Sondaggio Gallup: la maggioranza degli ucraini vuole negoziare la pace

 

Nel giorno in cui i missili balistici tattici statunitensi ATACMS vengono impiegati per la prima volta contro il territorio russo, un sondaggio Gallup fotografa la volontà della gran parte dell’opinione pubblica ucraina di rinunciare a combattere e negoziare la pace.

Dopo oltre due anni di conflitto, il 52% degli ucraini vorrebbe che il proprio paese negoziasse la fine della guerra “il prima possibile”, secondo rilevazioni effettuate tra agosto e ottobre 2024.

Il 38% degli intervistati ritiene invece che l’Ucraina debba “continuare a combattere fino alla vittoria”. Nei mesi successivi all’invasione russa, era il 73% a sostenere questa posizione.

“Nel 2023 il sostegno alla lotta fino alla vittoria è diminuito, ma più del doppio degli ucraini preferiva una lotta continua (63%) a una pace negoziata (27%), ha sottolineato Gallup. La stanchezza per la guerra e le perdite e devastazioni connesse, si è intensificata quest’anno, in coincidenza con i numerosi rovesci subiti al fronte dalle truppe di Kiev.

“Oggi il sostegno alla pace negoziata è salito al 52%, facendo registrare per la prima volta la maggioranza” evidenzia Gallup. Una percentuale che per metà concorda sul fatto che l’Ucraina dovrebbe essere aperta a fare concessioni territoriali come parte di un accordo per porre fine alla guerra.

Il 10% degli intervistati non si è espresso mentre Gallup ha reso noto che la ricerca non ha coinvolto la popolazione dei territori occupati dalla Russia “a causa della mancanza di copertura da parte degli operatori di telefonia mobile ucraini”, precisando che questa esclusione rappresenta circa il 10%-12% della popolazione.

Questa precisazione rafforza ulteriormente il risultato del sondaggio poiché i pareri sono stati raccolti solo nelle aree sotto il controllo del governo di Kiev e il consenso alla guerra è calato in tutte queste regioni.  Sarà interessante valutare come queste percentuali fotografate da Gallup possano eventualmente cambiare dopo il via libera degli Stati Uniti all’impiego dei missili ATACMS contro la Russia.

Oggi l’ambasciata statunitense a Kiev ha reso noto informa di aver “ricevuto informazioni specifiche su un potenziale attacco aereo significativo il 20 novembre. Come misura precauzionale, l’ambasciata sarà chiusa e i dipendenti dell’ambasciata hanno ricevuto istruzioni di rifugiarsi sul posto”. L’ambasciata “raccomanda ai cittadini statunitensi di prepararsi a rifugiarsi immediatamente nel caso in cui venga annunciato un allarme aereo”, aggiunge la nota.

Fonte:  AP e Gallup

 

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