Missili SCALP francesi sulla Russia e nuove forniture militari a Kiev
Il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot ha dichiarato ieri alla BBC che la Francia ha autorizzato l’Ucraina a lanciare missili da crociera SCALP contro obiettivi in Russia nella “logica dell’autodifesa”. I missili da crociera SCALP sono gli stessi missili Storm Shadow forniti dal Regno Unito, che l’Ucraina ha già utilizzato nei giorni scorsi negli attacchi alla Russia. Tali missili vengono impiegati e lanciati in volo dai velivoli Sukhoi Su-24M ucraini di cui restano pocho esemplari in grado di operare.
Con le affermazioni di Barrot, Parigi sui allinea quindi a Londra e Washington nel consentire l’impiego dei propri missili a raggio più esteso forniti a Kiev contro il territorio russo. Il 18 novembre Barrot aveva anticipato la disponibilità a valutare l’utilizzo degli SCALP per colpire obiettivi militari all’interno della Russia, dopo che gli Stati Uniti hanno autorizzato Kiev a utilizzare missili balistici ATACMS e la Gran Bretagna aveva dato il via libera all’impiego dei suoi Storm Shadow.
La Lituania ha inviato il 24 novembre un nuovo pacchetto di aiuti all’esercito ucraino comprendente generatori elettrici, pezzi di ricambio per veicoli corazzati M113 e armi di vario tipo. Lo comunica il ministero della Difesa di Vilnius. Dall’inizio della guerra la Lituania ha fornito supporto militare a Kiev per un totale di 705 milioni di euro.
Il 20 novembre fonti del Pentagono hanno reso noto che gli Stati Uniti invieranno all’Ucraina di nuove forniture militari per almeno 275 milioni di dollari che includeranno razzi di artiglieria per gli MLRS HIMARS, proiettili di artiglieria da 155 mm e 105 mm, missili anticarro Javelin e pezzi di ricambio. Gli Stati Uniti avevano confermato a metà novembre l’invio con urgenza in Ucraina di oltre 500 missili intercettori per i sistemi di difesa aerea Patriot e NASAMS.
Gli Stati Uniti hanno reso noto di aver trasferito a Kiev l’83% delle munizioni promesse, il 67% dei sistemi di difesa aerea e il 60% della potenza di fuoco nell’ambito del finanziamento degli aiuti militari approvato ad aprile
Il 20 novembre l’Olanda ha consegnato gli ultimi due aerei F-16 promessi all’Ucraina e che sono stati trasferiti in Romania, dove i piloti di Kiev potranno esercitarsi all’impiego dei velivoli. Lo ha reso noto il ministero della Difesa olandese.
Il 19 novembre la Danimarca ha consegnato sei caccia F-16 all’Ucraina, mentre altri 13 dovrebbero essere trasferiti in seguito. Lo ha dichiarato il primo ministro danese, Mette Frederiksen. Durante una conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Frederiksen ha dichiarato che i piani per gli F-16 non sono cambiati, con 6 jet che fanno parte del primo lotto.
La Danimarca fornirà altri due lotti e il numero totale di caccia inviati all’Ucraina sarà di 19, ha aggiunto. Frederiksen ha inoltre detto che la Danimarca sta addestrando i piloti ucraini dall’agosto 2023.
Il 18 novembre la Germania ha reso noto di voler consegnare 4.000 droni-kamikaze (munizioni circuitanti) all’Ucraina. Il ministro della Difesa Boris Pistorius ha dichiarato ai giornalisti durante un evento in Baviera che i droni potrebbero essere “dispiegati a 30-40 chilometri dietro la linea del fronte e colpire postazioni di combattimento, hub logistici e altri obiettivi”.
Il cancelliere Olaf Scholz ha invece riconfermato la decisione di non inviare a Kiev missili da crociera Taurus (simili a Storm Shadow e SCALP).
“Ho spiegato molto chiaramente perché non credo sia giusto fornire missili da crociera Taurus”, ha detto Scholz a margine del vertice del G20 in Brasile. Scholz ha detto che è importante sostenere la difesa dell’Ucraina contro l’invasione su larga scala della Russia, agendo però “con prudenza”. Scholz ha affermato che i missili potrebbero essere utilizzati solo se “la responsabilità del puntamento” fosse condivisa, una mossa che, come ha sottolineato in precedenza, rischierebbe di trascinare la Germania direttamente in guerra. “E’ una cosa di cui non posso assumermi la responsabilità”, ha detto Scholz. Inoltre, la Germania trasferirà il sesto sistema di difesa aerea IRIS-T previsto all’Ucraina entro la fine dell’anno.
Il 29 novembre il Parlamento dell’Ucraina ha approvato il bilancio per il 2025, destinando circa 50 miliardi di euro – pari al 60% delle spese totali – alla Difesa e alla sicurezza nazionale. Nella bozza del bilancio il governo già prevedeva un deficit pari al 19,4% del Pil per il prossimo anno. Per sostenere queste spese straordinarie, dettate dalle logiche di una guerra in corso da quasi tre anni, l’Ucraina conta sui finanziamenti esterni degli alleati occidentali e delle organizzazioni internazionali.
Kiev ha affermato di aver bisogno di 34,5 miliardi di euro di finanziamenti esterni, una cifra di poco inferiore a quella del 2024 e in linea con le stime del Fondo Monetario Internazionale. Dall’inizio della guerra, l’Ucraina ha ricevuto 88 miliardi di euro in aiuti finanziari, secondo i dati pubblicati da Kiev a fine agosto.
Il 22 novembre il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, ha reso noto che la Svezia finanzierà la produzione in Ucraina di droni a lungo raggio. Incontrando a Stoccolma l’omologo svedese, Pal Jonson, Umerov ha affermato che la Svezia finanzierà’ la produzione di droni ucraini a lungo raggio secondo il “modello danese”. Il modello prevede una maggiore cooperazione bilaterale nella produzione di armi e nello sviluppo delle tecnologie.
Nell’ambito dell’iniziativa, i partner investono in armi ucraine per ottenere accesso alle moderne tecnologie militari. “Questo è un altro passo verso il rafforzamento della capacità di difesa dell’Ucraina che dimostra la fiducia dei nostri partner nel nostro potenziale militare-industriale”, ha aggiunto il capo del ministero della Difesa di Kiev. Inoltre, Jonson e Umerov hanno discusso i piani per finanziare gli aiuti all’Ucraina per il 2025, incluso l’equipaggiamento delle brigate ucraine. Umerov ha preannunciato nuovi accordi con i partner nordici.
L’Unione Europea completerà entro fine anno la fornitura di un milione di proiettili d’artiglieria all’Ucraina promessa nel marzo 2023 e che avrebbe dovuto essere completata entro marzo di quest’anno. potrebbe
“Finora la UE ha consegnato oltre 980.000 proiettili all’Ucraina. Entro la fine dell’anno, il numero di proiettili consegnati raggiungerà 1,5 milioni” ha detto l’alto commissario Ue per la politica estera e di sicurezza (dimissionario) Josep Borrell, probabilmente includendo nel conto anche i 500,000 proiettili d’artiglieria reperiti sul mercato internazionale da un’iniziativa arata dal governo ceco.
“So che ci siamo impegnati a raggiungere questo livello entro la primavera, e abbiamo fallito. Ma saremo in grado di farlo entro la fine dell’anno. E per questo abbiamo accelerato notevolmente”.
Dall’inizio della guerra in Ucraina la Repubblica Ceca ha fornito a Kiev aiuti militari per 7,3 miliardi di corone ceche (circa 290 milioni di euro). Lo ha precisato il ministero della Difesa di Praga all’agenzia di stampa CTK in occasione del millesimo giorno di guerra in Ucraina. La Repubblica Ceca collabora anche con altri Paesi, soprattutto Paesi Bassi e Danimarca, per l’acquisizione di munizioni di artiglieria da Paesi extra-Ue da fornire all’Ucraina.
In un’intervista a ottobre, il primo ministro ceco Petr Fiala ha reso noto che il Paese riuscirà nell’obiettivo di fornire 500 mila munizioni di grosso calibro entro la fine dell’anno. Fiala ha detto anche che l’iniziativa proseguirà nel 2025.
La Polonia è la nazione che ha fornito il maggior numero di carri armati all’Ucraina con 324 tank su un totale di 903 ceduti all’esercito di Kiev da nazioni quasi tutte appartenenti alla NATO.
Polonia: 250 T-72, 60 PT-91 e 14 Leopard 2A4
Repubblica Ceca: 156 T-72
Bulgaria: circa 105 T-72
Germania: 30 Leopard 1A5 e 18 Leopard 2A6
Danimarca: 40 Leopard 1 e 14 Leopard 2
Olanda: 33 Leopard 1
USA: 31 M1A1 SA Abrams
Macedonia: 31 T-72A
Spagna: 30 Leopard 2A4
Slovenia: 28 M-55S
Marocco: 20 T-72
Regno Unito: 14 Challenger 2
Svezia: 10 Strv. 122 (Leopard 2 A6)
Norvegia: 8 Leopard 2A4
Canada: 8 Leopard 2A4
Portogallo: 3 Leopard 2A6
Foto: Ministero Difesa Ucraino, US Army, Telegram e Rheinmetall
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