L’alleanza cantieristica tra Turchia e Pakistan punta sul mercato saudita
L’industria navale turco-pakistana sta emergendo come un attore di rilievo nella scena globale, grazie a una collaborazione che punta a soddisfare le crescenti esigenze militari e logistiche di paesi come l’Arabia Saudita. Come riferisce il sito Intelligence Online, questa alleanza, consolidata attraverso partnership strategiche, ha trovato una nuova opportunità di espansione nel mercato saudita, dove la modernizzazione delle forze navali è una priorità per Riyadh.
Le aziende turche, con una solida esperienza nella progettazione e costruzione di unità navali, hanno già stabilito una presenza significativa in Pakistan. Il cantiere navale STM Savunma, in particolare, ha costruito una collaborazione strategica con il Karachi Shipyard per lo sviluppo e la produzione di navi militari. Durante la fiera IDEAS 2024, tenutasi a Karachi, STM Savunma ha presentato un modello della sua nave da supporto logistico, suscitando interesse per la sua capacità di rispondere alle esigenze operative di flotte moderne.
Il Pakistan, grazie alla sua posizione geografica e alle sue capacità di produzione navale in crescita, si sta dimostrando un partner chiave per la Turchia. Insieme, i due paesi hanno recentemente siglato un accordo per la fornitura di due imbarcazioni alla Marina saudita. Questo progetto rappresenta un importante passo avanti per entrambe le nazioni, consentendo loro di consolidare la loro influenza in Medio Oriente e di rafforzare i legami con Riyadh. Per l’Arabia Saudita, il potenziamento della propria flotta è una componente cruciale della Vision 2030, un ambizioso piano di diversificazione economica e di rafforzamento dell’autosufficienza militare.
L’interesse saudita per le navi costruite in Pakistan e Turchia riflette un cambiamento significativo nella geopolitica della difesa. Tradizionalmente, Riyadh ha fatto affidamento su fornitori occidentali come gli Stati Uniti e il Regno Unito, ma sta diversificando le proprie collaborazioni per ridurre la dipendenza da attori tradizionali. Questo cambiamento è alimentato non solo da considerazioni economiche, ma anche dalla volontà di costruire una base industriale locale attraverso partenariati strategici.
La collaborazione tra Turchia e Pakistan si estende anche ad altre aree del settore della difesa, come lo sviluppo di tecnologie avanzate e la condivisione di competenze ingegneristiche. L’Arabia Saudita, con il suo crescente interesse per l’autonomia industriale, sta sfruttando queste sinergie per costruire un’industria navale competitiva. Sofon Industries, una compagnia navale saudita di recente creazione sostenuta dal gigante petrolifera Saudi Aramco, potrebbe beneficiare di queste collaborazioni, accelerando la transizione del paese verso un modello di produzione locale.
La crescente influenza dell’industria navale turco-pakistana rappresenta anche una risposta alla competizione regionale. Cina e India stanno investendo pesantemente nelle loro capacità navali, mentre gli Stati Uniti continuano a mantenere una forte presenza nel Golfo Persico. In questo contesto, l’alleanza tra Turchia, Pakistan e Arabia Saudita offre una nuova dinamica, contribuendo a riequilibrare il panorama strategico della regione.
Questo sviluppo sottolinea l’importanza di investimenti congiunti e di alleanze strategiche nel settore della difesa. Per Turchia e Pakistan, il mercato saudita rappresenta una vetrina per dimostrare la loro capacità di competere a livello globale. Per Riyadh, invece, questa collaborazione è un’opportunità per costruire una flotta moderna e per rafforzare la sua posizione come potenza regionale. La crescente cooperazione tra i tre paesi potrebbe segnare una nuova era per l’industria navale del Medio Oriente, con implicazioni significative per la sicurezza e l’economia globale.
Giuseppe GaglianoVedi tutti gli articoli
Nel 2011 ha fondato il Network internazionale Cestudec (Centro studi strategici Carlo de Cristoforis) con sede a Como, con la finalità di studiare in una ottica realistica le dinamiche conflittuali delle relazioni internazionali ponendo l'enfasi sulla dimensione della intelligence e della geopolitica alla luce delle riflessioni di Christian Harbulot fondatore e direttore della Scuola di guerra economica (Ege). Gagliano ha pubblicato quattro saggi in francese sulla guerra economica e dieci saggi in italiano sulla geopolitica.