La turca Baykar acquista Piaggio Aerospace

 

Dopo sei anni di si conclude la crisi di Piaggio Aerospace, in amministrazione straordinaria dal dicembre 2018, con l’acquisizione da parte della società turca Baykar, nota per la produzione di droni/UAV di successo.

Lo ha annunciato ieri una nota il ministero delle Imprese e del Made in Italy (MMIT) che ha autorizzato i commissari straordinari di Piaggio Aero Industries e Piaggio Aviation a procedere con la cessione di tutti i complessi aziendali condotti alla società turca, specializzata in veicoli aerei senza pilota e tecnologie aerospaziali avanzate.

“Garantito il rilancio dell’azienda, con una visione industriale chiara e ambiziosa”, ha dichiarato il ministro Adolfo Urso. “Dopo sei anni di attesa – aggiunge Urso – ridiamo un futuro a Piaggio Aerospace, un asset strategico per il nostro Paese, con una prospettiva produttiva di lungo periodo, salvaguardando complessi aziendali e forza lavoro”.

Il Mimit spiega che “sono pervenute tre offerte definitive e vincolanti da parte di altrettanti player industriali internazionali per l’acquisto di tutti i complessi aziendali” e quella di Baykar è stata ritenuta “la più idonea a garantire gli interessi dei lavoratori dipendenti e dei creditori di Piaggio Aero e Piaggio Aviation e a rilanciare le prospettive industriali del Gruppo”.

Baykar “si è impegnata a mantenere e potenziare sia le attività di produzione di aeromobili – compresi i relativi servizi di supporto tecnico, logistico e di formazione – sia le attività di manutenzione motori e di produzione di componenti motoristici”.

Soddisfatti i sindacati che però sono decisi a “vigilare” e chiedono a breve una convocazione da parte del ministero. La Uilm guarda alla “valorizzazione delle grandi professionalità presenti nei siti di Genova e di Savona a Villanova D’Albenga” e attende “quanto prima la convocazione da parte del ministro Urso per avere maggiori dettagli sull’operazione e sulle garanzie offerte da Baykar”.

La Fiom avverte che “un giudizio potrà essere dato esclusivamente dopo la presentazione del piano industriale che dovrà dare una serie di garanzie per il futuro di Piaggio”, così come la Fim Cisl che vuole “vedere e approfondire il piano industriale che è stato presentato. Dopo sei anni di attesa, gli annunci non sono più sufficienti”.

“Siamo orgogliosi di guidare Piaggio Aerospace verso il futuro, un’icona dell’aviazione italiana con 140 anni di tradizione. Con una visione condivisa e un impegno comune, lavoreremo per preservare l’identità storica di Piaggio, potenziarne la capacità produttiva e favorire la crescita dell’occupazione in Italia, unendo innovazione e rispetto per le radici” ha scritto su X l’amministratore delegato di Baykar,  Haluk Bayraktar (a sinistra nella foto qui sotto durante la recente firma del contratto con il ministro della Difesa croato per 6 UAV Bayraktar TB2).

“Grande soddisfazione di Aiad per la conclusione della cessione di Piaggio Aerospace che garantisce il mantenimento in Italia delle importanti competenze della società” ha dichiarato Carlo Festucci, direttore generale di Aiad, Associazione delle imprese della Difesa e Aerospazio. “Dobbiamo ringraziare in particolare il ministro della Difesa, Guido Crosetto – ha aggiunto Festucci – che per primo ha intuito le potenzialità della società e si è impegnato nel dialogo con il governo turco per la soluzione”.

“La notizia della vendita di Piaggio Aerospace chiude un periodo di incertezze lungo 6 anni di amministrazione straordinaria. Oggi, finalmente, siamo a un punto di svolta. Baykar si è impegnata a mantenere e potenziare sia le attività di produzione di aeromobili – compresi i relativi servizi di supporto tecnico, logistico e di formazione – sia le attività di manutenzione motori e di produzione di componenti motoristici. Attendiamo adesso la programmazione industriale che ne rappresenti gli obiettivi di crescita e i relativi investimenti per lo sviluppo dell’azienda e dell’intero territorio”  ha dichiarato il senatore ligure Stefania Pucciarelli (Lega), membro della Commissione Esteri-Difesa e già sottosegretario alla Difesa col governo Draghi.

“Fa piacere che una storica azienda come la Piaggio Aerospace, da tempo in amministrazione straordinaria, possa continuare la propria attività, come annunciato oggi da Adolfo Urso.

Fa molto meno piacere che ‘il rilancio dell’azienda, con una visione industriale chiara e ambiziosa’, per citare il tono piuttosto enfatico del ministro, passi attraverso la sua acquisizione da parte di Baykar, società turca fondata dal genero di Erdogan, specializzata in veicoli aerei senza pilota e tecnologie aerospaziali avanzate, una realtà importante e strategica per il comparto difesa di Ankara, distintasi tra l’altro in questi anni nella preziosa fornitura di droni di ultima generazione all’Ucraina, ma che sicuramente non ha a cuore nella sua strategia industriale gli interessi dell’Italia e/o dell’Europa” si legge in una nota dei senatori Alberto Losacco e Simona Malpezzi e del deputato Nicola Caré componenti del Partito Democratico nell’Assemblea Parlamentare NATO.

“Una realtà storica come Piaggio Aerospace passa oggi in mani straniere e il Ministro ‘Patriota’, invece di favorire una soluzione italiana alla crisi aziendale, benedice l’operazione, con buona pace di un settore della difesa nazionale che perde un pezzo importante”.

Occorrerà comprendere come Baykar intenda rilanciare l’azienda italiana: oltre ai prodotti già nel portafoglio di Piaggio, come l’aereo P.180 AVANTI EVO o la manutenzione dei motori aeronautici, un’ipotesi è che l’azienda turca voglia acquisire le esperienze maturate da Piaggio Aerospace nel settore degli UAV con il P-1HH e utilizzare gli stabilimenti in Liguria per costituire un hub europeo per la produzione e manutenzione/revisione dei propri UAV e motori già venduti o di prossima vendita ai clienti europei.

Ucraina, Polonia, Kosovo, Albania, Romania e Croazia sono oggi utilizzatori del Bayraktar TB2.

Foto: Piaggio Aerospace e Baykar.

 

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