il restante 20 percento delle esportazioni, dato il lungo processo statunitense per esaminare le domande di esportazione di armi.

Secondo quanto riportato nel giornale australiano ABC il 3 ottobre scorso, l’Australia si è impegnata in un investimento diretto di oltre 3 miliardi di dollari USA nella base industriale sottomarina statunitense. Canberra sarebbe particolarmente preoccupata per l’accesso ritardato alle esportazioni limitate nell’ambito dell’ETL, come armi di precisione (note anche come bombe intelligenti), droni sottomarini e tecnologia acustica marittima.

Da sottolineare che nel periodo 2019-23 si è registrato un aumento delle esportazioni di armi statunitensi verso l’Australia del 9,2% rispetto al periodo precedente (2014-18), principalmente a causa della percezione di una crescente minaccia da parte della Cina.

Il commercio della difesa tra Stati Uniti, Regno Unito e Australia è un settore della politica statunitense in cui le amministrazioni americane che si succedono possono “proporre”, ma in cui è il Congresso degli Stati Uniti che alla fine “dispone”.

Nel 2021, Stati Uniti, Australia e Regno Unito hanno sottoscritto un accordo che istituisce la partnership AUKUS per supportare gli interessi collettivi di sicurezza e difesa dei paesi firmatari. I partner hanno concordato di collaborare all’innovazione e alla condivisione di informazioni e tecnologie, nonché all’integrazione scientifica, tecnologica, di basi industriali e catene di fornitura correlate alla sicurezza e alla difesa.

Il Dipartimento della Difesa americana definisce AUKUS: una partnership trilaterale per la sicurezza, una modernizzazione delle partnership esistenti, che abbatte le barriere e ridefinisce il futuro di tutte e tre le nazioni, approfondendo la cooperazione diplomatica, di sicurezza e di difesa per affrontare le sfide future. Gli impegni promossi tramite AUKUS mirano a promuovere una regione indo-pacifica libera e aperta e a supportare un ordine internazionale che rispetti lo stato di diritto, i diritti umani e la risoluzione pacifica delle controversie, libera da coercizioni.

La partnership è organizzata in 2 pilastri:

  • Il Pilastro I supporta l’acquisizione da parte dell’Australia di una capacità di sottomarino d’attacco (SSN) sovrano, con armi convenzionali e a propulsione nucleare. Questo piano multifase nei prossimi decenni culminerà nella consegna dell’SSN-AUKUS.
  • Il Pilastro II prevede che Australia, Regno Unito e Stati Uniti svilupperanno e forniranno capacità militari avanzate congiunte per promuovere la sicurezza e la stabilità nella regione indo-pacifica e oltre.

Nell’ambito AUKUS, Stati Uniti e Regno Unito stanno sostenendo l’Australia ad acquisire sottomarini a propulsione nucleare, mentre nell’ambito della seconda parte dell’accordo tutti e tre stanno sviluppando congiuntamente tecnologie future, tra cui missili ipersonici e armi ad energia diretta.

 

Nato a Cassino nel 1961, militare in congedo, laureato in Scienze Organizzative e Gestionali. Si occupa di Country Analysis. Autore del Blog 38esimoparallelo.com, collabora con il Think Tank internazionale “Il Nodo di Gordio”. Alcuni suoi articoli sono stati pubblicati su “Il Giornale.it", “Affari Internazionali”, “Geopolitical Review”, “L’Opinione”, “Geopolitica.info”.

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