L’escalation missilistica e l’inverno fanno salire il prezzo del gas in Europa

 

Il prezzo europeo del gas naturale sale di circa il 3% a 48,3 euro per megawattora, avvicinandosi al massimo annuale di 48,7 euro toccato alla fine della scorsa settimana. Le previsioni di un clima più freddo nel continente all’inizio di dicembre hanno aumentato le prospettive di un uso intensivo del gas per il riscaldamento. A influire sul rialzo del prezzo del gas ha contribuito anche l’escalation del conflitto in Ucraina con il lancio di missili anglo-americani ATACMS e Storm Shadow consegnati alle forze militari ucraine contro il territorio russo e la successiva risposta russa con il lancio di un missili balistico a medio raggio contro un’area industriale a Dnipro.

Nel frattempo, l’offerta all’Europa rimane incerta nelle prossime settimane, considerando che a fine dicembre scade il contratto per il passaggio del gas attraverso l’Ucraina. Infine gli stoccaggi di gas in Europa sono pieni all’88%, 10 punti percentuali in meno rispetto al periodo corrispondente dell’anno scorso.

Le esportazioni di gas russo verso l’Europa attraverso l’Ucraina, destinate a interrompersi alla fine dell’anno dopo la decisione dio Kiev di non rinnovare il contratto con Gazprom, oggi sono rimaste stabili, nonostante una disputa contrattuale tra Gazprom e l’austriaca OMV, che questo mese ha interrotto i flussi verso la società austriaca.

La Russia a metà novembre ha interrotto le forniture di gas a OMV in una disputa sui pagamenti ma stava ancora pompando volumi costanti verso l’Europa tramite l’Ucraina, dopo che gli acquirenti restanti avevano chiesto più combustibile.

L’attuale accordo quinquennale sul transito del gas tra Russia e Ucraina scade il 31 dicembre e Kiev ha ripetutamente affermato che non è intenzionata ad estendere l’accordo. Gazprom oggi ha affermato che invierà 42 milioni di metri cubi di gas in Europa tramite l’Ucraina, un volume invariato rispetto a ieri eche rispecchia le quantità giornaliere standard di questi ultimi anni.

(con fonte Energia Oltre e GEA)

Foto Gazprom

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